Un modello pubblico-privato che mantiene al Comune la titolarità sulla programmazione
SIENA. Adottato un modello gestionale innovativo per la valorizzazione del Santa Maria della Scala come luogo di arte e di storia, e come motore propulsivo dell’offerta culturale cittadina.
A seguito di bando pubblico e sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, il Comune di Siena ha concluso una procedura negoziata con il raggruppamento temporaneo di impresa (RTI) aggiudicatario, costituito da Opera Laboratori Fiorentini, Itinera Progetti e Ricerche, SD Store Siena e Incoming Liguria. Oggetto dell’affidamento sono i servizi generali, bibliotecari e didattici, di sorveglianza, di biglietteria e portineria; nonché l’organizzazione di eventi, le attività di bookshop, la caffetteria e l’ufficio di informazione e accoglienza turistica del complesso museale.
Il capitolato, che stabilisce i rapporti con il soggetto aggiudicatario, permetterà al Comune di mantenere la titolarità sulla programmazione di mostre ed esposizioni e, quindi, di esercitare in pieno il proprio ruolo di governance per le politiche culturali. Inoltre, per quanto riguarda l’innovazione dei servizi, il Santa Maria potrà finalmente dotarsi di un servizio di caffetteria e ristorazione, al pari dei principali istituti museali internazionali.
Uno degli aspetti più virtuosi riguarda la programmazione e la realizzazione degli eventi culturali: oltre agli eventi già programmati dal Comune, il soggetto affidatario dovrà sviluppare una valorizzazione complessiva del Santa Maria della Scala come “museo di se stesso”. Un’operazione che interesserà i diversi ambienti in cui si sviluppa il complesso museale.
Ma gli elementi virtuosi di questo modello di gestione pubblico/privato riguardano anche la comunicazione e il fronte finanziario: per quanto riguarda la prima, il soggetto aggiudicatario realizzerà un piano finalizzato alla promozione non soltanto dei singoli eventi, ma di tutto il complesso come patrimonio artistico e storico cittadino. In secondo luogo, in tema di risorse e introiti, è previsto che il Comune di Siena benefici di una significativa percentuale sulle entrate complessive della bigliettazione.
La commissione giudicatrice, cui ha preso parte anche la responsabile del settore Musei ed Ecomusei della Regione Toscana, Elena Pianea, ha inoltre ritenuto valida la configurazione del modello organizzativo proposta dal soggetto aggiudicatario in quanto dotata di flessibilità operativa e capace di garantire la continuità dei servizi, coerentemente con la natura stessa dell’affidamento. Di rilievo è risultata anche l’offerta aggiuntiva rispetto alle previsioni iniziali del capitolato, che prospetta una fattiva collaborazione tra gli aggiudicatari e gli uffici comunali nelle attività di gestione delle prenotazioni e di customer satisfaction nei confronti degli utenti, oltre che sul fronte dell’aggiornamento professionale.
Per quanto riguarda il bookshop, è stata apprezzata l’individuazione, da un lato, di specifiche linee di merchandising studiate su immagini selezionate e concordate con l’amministrazione comunale e, dall’altro, di una linea editoriale specificamente dedicata ai bambini e al tema della Via Francigena.
Ben strutturata anche la proposta qualitativa per il servizio di agenzia turistica, articolata sia su elementi di valorizzazione degli spazi fisici dell’ufficio di informazione e accoglienza interno al complesso, a partire da installazioni video e nuova cartellonistica, sia riguardo al profilo di agenzia viaggi e al relativo piano incoming. Nonostante le note difficoltà della Provincia, il Comune di Siena è riuscito ad assicurare l’apertura dell’ufficio di informazione e accoglienza turistica di Siena città, oltre a quello della Stazione.
Il prossimo passo dell’Amministrazione sarà quello di far uscire entro l’estate il bando per un direttore di caratura internazionale per il Santa Maria della Scala.
“E’ stato fatto un buon lavoro – è il commento del sindaco Bruno Valentini – che sperimenta un modello innovativo di collaborazione con il privato, il quale investe sulla gestione sollevando parzialmente il Comune dagli oneri del personale di servizio. Ricordiamoci tutti che una volta finite le erogazioni della Fondazione, avremmo chiuso il Santa Maria della Scala, almeno in parte, senza il sostegno finanziario della Regione, che però era temporaneo. Dopo l’individuazione del nuovo dirigente per i musei, potremo pensare ad una programmazione più lunga, requisito indispensabile per dare stabilità alla gestione del Santa Maria della Scala, mentre proseguono i lavori per la messa in sicurezza e piena fruibilità dei locali. Nel frattempo è in corso la progettazione per il recupero degli spazi destinati ad accogliere la Pinacoteca Nazionale, grazie al contributo della Banca MPS”.