Conferenza stampa congiunta del procuratore Vitello e del presidente Carrrelli
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di Augusto Mattioli
SIENA. Nel tribunale di Siena alcuni servizi rischiano di chiudere per mancanza di personale.
A lanciare un preoccupato allarme è lo stesso presidente del tribunale Roberto Carrelli Palombi, che questa mattina, con il Procuratore della Repubblica Salvatore Vitello, ha tenuto una conferenza stampa in vista della riunione straordinaria dell’associazione nazionale magistrati (Anm), che si terrà domani nella sala della Corte Suprema di Cassazione sul tema della funzionalità degli uffici giudiziari e carenza di personale. La riunione sarà aperta ai capi degli uffici giudiziari di ogni parte del nostro paese.
“Vogliamo far presente con questa iniziativa che la giustizia è un’emergenza nazionale“, ha detto Carelli Palombi che fatto presente come al tribunale – che nell’emergenza ci naviga da tempo – manchi il dirigente amministrativo da tempo per cui è lui stesso che deve svolgere tutte le funzioni con ritardi forti sull’attività istituzionale. In percentuale manca il 35% del personale amministrativo. Ma viene fatto notare come quello che c’è lavora con molto impegno.
Alla procura della repubblica non si sta meglio avendo un 15% in meno di personale per colmare l’organico: “cerchiamo di fronteggiare la situazione, ma mancano due magistrati su sette. Cerchiamo comunque di mantenere un certo livello di sufficienza e in questo ci siamo riusciti”, ha sottolineato il procuratore Vitello. Ma i problemi restano e alla lunga avranno effetti negativi se non ci saranno provvedimenti con maggiori mezzi al settore della gius
tizia. Tra l’altro ha fatto notare il magistrato nel penale si affronta una realtà difficile dovuta alla crisi che ha portato a maggiori procedure fallimentari ad un numero più elevato di reati economici. Ma c’è un aspetto che ha del paradossale e cioè che non ci sono richieste di magistrati che vogliono venire a Siena. “Due concorsi – ha fatto presente Vitello- sono andati deserti”.
Il presidente Carelli Palombi ha chiesto il riconoscimento di Siena come sede disagiata. In caso di risposta positiva per chi sceglie di lavorare a Siena ci saranno degli incentivi economici. Intanto però al palazzo di giustizia si arranca.