Il guardasigilli lo ha detto a margine del congresso Anm in corso a Siena

SIENA. “Tutti gli strumenti con cui può essere possibile fare luce sono stati attivati”, ha detto il Guardasigilli Andrea Orlando, a margine del congresso dell’Anm, sul caso della morte di David Rossi.
“La Procura di Siena ha manifestato disponibilità ad effettuare ulteriori verifiche di fronte a fatti che siano prodotti – ha ricordato il ministro -; la Procura di Genova ha aperto un fascicolo, noi al ministero abbiamo mantenuto aperti gli accertamenti preliminari, ove mai ci fossero abnormità nelle indagini svolte”.
I familiari di Davide Rossi – che non hanno mai creduto alla tesi del suicidio, sulla quale invece si sono fondate due archiviazioni da parte dei magistrati senesi – hanno esposto uno striscione con scritto “Verità per David”. “Non sapevo ci fosse la famiglia – ha detto Orlando rispondendo ai cronisti – per questo non mi sono fermato”.