"Tante società sportive rischiano di non ripartire, problemi anche per gli operatori"
SIENA. “La situazione è a dir poco drammatica, serve un sostegno immediato”. Il presidente del Comitato Uisp di Siena Simone Pacciani lancia il grido d’allarme per quanto riguarda le società sportive e anche tutto l’indotto economico legato al settore. “E’ chiaro – sostiene Pacciani – come il nostro territorio provinciale, come tutto il Paese, sia al momento impegnato in una difficile battaglia per la salute pubblica. Ci sono però tante società sportive vicine al collasso, nell’incertezza più assoluta del futuro, anche per attività di base”.
“Tantissime società –spiega Pacciani – del nostro territorio, affiliate al nostro comitato, stanno palesando grandi difficoltà. Gli enti di promozione sportiva hanno ricavi sostanzialmente costituiti dagli incassi derivati dall’utilizzo degli impianti, in gran parte dei casi con ingressi calmierati per le strutture di proprietà pubblica, quindi giustamente volti a soddisfare la domanda che arriva dal mondo dello sport dilettantistico. I costi sono numerosi ed elevati: canoni di concessione, rate dei mutui per i lavori effettuati, costi per l’energia. La completa e legittima sospensione delle attività sportive non esclude la manutenzione ordinaria e la gestione degli impianti, ad esempio. E anche la gestione di una società sportiva ha costi elevati che non possono in questo momento essere equilibrati da qualsiasi tipo di incasso. C’è il serio rischio che tante di queste associazioni, che costituiscono un patrimonio insostituibile anche dal punto di vista sociale, non riescano a ripartire quando ci sarà la riapertura delle attività sportive. Oltretutto viviamo in una completa incertezza sui tempi, derivata chiaramente dall’emergenza sanitaria che in questo momento rappresenta la priorità per la tutela della salute dei cittadini e di noi tutti”.
“Problematiche – aggiunge Pacciani – che riguardano anche tutti gli operatori delle società sportive, quali istruttori, tecnici, addetti, che in questo momento non possono esercitare alcun servizio e che, in molti casi, non hanno la possibilità di accedere ad ammortizzatori sociali. Un altro aspetto riguarda l’indotto economico attorno alle società sportive. In questo momento non c’è la possibilità di saldare i fornitori, si è costretti in molti casi a saltare scadenze e impegni”.
“Servono misure immediate – chiede Pacciani – a sostegno delle associazioni sportive e ammortizzatori sociali per gli operatori del settore e poi un allungamento adeguato per gli ammortizzatori di bilancio, in modo da non creare insolvenze, così come contributi adeguati per le utenze energetiche, fin quando almeno non si potrà avere nuova liquidità di cassa. E’ forse anche giunto il momento di una riforma generale del settore, approfittando di questo periodo di grande difficoltà”.
“La nostra speranza – conclude Simone Pacciani – è che si torni quanto prima alla normalità per provare a ripartire con le attività sul territorio, naturalmente garantendo, soprattutto in quella che sarà una prima fase di riapertura, garanzie di sicurezza e di rispetto delle norme relative alla salute per tutti, utenti e lavoratori”.