SIENA. “La nomina di David Chiti ad assessore al bilancio sarebbe l’ennesimo schiaffo da parte del sindaco De Mossi a questa città. Si tratterebbe dell’ennesima nomina, priva di competenze ed esclusivamente finalizzata a racimolare consensi in chiava elettorale”. Queste le parole di Fabio Pacciani in merito alle indiscrezioni che vorrebbero David Chiti nominato assessore al bilancio.
“A meno di due mesi dall’approvazione del bilancio 2022 il sindaco avrebbe deciso di sostituire un tecnico con una persona priva di esperienza contabile e amministrativa. La nomina di Chiti, ancora una volta, dimostrerebbe quanto gli interessi della politica e dei gruppi di potere prevalgano su quelli dell’istituzione e quindi della comunità”.
“Siena – aggiunge Pacciani – ha bisogno di una scossa e di tornare a credere nelle sue tante forze ed energie, libera da condizionamenti. I partiti tradizionali di centrodestra e centrosinistra hanno fallito la loro missione, hanno declinato i valori della politica non al servizio della polis, ma al servizio di pochi e di molti gruppi di potere. Una pericolosa commistione tra istituzioni e potere personale, che ha soffocato la città, logorato rapporti secolari tra istituzioni, allontanato le persone dal Comune, allargato le distanze tra cittadini e istituzioni, hanno fatto regredire una comunità su tanti punti che credevamo assodati: vivibilità, decoro urbano, pulizia, equità e trasparenza”.
Le nomine fatte con il manuale Cencelli. “In questi anni con un’esplosiva accelerazione negli ultimi mesi – continua Pacciani – De Mossi e la maggioranza di centrodestra ci hanno abituato, come è sempre stato fatto da chi li ha preceduti, alle nomine da ‘manuale Cencelli’, anteponendo, in larga parte, amicizie, interessi e accordicchi di partito rispetto al merito e alla competenza. La conseguenza di tutto questo? Il mantenimento di quel trasversalismo che ha bloccato la città da anni e che ha unito e contraddistinto prima il centrosinistra e oggi il centrodestra”.
Tutti insieme rompiamo il trasversalismo che soffoca la città. “C’è molto da ‘rompere’ e tantissimo da ricostruire. C’è da rompere un sistema di potere e spartitorio che non mette al primo posto competenze e merito. Ma soprattutto c’è tanto da ricostruire: il senso di essere una comunità; la fiducia delle persone nella buona politica; la centralità dei cittadini; il ruolo del Comune al servizio dei senesi; i rapporti tra istituzioni; la condivisione delle politiche strategiche con i Comuni che ci circondano. Se sarò sindaco il mio obiettivo sarà far sentire i senesi come diceva Giorgio La Pira ‘membri di una stessa famiglia’: la nostra Siena”.