Pietra Serena sottolinea i temi da trattare per una "equità" commerciale
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SIENA. Dall’associazione Pietra Serena riceviamo e pubblichiamo.
“Notiamo che finalmente inizia ad esserci da più parti, ma soprattutto dalla nuova Giunta comunale, una dovuta attenzione ai problemi del commercio nel Centro Storico, anche in merito alle deroghe dell’occupazione di suolo pubblico con tavoli e strutture, che ormai, a emergenza Covid conclusa, non hanno più ragione di essere.
La cosa ci fa piacere perché già nell’aprile 2020, in piena pandemia, avevamo espresso, in piena solitudine, e partendo dal problema del caro affitti, dubbi su diversi aspetti connessi alla crisi del commercio (https://pietraserena.wordpress.com/2020/04/17/problema-caro-affitti-si-apra-un-tavolo/-). Dubbi e proposte ribadite con altri successivi documenti, poi riprese e approfondite dal Polo Civico Siena in campagna elettorale.
Vogliamo ribadire che la pandemia ha solo ampliato i problemi connessi a questo tema, gestito in maniera discutibile da parte di tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi venti anni.
Ancora una volta preferiamo evitare polemiche e recriminazioni per concentrarci su possibili soluzioni che coniughino gli interessi del commercio a quelli della vivibilità dei cittadini. Riteniamo necessario procedere quanto prima all’istituzione di un tavolo aperto di confronto (da noi richiesto fin dal 2020 e mai realizzato), che metta insieme tutti i soggetti coinvolti, come Prefettura, Comune, Soprintendenza, Associazioni di categoria, Associazione dei proprietari immobiliari e altri. Da valutare il potenziale ruolo dell’Associazione Centro Storico Città di Siena, che avrebbe dovuto operare per valorizzare l’area individuata come Centro commerciale naturale del Comune di Siena, e che potrebbe svolgere un importante ruolo in rappresentanza per commercianti e imprenditori; prima di tutto però dovrebbero essere rideterminati con estrema chiarezza scopi e obiettivi, precisati i rapporti con il Comune di Siena, oltre alla composizione di un nuovo consiglio direttivo, formato da persone con specifiche competenze e chiaramente dedite al raggiungimento esclusivo degli interessi comuni del territorio di appartenenza.
Per il problema occupazione suolo pubblico, sollevato in un’interrogazione nel prossimo Consiglio Comunale, sarebbe auspicabile che si ripartisse dalla situazione pre-pandemia per poi fare un’analisi capillare di possibili eventuali nuove concessioni di suolo pubblico per tavolini e strutture varie, definendo regole chiare e trasparenti, capaci di contemperare i diversi interessi in gioco. Si dovrebbe quindi tenere conto di criteri oggettivi, rifacendosi a norme e regole storiche, alle quali si sono sempre attenuti i commercianti senesi, a garanzia di diritti acquisiti e parità di trattamento, escludendo “strade preferenziali ad personam” (ricordiamo solo per esempio la differenza di valore che c’è sempre stata tra un’attività con diritto ai tavolini esterni e una senza questa opportunità). Andranno poi stabiliti criteri chiari e trasparenti per eventuale nuove concessioni, che tengano conto delle superfici commerciali interne, dei servizi igienici a disposizione dei clienti, della distanza da altri esercizi esistenti, della posizione e dimensione degli spazi concessi (ben delimitati, senza attraversamento di strade o non contigui all’esercizio), di garantire la libera circolazione di mezzi e pedoni evitando la chiusura di strade, della sicurezza e vivibilità dei residenti; della compatibilità con il decoro e la tutela del Centro Storico di Siena sito Unesco, e altro.
Riteniamo il tema commercio molto ampio e articolato, e per questo ribadiamo la necessità di un tavolo aperto di confronto e di un lavoro molto accurato in questi mesi. Su questo, come sempre, la nostra disponibilità a collaborare”.