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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Notizie dal consiglio comunale di Siena del 19 gennaio

SIENA. Di seguito i comunicati sull’attività odierna del consiglio comunale.

“Comprensivo San Bernardino: nessun accorpamento”

L’accorpamento dell’istituto comprensivo “San Bernardino” è stato l’oggetto di un’interrogazione urgente presentata oggi, venerdì 19 gennaio, durante la seduta del Consiglio Comunale, dal consigliere Monica Casciaro (Siena Sostenibile). All’interrogazione, in merito all’accorpamento dell’Istituto comprensivo “San Bernardino” all’Istituto comprensivo “Jacopo della Quercia” e smembramento dell’Istituto comprensivo “Jacopo della Quercia” per scorporo del suo plesso “Beccafumi” con conseguente annessione all’Istituto comprensivo “Tozzi”, anche in prospettiva futura, ha risposto l’assessore ai servizi all’infanzia e istruzione del Comune di Siena Lorenzo Loré. “E’ un tema – ha detto l’assessore – che nel mese di dicembre ha destato forti preoccupazioni in tutti gli attori interessati, ma che, però, oggi ha perso quel carattere di attualità e di urgenza. Infatti, come ricordato dalla interrogante, a seguito dell’approvazione da parte del governo del decreto ‘Milleproroghe’, la giunta regionale, con delibera del 4 gennaio, ha revocato l’indirizzo che prevedeva l’accorpamento dell’istituto comprensivo ‘San Bernardino’ ad altro istituto comprensivo, lasciando di fatto lo status quo ante per l’anno scolastico 2024/2025”.

“Volendo, comunque, ripercorrere la vicenda che ci ha occupato alla fine dell’anno appena trascorso – ha raccontato Loré – il Comune di Siena, a seguito della pubblicazione della delibera regionale del 4 dicembre, veniva interpellato dalla Conferenza zonale per l’istruzione, ai sensi dell’articolo 38 del Regolamento numero 47/R del 2003 della Regione Toscana, per avere una proposta di accorpamento dell’istituto comprensivo San Bernardino. Purtroppo, i tempi delineati dalla delibera regionale, oggi poi non attuata come ricordato sopra, non davano modo alle istituzioni coinvolte di aprire una sessione di confronto e riflessione che sicuramente la questione avrebbe meritato. Infatti, come previsto dal successivo articolo 39 del citato regolamento, la Provincia avrebbe dovuto inviare alla Regione il piano della conferenza zonale entro il giorno 15 dicembre. L’amministrazione comunale, in ogni caso, in data 7 dicembre 2023 proponeva alla Conferenza, appositamente riunita, la fusione delle strutture scolastiche Policarpo Bandini, Saffi e San Bernardino nell’Istituto Comprensivo Jacopo della Quercia, il cambio di denominazione dell’Istituto Comprensivo Jacopo della Quercia da ‘Jacopo della Quercia’ a ‘Jacopo della Quercia-San Bernardino’ e il distacco della scuola ‘Beccafumi’ dall’Istituto Comprensivo ‘Jacopo della Quercia’ e successiva fusione nell’Istituto Comprensivo ‘Tozzi’. Tali indicazioni venivano trasmesse per le vie brevi dopo aver valutato la consistenza numerica di tutti i quattro istituti comprensivi della città (oggi rimasti cinque) e la collocazione delle strutture scolastiche interessate dall’accorpamento (tutte nel centro storico come la ‘Jacopo della Quercia’ e la ‘Dupré’)”.

“L’intento dell’amministrazione – ha proseguito Loré – era quello di avere un istituto comprensivo del centro storico, con tutte le scuole che insistono all’interno della città murata, e, contemporaneamente, di garantire un equilibrio numerico tra tutti gli istituti che li mettesse al riparo da modifiche successive, visto anche l’andamento della normativa sul dimensionamento scolastico degli ultimi anni. Ma questo ormai è il passato. Per il futuro, se dovesse ripresentarsi la necessità di pensare ad accorpamenti, fusioni o distacchi, sicuramente ci mettiamo a disposizione per partecipare ad un tavolo di confronto che la Conferenza zonale istruzione vorrà convocare e che consentirà di sviscerare tutte le argomentazioni contenute nell’interrogazione, coinvolgendo tutti i protagonisti. Per correttezza istituzionale, non posso, però, fare a meno di ricordare che il Regolamento numero 47/R prevede che sia la Conferenza zonale ad approvare il piano annuale di programmazione dell’offerta formativa e del dimensionamento della rete scolastica, previa concertazione con i dirigenti delle istituzioni scolastiche. Sarà quella la sede in cui dovranno essere individuate le migliori soluzioni possibili in relazione al dimensionamento richiesto, considerando tutte le necessità e peculiarità oggettive interne a ciascun Istituto oltre che le argomentazioni che potrà portare l’amministrazione comunale, che è certamente un importante rappresentante della collettività e del territorio ma è titolare di competenze ridotte e parziali sul tema”.

Il consigliere Monica Casciaro (Siena Sostenibile) si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta: “Sono contenta che non si sia verificato l’accorpamento, che avrebbe creato grossi disagi al personale scolastico e alle famiglie coinvolti. Apprezzo anche che l’assessore abbia dato garanzie sul fatto che, se in futuro si tornerà a parlare di accorpamenti e smembramenti, i vari istituti verranno coinvolti in un’assemblea comune che affronterà le questioni sul tavolo”.

Consigli di Area, il Comune proroga il bando per le candidature

Il Comune di Siena ha prorogato fino al 24 febbraio il termine per la presentazione di candidature alla nomina a componente dei Consigli di Area. Attraverso tali Consigli, l’amministrazione favorisce la partecipazione e l’adesione dei cittadini alle attività sul territorio, legate all’interesse per la città, secondo i principi di sussidiarietà e gratuità. L’attività assume un ruolo meramente consultivo e propositivo nel rispetto delle competenze degli organi di governo del Comune di Siena e con referenza nei riguardi del Sindaco o del consigliere delegato. L’ambito territoriale di competenza di ciascuna area è fissato con apposita deliberazione del Consiglio Comunale. Al fine di favorire una più ampia partecipazione dei cittadini, è stata ravvisata l’opportunità di modificare la scadenza del bando, precedentemente prevista per il 22 gennaio.

Il bando. Richiamata la deliberazione del Consiglio Comunale del 15 febbraio 2023, con la quale si è approvato il “Regolamento dei Consigli di Area”, sono aperti i termini per la presentazione di candidature alla nomina a componente dei Consigli di Area del Comune di Siena così individuate: Consiglio di Area 1, Acquacalda, Petriccio; consiglio di Area 2, Scacciapensieri, San Miniato, Vico Alto; Consiglio di Area 3, Pispini – Romana, Taverne d’Arbia, Isola d’Arbia; Consiglio di Area 4, San Marco, Tufi, Costalpino, Ginestreto; Consiglio di Area 5, Camollia, Palazzo Diavoli, San Prospero, Ravacciano. Ciascuna Area è rappresentata da un apposito consiglio nominato dal Sindaco, su proposta del Consiglio Comunale, composto secondo il principio di proporzionalità fra maggioranza e minoranza e precisamente: dodici componenti complessivi di cui sei indicati dai gruppi consiliari di maggioranza, quattro dai gruppi consiliari di minoranza e altre due persone, un uomo e una donna, iscritti spontaneamente a un albo predisposto appositamente per tali nomine. In caso di mancate disponibilità, provvede il Sindaco su proposta motivata del Consiglio Comunale. Alle riunioni del Consiglio di Area è ammesso a partecipare ed intervenire il Sindaco o il consigliere delegato (ne verrà nominato dal Sindaco uno per ogni Area), senza diritto di voto.

I soggetti interessati a partecipare alla nomina dei due componenti dei Consigli di Area possono, quindi, presentare domanda in carta libera, compilando un modello disponibile insieme al bando sull’Albo Pretorio dell’amministrazione, da far pervenire al Comune di Siena (Piazza Il Campo, 1 – 53100 Siena) entro e non oltre le ore 12 del 24 febbraio 2024, utilizzando le seguenti modalità: via Pec all’indirizzo comune.siena@postacert.toscana.it; a mezzo del servizio postale; mediante consegna a mano presso l’ufficio Protocollo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17. La firma in calce alla richiesta non deve essere autenticata, ma deve essere allegata una fotocopia di un documento di identità in corso di validità. Non saranno accettate le richieste pervenute oltre il termine di scadenza.

Il bando completo è pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune di Siena ed è disponibile anche nella sezione “notizie” del portale web dell’amministrazione (www.comune.siena.it). Eventuali ulteriori informazioni potranno essere richieste al servizio Organi Collegiali, telefonando ai numeri 0577/292168 – 292169 – 292170 o inviando una mail a consigliocomunale@comune.siena.it.

Il Consiglio Comunale approva la variante semplificata “Ars Marmi”

Il Consiglio Comunale di Siena, nella seduta di oggi, venerdì 19 gennaio, ha approvato l’adozione della variante semplificata al piano operativo “Ars Marmi”. L’atto è stato approvato con diciannove voti favorevoli, cinque contrari e tre astenuti.

Come si evince dal piano operativo – ha spiegato l’assessore all’urbanistica del Comune di Siena Michele Capitani, che ha illustrato l’atto – le aree miste insistenti in questa zona, come in altre del nostro territorio, sono ambiti che prevedono principalmente attività terziarie (sia direzionali che commerciali) che artigianali, anche con tipologie edilizie a capannone e in cui l’attrazione di grandi flussi di traffico e di persone non sempre corrisponde un’adeguata dotazione in termini di accessibilità e parcheggi. Basterebbe questo a far capire il senso di questa variante che per questa amministrazione avrà uno sviluppo in ambito di piano strutturale. Nella zona abbiamo al momento due edifici: in entrambe gli immobili è già ammessa la possibilità di effettuare commercio al dettaglio fino a trecento metri quadrati”.

“La variante – ha aggiunto Capitani – ha come base di partenza il fatto che a novembre del 2023 è stata adottata dal Consiglio Comunale una variante normativa, che ha introdotto il così detto ‘C2 asteriscato’, ovvero la categoria di media distribuzione non alimentare per consentire una migliore disciplina di governo di attività del territorio, per un minore impatto in termini di traffico e poter così diversificare le scelte urbanistiche”.

In sostanza – ha spiegato ancora l’assessore – nella zona della Strada Statale 73 Levante, la variante prevede il passaggio da due ‘C1’, come in questo caso, a ‘C2 asteriscato’. In questo modo, in quella zona si potrà arrivare ad avere una superficie di vendita fino a 1500 metri quadrati di commercio di qualsiasi tipo non alimentare, creando una miglioria con un’accessibilità e una dotazione di parcheggio adeguate, in quanto la categoria ‘C2 asteriscato’, a differenza delle due ‘C1’, richiede circa il doppio di superficie di parcheggio senza monetizzazione. Con questa variante applichiamo soprattutto un principio che dovrà guidare anche la disciplina delle altre aree miste preesistenti, per le quali potranno esserci in futuro anche altre ‘C2 asteriscato’ sempre condizionati all’accessibilità e alla dotazione di parcheggi idonei. Secondo questa amministrazione si tratta di un principio per un commercio che sia accessibile e sostenibile. Aggiungo che nella zona oggetto della variante era già ammissibile la categoria ‘C1’, che prevede ogni tipologia, anche alimentare e somministrazione, mentre la ‘C2 asteriscato’ esclude alimentare di ogni tipo e tenta di dotare il territorio di una struttura di media, idonea alla connotazione ormai commerciale della zona”.

Gli strumenti urbanistici vanno più lenti rispetto alle richieste dei privati – ha concluso Capitani – ma c’è un interesse più generale: la zona, ormai diventata commerciale, deve però avere strutture in grado di assolvere compiutamente a questa funzione. Tramite la ‘C2 asteriscato’ abbiamo creato un’adeguata categoria rispetto alle esigenze del territorio, ovvero la sopracitata categoria di media distribuzione non alimentare, che accresce l’offerta commerciale. La visione sul futuro è proprio questa, cioè correggere gli errori fatti in passato. Aggiungo infine che, pur non essendo l’aspetto preminente della variante stessa, oltre ai consueti oneri, c’è il contributo straordinario per il maggior valore che i due immobili vanno a ricevere. Tutte le somme saranno vincolate alla complanare. Infine senza dimenticare la riqualificazione che viene attuata nella zona: non si prevede peraltro la creazione di nuovo edificato, ma la riqualificazione dei due capannoni, anche con demolizione totale e ricostruzione con aumento del venti per cento”.

Servizi previdenziali, rinnovata la convenzione tra i Comuni

Il Consiglio Comunale di Siena, nella seduta di oggi venerdì 19 gennaio, ha approvato il rinnovo della convenzione in merito alla gestione dei servizi previdenziali relativi al personale dei Comuni di Siena, Castelnuovo Berardenga, Casole d’Elsa, Gaiole in Chianti, Monteriggioni, Radda in Chianti, San Gimignano e Sovicille, Asciano e Rapolano Terme. L’atto è stato approvato all’unanimità dai ventidue consiglieri presenti in aula.

La convenzione, presentata durante il Consiglio Comunale dall’assessore alle società partecipate Enrico Tucci, rinnova il coordinamento di servizi e funzioni messo a disposizione degli enti pubblici coinvolti attraverso l’utilizzo dell’ufficio comunale Servizio associato previdenza del personale, presso la Direzione risorse umane del Comune di Siena. Il nuovo schema di convenzione relativa alla materia previdenziale sarà a carico degli enti a partire dal 1 febbraio 2024 e avrà la durata di cinque anni.

Raccolta delle acque meteoriche, Bianchini: Allo studio un progetto di ricognizione su tutta la rete comunale”

La manutenzione e l’efficienza della rete di raccolta delle acque meteoriche a Siena sono state l’oggetto dell’interrogazione presentata dal consigliere Monica Casciaro del gruppo Siena Sostenibile e discussa oggi, venerdì 19 gennaio, durante la seduta del Consiglio Comunale. Ha risposto all’interrogazione l’assessore a lavori pubblici, strade e nuove opere del Comune di Siena Massimo Bianchini.

“La rete di smaltimento delle acque meteoriche – ha spiegato l’assessore – è usualmente in gestione al Comune di Siena, anche se in diverse zone periferiche a tutt’oggi esistono condutture private poste in suolo pubblico. L’amministrazione, tra i propri programmi relativi alla manutenzione, vorrebbe nei prossimi anni implementare un progetto di ricognizione di tutta la rete comunale da poter restituire graficamente sul sistema gestionale del Sit (Sistema Informativo Territoriale), in modo da rendere fruibili i dati relativi alle condutture, al personale autorizzato alla gestione e manutenzione. Al momento la rete delle acque bianche è monitorata dalla squadra operatrice del Servizio manutenzione infrastrutture, verde, strade e sottosuolo, con interventi su segnalazione e interventi programmati. Durante l’esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria vengono video-ispezionate le condutture (il Servizio ha da anni acquisito una telecamera digitale dotata di sonde appositamente studiate per l’ispezione di fognature di grande e piccolo diametro); se necessario, utilizzando autobotti e autospurgo, sempre di proprietà dell’amministraizone, le tubazioni vengono disostruite e ripulite da detriti, terra e altro materiale. In alcuni casi, soprattutto nel centro storico, alcuni tratti di fognatura sono stati ricostruiti con la tecnologia del ‘reiling’, ovvero una calza in resina che viene introdotta all’interno delle condutture esistenti e poi attraverso un getto d’acqua in pressione viene sagomata sulla struttura esistente. Questa tecnologia ha innumerevoli vantaggi, quali ad esempio la possibilità di non effettuare scavi intervenendo con ‘lanci’ attraverso i pozzetti esistenti, la possibilità di non interferire con il traffico e la diminuzione dei tempi di intervento. Questa tecnologia è stata impiegata, nei due interventi ‘pilota’ di via di Fontebranda e del tratto tra via di Città e la Costarella dei Barbieri. In concomitanza agli interventi di manutenzione della rete acque bianche, vengono ripulite le caditoie e, se danneggiate, sostituite con nuove. La pulizia delle caditoie è ricompresa tra le attività di spazzamento ad opera di Sei Toscana e l’amministrazione in proprio possiede una piccola spazzatrice che viene utilizzata nei casi di necessità. E’ un mezzo ad oggi obsoleto e da sostituire, ma in ogni caso funzionale al supporto alle attività affidate al gestore Sei Toscana”.

“Oltre alle attività ordinarie – ha proseguito Bianchini – soprattutto alla luce delle ‘bombe d’acqua’ che da alcuni anni si abbattono sul territorio, sono allo studio una serie di attività da ricomprendere all’interno del Piano di protezione civile e legate alla gestione del rischio di allagamento in fase di allerta rossa. Tali attività, quali ad esempio la chiusura al transito di alcune strade più critiche o poste a quote molto basse, devono essere attentamente studiate, soprattutto dovendo tutelare da una parte la sicurezza e non volendo, dall’altra, limitare in modo eccessivo la libertà del cittadino che vive il territorio. Inoltre, per un’ottimale riuscita del progetto, è opportuno che vengano coinvolte tutte le associazioni di protezione civile senesi e le tempistiche di realizzazione e attivazione di tutte queste procedure sono abbastanza lunghe”.

“Al momento – ha concluso l’assessore – è stata affidata ad una ditta esterna la manutenzione delle pompe del sottopasso della stazione ferroviaria, incarico che prevede, tra le altre cose, il monitoraggio costante (h24) della strada e delle attrezzature, al fine di evitare disagi e limitare al minimo il rischio di allagamento. Ogni malfunzionamento delle pompe è immediatamente trasmesso alla centrale e gli operatori incaricati intervengono per la risoluzione del problema. In caso di allerta meteo o condizioni meteo particolarmente gravi, gli uffici del Comune contattano la ditta incaricata e vengono immediatamente organizzati dei sopralluoghi di verifica”.

Il consigliere Monica Casciaro del gruppo Siena Sostenibile si è dichiarato soddisfatto della risposta dell’assessore: “I molti dettagli che ci ha fornito sono certamente utili. Monitoreremo il lavoro del Comune sul tema; capisco che le tempistiche siano lunghe, ma terremo la situazione sotto controllo”.

Consorzio di Bonifica, piena collaborazione con il Comune di Siena”

L’attività sul territorio comunale del Consorzio di Bonifica è stata oggetto dell’interrogazione presentata oggi, venerdì 19 gennaio, durante la seduta del Consiglio Comunale di Siena dal consigliere di Siena Sostenibile Monica Casciaro. Ha risposto all’interrogazione l’assessore all’urbanistica Michele Capitani, riassumendo tutte le responsabilità dell’ente e facendo anche riferimento alle norme per quanto riguarda i privati.

“La Regione Toscana – ha spiegato Capitani – definisce il reticolo idrografico di competenza dei vari consorzi di bonifica presenti nella nostra regione, che viene aggiornato periodicamente. Nell’ambito del Comune di Siena è competente il Consorzio di Bonifica Toscana Sud, a cui spetta la manutenzione dei corsi d’acqua principali del territorio e molti dei suoi affluenti; mentre, relativamente a quelli non di competenza del consorzio, sarà cura del proprietario dell’area fare adeguata manutenzione. Nello specifico al fine di verificare la competenza per ciascun corso d’acqua è necessario collegarsi al portale della Regione Toscana dove è identificato l’intero reticolo idrografico (https://geoportale.lamma.rete.toscana.it/difesa_suolo/#/viewer/openlayers/265)”.

“Il Consorzio di Bonifica – ha aggiunto Capitani – ha un piano di attività manutentiva sul reticolo di competenza e periodicamente comunica al Comune di Siena su quali corsi d’acqua è prevista l’attività di manutenzione, che consiste nella rimozione della vegetazione infestante in eccesso, in modo da ripristinare il regolare scorrimento delle acque verso valle. Talora è prevista manutenzione straordinaria che consiste nel consolidamento spondale o del fondo dell’alveo con gabbionate o massi ciclopici. L’elenco delle comunicazioni inerenti le attività svolte nei vari periodi è conservato agli atti presso la Direzione pianificazione del territorio ed edilizia privata. Il Consorzio collabora attivamente con il Comune, anche per definire situazioni relative al reticolo attualmente non di competenza. Entrando nello specifico il piano di attività del Consorzio di Bonifica è approvato annualmente dalla Giunta regionale e definisce: le attività di manutenzione ordinaria del reticolo di gestione e delle opere di bonifica, nonché delle opere idrauliche di terza, quarta e quinta categoria; le attività di manutenzione straordinaria delle opere di bonifica; le attività di esercizio e vigilanza sulle opere di bonifica; le nuove opere pubbliche di bonifica e le nuove opere idrauliche di quarta e quinta categoria da realizzare nell’anno di riferimento; le attività di manutenzione straordinaria delle opere idrauliche di terza, quarta e quinta categoria; le attività di manutenzione ordinaria, esercizio e vigilanza sulle opere di captazione, provvista, adduzione e distribuzione delle acque utilizzate a prevalenti fini agricoli, ivi compresi i canali demaniali d’irrigazione. Il piano delle attività di bonifica individua per ciascuna delle attività di cui sopra il cronoprogramma e le risorse da destinare nel rispetto di quanto previsto dalla normativa”.

“Al momento – ha proseguito l’assessore – sono in iter le attività per l’approvazione del Piano relativa all’anno 2024 che prevede la manutenzione di 1.500 chilometri di 870 corsi d’acqua. Relativamente all’anno 2023 il programma conteneva diversi interventi sul Comune di Siena tra cui interventi di ‘manutenzione ordinaria consistente nello sfalcio della vegetazione compreso espurgo e rimozione sedimento’ di alcuni fossi inseriti nel reticolo gestito, tra i quali, a titolo di esempio: il Fossatone; il fosso del Pecorile; il torrente della Querciola. Il Piano triennale delle opere pubbliche per gli anni 2024-2026 del Consorzio di Bonifica, prevede, a titolo esemplificativo, i seguenti interventi collocati nel territorio comunale: realizzazione di scogliera a protezione delle sponde erose alla confluenza tra il torrente Riluogo e il fosso di Ribucciano; recupero di una briglia a conci di pietra a servizio di un percorso ciclopedonale della citta’ di Siena in località tangenziale Ovest di Siena; riqualificazione di canali in ambito urbano: ripristino di erosioni spondali con palificate rinverdite”.

“Per quanto riguarda i fossi che non sono inseriti nel reticolo idrografico gestito dal Consorzio – ha concluso Capitani -, questa amministrazione si occupa della manutenzione dei soli canali di allontanamento delle acque bianche comunali, quali ad esempio il Fosso degli Abruzzi (zona Vico Alto), oggetto di una pulizia e smacchiamento degli argini e negli anni precedenti al suo inserimento nel reticolo gestito, del Fosso del Laterino. In merito ai fossi a carattere privato, è stata quest’anno reiterata l’Ordinanza sindacale che ordina a tutti i proprietari, affittuari, conduttori e detentori a qualsiasi titolo di fondi rustici e di fabbricati sia rurali che urbani adiacenti ad abitazioni private, strade, piazze, viali, marciapiedi, aree pubbliche aperte al transito, siano esse comunali, provinciali o vicinali, di procedere, agli interventi di manutenzione e pulizia che dovranno essere comunque tutti effettuati ciclicamente in modo da garantire la perfetta pulizia e manutenzione dei luoghi e comunque con minimo di due cicli di lavoro da effettuarsi secondo le seguenti scadenze: primo ciclo di manutenzione, entro e non oltre il 15 aprile di ogni anno; secondo ciclo di manutenzione, entro e non oltre il 31 ottobre di ogni anno. In particolare gli interventi da effettuarsi sono taglio dell’erba e della vegetazione in genere; regolazione delle siepi, taglio di rami delle alberature e piante; taglio di radici ed in generale di parti arboree che provocano danno ad aree pubbliche; regolazione, sagomatura delle ripe e cigli nelle aree private e quelle prospicienti; escavazione, profilatura, risezionatura, ridimensionamento, spurgo e pulizia dei fossi e dei canali di scolo delle acque meteoriche anche superficiali in aree private; rispettare, nelle arature dei terreni, la distanza minima prevista dal Regolamento per la difesa e il rispetto ambientale; autorizzare il passaggio/transito dei mezzi per l’esecuzione di tutte le operazioni di sfalcio dell’erba e/o pulizia dei fossi e/o canali a carico degli enti preposti alla loro manutenzione”.

Il consigliere comunale del gruppo Siena Sostenibile Monica Casciaro si è dichiarato soddisfatto, “per la puntigliosa risposta. Mi auguro che non manchino gli interventi di controllo da parte dell’amministrazione comunale”.

Strada di Monastero e Sant’Abondio, Tucci: “In vigore limite a 30 km/h e illuminazione adeguata. Valuteremo eventuale rimozione della fontanella”

L’Assessore alla mobilità e ai trasporti Enrico Tucci ha risposto, durante il consiglio comunale di oggi, venerdì 19 gennaio, all’interrogazione del consigliere del gruppo Movimento Civico Senese Franco Bossini sulla problematica del traffico rilevata all’incrocio della strada di Monastero, aggravata dalla presenza di una fontanella posta all’inizio della strada di Sant’Abondio.

“Argomentazioni simili – ha spiegato Tucci – erano già state trattate esattamente un anno fa a seguito di un’altra interrogazione. Risale infatti al 5 gennaio 2023 l’ordinanza, a firma del Comandante della Polizia Municipale, che ha abbassato il limite di velocità della strada di Monastero, portandolo a 30 km/h, per incrementare e garantire agli utenti maggiore sicurezza e migliore fruizione della sede stradale, in considerazione delle caratteristiche strutturali della strada stessa”.

L’assessore ha spiegato che “il provvedimento è stato adottato tenendo conto che tale incrocio è posto in testa a un dosso al centro di una curva e che, a causa della presenza di alcuni edifici lungo la strada e di muri di recinzione, questo risulta essere posizionato tra due strettoie asimmetriche. Le criticità evidenziate dal consigliere Bossini sono comunque tutte segnalate sulle principali direttrici di marcia della strada di Monastero dai prescritti segnali di pericolo: riguardo alla segnaletica verticale, in entrambi i sensi della strada di Monastero sono presenti cartelli di pericolo con l’indicazione di incrocio pericoloso, strettoia, segnali di divieto con limiti di velocità a 30km/h. In direzione Ginestreto è segnalato anche il dosso generato dal cambio di pendenza della strada in corrispondenza dell’intersezione; sempre nell’incrocio, gli ostacoli a bordo strada presenti sono segnalati mediante strisce alternate nere e bianche inclinate a 45 gradi ed è presente la segnaletica orizzontale e verticale di stop sulla secondaria. I due specchi parabolici presenti, inoltre, sono stati sostituiti con dispositivi di dimensioni maggiorate, con la funzione di migliorare la visibilità di chi si immette dalla strada di Sant’Abondio sulla strada di Monastero”.

Tucci ha proseguito chiarendo che “la ridotta dimensione della carreggiata stradale non consente di poter tracciare un’apposita linea di separazione tra i due sensi di marcia, mancano marciapiedi e percorsi pedonali protetti lungo tutta la strada ed è tecnicamente impossibile poterne realizzare. La possibile presenza di bambini nella strada di Monastero, data dall’esistenza di un asilo, di numerose fermate del trasporto pubblico e dello scuolabus, è comunque segnalata da apposita cartellonistica verticale di pericolo”.

L’assessore Tucci ha precisato inoltre che “in corrispondenza dell’intersezione tra la strada di Sant’Abondio e la strada di Monastero si sono verificati dall’anno 2005 ad oggi cinque sinistri, tutti riconducibili a mancata precedenza causata dalla mancanza di visibilità reciproca tra gli automobilisti che si immettono dalla strada di Sant’Abondio e quelli che percorrono la strada principale. Il tratto della strada di Monastero indicato, inoltre, è stato recentemente oggetto dell’installazione di un impianto di illuminazione pubblica, mentre sul tratto iniziale della strada di Sant’Abondio l’impianto di illuminazione pubblica è esistente da tempo. Tra l’altro due punti luce sono posizionati proprio uno davanti alla fontanella ed uno in prossimità dell’isola ecologica che ospita i cassonetti per la raccolta dei rifiuti. E’ certamente possibile, e sarà richiesto al gestore, provvedere ad una verifica illuminotecnica con misurazione dei livelli di illuminamento a terra.”

Riguardo alla zona della fontanella e a quella dei cassonetti, ha specificato l’assessore, “non è previsto alcuno stallo di sosta, quindi le auto non possono sostare ingombrando la carreggiata, che risulta già piuttosto stretta viste le caratteristiche dei tratti stradali. L’ufficio provvederà, peraltro, a verificare la titolarità dell’utenza della fontanella, in modo da accertarne la natura pubblica e valutare la possibile rimozione, viste le problematiche generate e la nota difficoltà di gestione dei fontanelli pubblici, anche solo in ordine al contenimento del consumo idrico”.

“Infine – ha concluso l’assessore – per quanto riguarda la carenza di cassonetti, l’isola ecologica presente in via Sant’Abondio all’incrocio con strada di Monastero Basso è stata oggetto di potenziamento dai primi giorni di dicembre 2023, con l’aggiunta di quattro contenitori, uno per ciascuna frazione di rifiuti, al fine di aumentarne la volumetria disponibile e risolvere le criticità dovute a frequenti abbandoni, con conseguente compromissione dell’igiene e del decoro dell’area”.

Il consigliere del gruppo Movimento Civico Senese Franco Bossini, che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarato “soddisfatto per la risposta, che mi ha fornito anche informazioni di cui non ero a conoscenza. Ringrazio l’assessore e spero che i lavori daranno modo ai residenti di vivere la zona con più tranquillità.”

Biblioteca, nomine avvenute correttamente e nei tempi previsti”

“La gestione del bando e la successiva nomina sono avvenute correttamente e nei tempi previsti”. L’assessore alle partecipate del Comune di Siena Enrico Tucci ha risposto così oggi, venerdì 19 gennaio, durante la seduta del Consiglio Comunale, all’interrogazione presentata dal consigliere Vanni Griccioli (Per Siena) in merito al metodo di scelta attuato per la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione della Biblioteca comunale e del suo presidente.

“L’articolo 12, comma della deliberazione del Consiglio Comunale dell’11 luglio scorso – ha spiegato Tucci – avente ad oggetto ‘Definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni’ dispone che ‘gli incarichi per i quali la legge prevede una durata coincidente con quella della legislatura comunale scadono il centocinquantesimo giorno successivo alla data della prima seduta del nuovo Consiglio Comunale’ . Esiste pertanto una antinomia tra gli indirizzi e il regolamento della Biblioteca che prevede che ‘il Sindaco entro quarantacinque giorni dall’insediamento del Consiglio Comunale o dalla vacanza del posto per dimissioni, morte, revoca o decadenza, provvede alla nomina dei componenti il Consiglio di amministrazione’. Da un punto di vista formale l’antinomia è comunque risolta a favore della delibera del Consiglio Comunale quale fonte superiore al regolamento e pertanto la gestione del bando e la successiva nomina sono avvenute correttamente e nei tempi previsti”.

“In ogni caso – ha aggiunto Tucci – per la Biblioteca trova applicazione, per analogia, quale norma di chiusura la disciplina codicistica della ‘cessazione degli amministratori’ di cui all’articolo 2385 del Codice civile, il cui comma 2 dispone che ‘la cessazione degli amministratori per la scadenza del termine ha effetto dal momento in cui il consiglio di amministrazione è stato ricostituito’. La previsione in parola (applicabile a tutte le società a partecipazione pubblica diverse dalle in house) intende garantire la continuità di funzionamento della società, evitando che la cessazione della carica possa creare situazioni di vuoto o di stallo dell’organo amministrativo, pregiudizievoli per la conduzione dell’impresa. E’ evidente inoltre come il disposto dell’ultimo comma dell’articolo 7 del regolamento della Biblioteca ‘i membri del Consiglio di amministrazione possono essere confermati per una volta nell’incarico’, combinato con il secondo comma dell’articolo 14 degli indirizzi ‘in caso di riconferma nell’incarico di un membro già nominato/designato, il Sindaco procede senza la previa pubblicazione dell’avviso attraverso proprio decreto’, attribuisca al Sindaco la facoltà di adottare una procedura semplificata e non, invece, rappresenti un divieto a procedere attraverso il consueto procedimento tramite avviso pubblico. L’evidenza pubblica, come principio generale, consente infatti di (ri)scegliere il nominato (ri)valutando più curricula dei candidati. In altre parole permette una migliore e rinnovata composizione dei vari interessi e quindi un più efficace raggiungimento dell’interesse pubblico”.

Il consigliere comunale Vanni Griccioli (Per Siena) si è riservato il giudizio: Chiedo all’assessore la possibilità di avere la risposta completa, per poterla analizzare in modo più compiuto e con tempistica larga al fine di comprendere tutti gli aspetti. Evidenzio comunque fortemente come questa sede debba tornare a essere, come all’interno del programma di governo questa amministrazione, il punto focale del dibattito per il bene della città”.

Esterna Fontebranda, presto analisi su ipotesi marciapiede”

La situazione di via Esterna Fontebranda a Siena è stata analizzata durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 19 gennaio, attraverso l’interrogazione presentata dal gruppo Le Biccherne (Silvia Armini, Francesca Cesareo, Leonardo Pucci e Michele Cortonesi) in merito alla viabilità pedonale in sicurezza nel tratto di strada tra la via e l’intersezione strada di Pescaia in prossimità della zona a traffico limitato. All’interrogazione ha risposto l’assessore alla mobilità e trasporti del Comune di Siena Enrico Tucci.

“Via Esterna Fontebranda è stata oggetto negli anni di diversi interventi volti al miglioramento della sicurezza stradale – ha spiegato Tucci – quali la realizzazione di tratti di marciapiede dove la larghezza della sezione stradale lo ha consentito, ovvero a partire dal varco della Ztl fino circa al civico 33, e il rafforzamento della segnaletica di limite di velocità a 30km/h mediante l’apposizione di pittogrammi sulla pavimentazione. Nel restante tratto, compreso tra il civico 33 e l’intersezione con strada di Pescaia, la sede stradale non consente la realizzazione di un marciapiede a bordo strada senza importanti opere di sostegno; interferiscono inoltre con l’allargamento delle sede stradale due preesistenze collocate a bordo strada, che andrebbero parzialmente demolite e ricostruite. A tal proposito, nell’anno 2004, è stato approvato dalla giunta comunale il progetto preliminare di un percorso pedonale in via Fontebranda Esterna, con una stima sommaria di 600mila euro per i soli lavori, che prevedeva, nel tratto iniziale, sul lato sinistro in direzione Pescaia, la realizzazione di un marciapiede a bordo strada, che è stato poi realizzato, e nel tratto finale, a partire circa dal civco 33 fino all’intersezione con strada di Pescaia, la realizzazione del marciapiede sul lato destro a bordo strada mediante la costruzione di una palificata a sostegno della scarpata. La realizzazione del tratto finale del percorso pedonale non ha avuto seguito a causa delle interferenze con i manufatti esistenti. Negli anni è stato ipotizzato anche il passaggio del percorso pedonale in sommità della scarpata o sul lato opposto in parte all’interno delle proprietà esistenti”.

La percorribilità pedonale del tratto finale di via Esterna Fontebranda – ha spiegato ancora Tucci – è all’attenzione di questa amministrazione, pur rilevando che gli incidenti avvenuti negli anni, nel tratto compreso tra il civico 33 e strada di Pescaia, non hanno coinvolto nessun pedone e la maggior parte risultano invece concentrati in corrispondenza dell’accesso al civico 37 dove, per migliorare la visibilità della manovre di immissione dalla proprietà privata sulla strada, è stato apposto anche uno specchio parabolico. Infine, come tasso di incidentalità via Esterna Fontebranda risulta al posto 89 su 367 strade comunali analizzate (considerando gli incidenti occorsi nel periodo 2005-2018) e gli incidenti avvenuti risultano per la maggior parte concentrati nel tratto iniziale della strada, ovvero tra il varco Ztl e strada delle Grotte, dove il marciapiede è presente. In tale tratto si sono verificati peraltro gli unici due incidenti in cui è stato coinvolto un pedone, di cui uno in prossimità del varco Ztl (caduta accidentale pedone, senza nessun veicolo coinvolto) e l’altro in prossimità del civico 88, all’interno dell’area di sosta posta sulla sinistra prima dell’accesso al varco Ztl”.

Da un sopralluogo effettuato giorni fa – ha concluso l’assessore – è scaturita l’ipotesi di realizzare il tratto di marciapiede mancante tra l’asilo e la strada di Pescaia in maniera tale da eliminare dalla carreggiata stradale il transito di numerosi gruppi di turisti a piedi dal parcheggio del Fagiolone e di mettere in sicurezza, con isola salvagente o lo stesso marciapiede, le fermate del trasporto pubblico presenti sui due lati della strada, all’altezza del accesso dell’accesso all’esercizio (ambulatorio veterinario) e azienda presenti. Ipotesi che nei prossimi mesi sarà approfondita dagli uffici competenti”.

Il consigliere Silvia Armini, che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarato soddisfatto: “In questa faccenda sono coinvolti più interessamenti amministrativi. I dati che l’assessore ha citato ci dicono che non emergono grandi criticità, ma non è necessario attendere problemi o incidenti per poter mettere in piedi opere pubbliche per la nostra incolumità e sicurezza. Quindi bene così e avanti su questa strada”.

Scuola “Mara Meoni”, Loré: Conclusi i lavori per antisismica e antincendio e per il superamento delle barriere architettoniche”

“I lavori principali sono conclusi ed hanno riguardato l’adeguamento antisismico, antincendio e il superamento delle barriere architettoniche. I bambini dallo scorso 8 gennaio sono tornati nelle loro aule”. Così l’assessore all’edilizia scolastica del Comune di Siena Lorenzo Loré ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere del gruppo Sena Civitas, Chiara Parri, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 19 gennaio, in merito ai lavori di manutenzione della scuola dell’infanzia Mara Meoni, in località Ginestreto a Siena.

“In data 27 febbraio 2023 – ha illustrato l’assessore – sono stati consegnati gli interventi di ‘adeguamento antisismico ed antincendio e superamento delle barriere architettoniche’ della scuola Mara Meoni alla ditta appaltatrice. I lavori principali effettuati hanno riguardato l’adeguamento antisismico, antincendio e il superamento delle barriere architettoniche, mentre altre opere sono state eseguite grazie all’autorizzazione al recupero delle economie da parte del Ministero e di altre disponibilità presenti nel quadro economico di progetto”.

“Entrando nel dettaglio delle opere accessorie – ha specificato Loré – è stato sostituito il pavimento in parquet del locale ‘teatrino’, in quanto lo stato di conservazione di quello esistente non consentiva l’applicazione del necessario trattamento ignifugo previsto dal progetto; al piano terra è stato realizzato un nuovo servizio igienico per diversamente abili; è stata sostituita la centrale idrica esistente mediante l’installazione di nuove apparecchiature; è stato rifatto l’impianto elettrico del fabbricato scolastico con l’integrazione dei necessari allacci per l’alimentazione dei nuovi macchinari dell’impianto termico; sono stati sostituiti tutti i corpi illuminanti e dell’intero impianto. Come accennato, è stato anche cambiato integralmente l’impianto termico, sostituendo i termosifoni con i ventilconvettori associati ad un’unità esterna posizionata nel cortile della scuola: questa soluzione permetterà il massimo comfort nell’utilizzo della struttura anche nei mesi estivi, quando l’edificio ospiterà le attività per i bambini”.

“In merito al progetto definitivo dei lavori di ‘realizzazione delle nuove reti di smaltimento acque bianche e nere della Scuola Materna ‘Mara Meoni’ di Ginestreto – ha proseguito l’assessore Loré – la scelta di non procedere con le lavorazioni, rinviate al periodo estivo, è conseguente a valutazioni tecniche che hanno tenuto conto del periodo (novembre) in cui sarebbero stati effettuati i lavori di scavo e le successive opere accessorie e soprattutto della contemporaneità di due cantieri. Questa concomitanza avrebbe richiesto particolari attenzioni, il rispetto delle norme di sicurezza avrebbe potuto creare forti interferenze con possibili rallentamenti dei lavori principali e probabile posticipazione del termine del cantiere”.

“La fine dei lavori Pnrr – ha concluso Loré – è stata ritenuta una priorità, in considerazione anche del fatto che con l’inizio del 2024 avrebbero preso il via gli interventi presso la struttura di Bucciano, che fino a dicembre è stata la sede temporanea della Mara Meoni. La scuola è, quindi, tornata ad operare nella sede originaria dallo scorso 8 gennaio”.

Il consigliere comunale del gruppo Sena Civitas, Chiara Parri, si è ritenuto soddisfatto “anche del fatto che si è verificato quello che l’amministrazione ci aveva prospettato a novembre, con il rientro in classe nei tempi previsti. Quando si fanno interventi su strutture scolastiche, in qualche caso anche fatiscenti, spesso le famiglie ci sollecitano per le preoccupazioni che si destano nella vita quotidiana. In questo caso sono soddisfatta per le risposte che l’amministrazione ha saputo dare anche rispetto a tali preoccupazioni”.

Bretella Fontebecci, Capitani: In corso ultime verifiche per l’esatto tracciamento della sede stradale

Sono state eseguite operazioni di pulizia e picchettamento e sono in corso le ultime verifiche con Acquedotto del Fiora e Terna per l’esatto tracciamento della sede stradale, in modo che lo stesso non interferisca con la posizione e le opere di manutenzione della tubazione dell’acquedotto e delle linee di alta tensione”. Così l’assessore all‘urbanistica del Comune di Siena Michele Capitani ha risposto oggi, venerdì 19 gennaio, durante la seduta del Consiglio Comunale, all’interrogazione presentata dal consigliere Chiara Parri (Sena Civitas) in merito alla realizzazione del collegamento viario tra Fontebecci e via Giovanni Paolo II. Collegamento che, ricorda Capitani “è atteso dal 2009”.

La zona di Fontebecci dove sarà realizzato il nuovo collegamento viario della preesistente rotatoria con via Giovanni Paolo II – ha spiegato Capitani – è attualmente cantierizzata. Alla ditta appaltatrice è stato rilasciato il titolo a costruire in data 14 settembre 2023 con conseguente consegna delle aree, ed è stata data comunicazione di inizio dei lavori il 10 novembre. Mentre il monitoraggio relativo alla posizione dei cavi di alta tensione ha confermando quanto già stabilito in sede preliminare, preciso che le verifiche sull’acquedotto hanno necessità di ulteriori approfondimenti, in quanto la loro esatta posizione in loco non corrisponde esattamente a quanto segnalato nella cartografia. Nella zona oggetto d’intervento, che vede a sinistra la presenza dell’acquedotto e a destra le linee di alta tensione, entrambi interrati, anche piccole modifiche di posizione possono causare problemi realizzativi, ed è proprio questa peculiare condizione che ha determinato i ritardi nell’inizio dei lavori”.

Fatta questa premessa, l’assessore ha sottolineato l’importanza di “soffermarsi sulla valutazione del traffico, dal momento che l’opera ha il suo fondamento proprio nello snellimento della viabilità. Il progetto di modifica della viabilità nell’area Siena Nord – Fontebecci, da realizzarsi a scomputo degli oneri del supermercato Conad di nuova costruzione, è corredato da uno studio di impatto viabilistico che ha analizzato le ricadute in termini di traffico sulla viabilità della zona. Lo studio ha previsto, come effetti del traffico indotto dal nuovo punto vendita, un modesto peggioramento dei tempi di attesa alle intersezioni rispetto alla situazione precedente alla costruzione del supermercato e un miglioramento con l’apertura del nuovo asse viario di collegamento tra la rotatoria esistente di Fontebecci e viale Giovanni Paolo II”.

“Lo studio – ha proseguito Capitani – ha analizzato lo stato antecedente l’intervento ed eseguito una valutazione degli effetti determinati dal futuro carico veicolare indotto dalla realizzazione del progetto. Oltre alla realizzazione della media struttura di vendita sono stati valutati in particolare l’introduzione del nuovo asse viario di raccordo (cosiddetta bretella) tra la rotatoria esistente, l’intersezione tra Ss 222 – via delle Province – via Chiantigiana e viale Giovanni Paolo II (Strada Fiume) e l’introduzione di una nuova rotatoria su viale Giovanni Paolo II in corrispondenza della nuova bretella, oltre ad alcune modifiche della rotatoria esistente di Fontebecci per ampliare la sua capacità di smaltimento. Intervento, quest’ultimo, già realizzato”.

L’assessore ha proseguito spiegando che “per ricostruire lo stato antecedente la realizzazione del nuovo punto vendita, sono stati realizzati rilievi di traffico tramite strumentazione radar e manuale, che hanno permesso di ricostruire le matrici origine/destinazione delle intersezioni ricomprese nell’area oggetto di studio. Sono stati simulati nove scenari differenti dati da diverse combinazioni dell’ora di simulazione (punta mattutina o serale), dell’entità dei flussi (antecedenti la struttura di vendita, incrementati dalla presenza della struttura, e futuri, ovvero tra quindici anni), della conformazione della rete (antecedente la struttura di vendita o modificata con la bretella, con la rotatoria di intersezione sulla strada Fiume e le modifiche alla rotatoria di Fontebecci). I risultati delle simulazioni hanno stimato che, seppur con alcune criticità, l’entrata in opera della media struttura di vendita, sia allo stato attuale che nei prossimi quindici anni, avrebbe comportato un aumento dei flussi tali da non impattare sulle prestazioni operative generali della rete, sia in corrispondenza delle ore di punta mattutine che serali, e che la successiva realizzazione della bretella produrrà degli effetti positivi nell’area riequilibrando i flussi nelle varie intersezioni”.

Nella prima fase di realizzazione dell’opera, ha proseguito Capitani, “per motivi di disponibilità delle aree, dal momento che una parte di terreni è privata, l’intersezione tra la nuova bretella e la strada Fiume sarà risolta mediante un’intersezione a T in luogo della rotatoria prevista ed è in corso di valutazione l’assetto della viabilità nell’area in questo regime transitorio.”

“Nel frattempo proseguono i lavori di monitoraggio dell’ufficio mobilità del Comune, in sinergia con il comando di Polizia Municipale, per verificare i flussi di traffico, in particolare l’impatto del nuovo intervento di fronte a via Napoli resosi necessario per fornire un’adeguata corsia di accumulo per invertire la marcia in uscita dal supermercato e dal parcheggio degli studi medici. L’intervento ha funzionalità anche in ottica di sicurezza, dal momento che il piccolo incrocio ora rimosso portava ad una pericoloso doppio punto di conflitto per chi da via Napoli doveva dirigersi a sud di via delle Provincie”.

“L’apertura della bretella e l’analisi complessiva dei flussi di traffico porterà questa amministrazione di fronte ad alcune scelte in merito all’eventuale inserimento di una rotatoria in tal punto, premesso che non è possibile ripristinare l’intersezione per le ragioni di sicurezza sopra richiamate. Sempre in riferimento alla sicurezza stradale, dai dati forniti dall’ufficio infortunistica stradale del comando di Polizia Municipale, non si registrano collisioni tra veicoli nella rotonda di Fontebecci nell’area interessata dall’apertura della media superficie”, ha concluso Capitani.

Il consigliere Chiara Parri (Sena Civitas) si è dichiarato soddisfatto dalla risposta dettagliata fornita dall’assessore Capitani. “Noto con piacere – ha detto – che da parte dell’amministrazione comunale c’è una grande attenzione sulla zona di Fontebecci, e che c’è impegno per trovare una soluzione ai problemi di viabilità. Capisco che le tempistiche di intervento sono quelle necessari e a realizzare non solo la bretella, ma anche un’opera di riorganizzazione dell’intera area”.

Incrocio semaforico Cerchiaia, le priorità non sono cambiate Primo lotto nell’anno in corso”

“Le priorità dell’amministrazione non sono cambiate, il primo lotto relativo all’incrocio semaforico di Cerchiaia è confermato per l’anno in corso”. L’assessore ai lavori pubblici del Comune di Siena Massimo Bianchini ha risposto così oggi, venerdì 19 gennaio durante la seduta del Consiglio Comunale, all’interrogazione presentata dal consigliere del gruppo Pd Luca Micheli su interventi per migliorare la sicurezza dell’ingresso nell’incrocio semaforico di Cerchiaia.

“Il primo lotto di canalizzazione delle corsie porterà poi, con il secondo lotto, alla trasformazione a rotatoria dell’intersezione di ‘Cerchiaia alta’ tra la Cassia Sud e la Strada Massetana Romana – ha detto Bianchini – Il detto lotto, ovvero l’allargamento della sede stradale dell’intersezione, la canalizzazione dell’uscita in direzione Massetana Romana e lo spartitraffico dell’intersezione Fornace Vecchia, è stato confermato nel Piano triennale dei lavori pubblici per l’appalto nell’anno 2024 e il secondo lotto, ovvero la trasformazione a rotatoria, nel 2025”.

“Il progetto definitivo – ha proseguito Bianchini – è pronto in tutti gli elaborati, il progetto è stato redatto internamente. Occorrerà adeguare gli elaborati al nuovo codice degli appalti, da poco entrato in vigore e andranno rivisti i prezzi alla luce degli imminenti aggiornamenti dei prezziari. Poi sarà possibile approvarlo e si potrà poi procedere con il progetto esecutivo, che in questo caso discosta poco dal definitivo. Sul fronte degli espropri non ci sono state ulteriori interlocuzioni per le cessioni ‘bonarie’. Tuttavia va rilevato che la fase già intrapresa dei preavvisi della procedura espropriativa non ha determinato opposizioni od osservazioni, questo fa ben sperare sulla neutralità dei soggetti interessati. La previsione plausibile è quella di giungere all’approvazione del progetto esecutivo e alla gara d‘appalto delle opere entro la fine dell’anno corrente”.

Il consigliere comunale del gruppo Pd Luca Micheli si è ritenuto “Parzialmente soddisfatto , considerando anche i tempi che occorrono per concludere lavori pubblici, come avvenuto ad esempio per la rotatoria di viale Europa. Vorrei che l’amministrazione ponesse la massima attenzione su questa zona con l’obiettivo di trovare una soluzione per la fase di progettazione, credo infatti che arrivati ad un certo punto sià necessario per un’amministrazione delegare così da lasciare al Comune il ruolo di controllore. La Cassia resta una delle strade con più incidenti giornalieri, attraversata quotidianamente da un forte flusso di autobus e veicoli, in più parlando della zona oggetto dell’interrogazione, ci sono fermate di autobus che in quel tratto fanno capolinea, come avviene per la linea 3”.

Visto l’alto traffico causato dal semaforo, quello in entrata e in uscita da via della Fornace Vecchia, che si somma alle problematiche inerenti le fermate degli autobus, invito l’amministrazione a considerare l’idea di utilizzare una parte di via della Fornace Vecchia a parcheggio – aggiunge il consigliere del gruppo del Partito Democratico Luca Micheli – Un’azione che aiuterebbe gli abitanti della zona a risolvere i problemi di parcheggio e a decongestionare il flusso di traffico nelle zone adiacenti le mura del centro storico”.

Alta velocità, con la scelta di Creti Farneta maggiori benefici per le comunità”

“La soluzione Creti Farneta è la migliore per costi e benefici, come risulta dalle analisi tecniche e gli studi effettuati”. L’assessore alla mobilità del Comune di Siena Enrico Tucci ha risposto così oggi, venerdì 19 gennaio, durante la seduta del Consiglio Comunale, all’interrogazione presentata dalla consigliera Anna Ferretti (Progetto Siena) in merito al progetto per la costruzione della stazione dell’alta velocità nella località Creti Farneta.

L’amministrazione comunale di Siena nella persona del Sindaco – ha ricordato Tucci – si è a suo tempo espressa in favore della scelta della località di Creti Farneta come sede della futura stazione ferroviaria dell’Alta Velocità, denominata Medioetruria. Il tavolo tecnico insediato presso il Ministero e riunitosi più volte a partire dal 31 maggio 2023 ha preso in considerazione cinque alternative, due delle quali consistenti in parziali adeguamenti delle attuali stazioni di Arezzo e Chiusi, mentre le altre tre prevedevano la realizzazione di una nuova stazione sulla linea direttissima, ovvero: Rigutino, poco più a sud di Arezzo; Creti Farneta (Val di Chiana); Chiusi Sud, a sud della stazione esistente”.

“Lo studio di trasporto – ha analizzato Tucci – ha evidenziato come la soluzione Val di Chiana, caratterizzata da una posizione baricentrica rispetto ai bacini della Toscana centro-meridionale e dell’Umbria, è in grado di produrre i maggiori benefici trasportistici. L’analisi multi-criteri ha considerato quattro classi di criteri (pianificazione territoriale ed iter amministrativo; effetti trasportistici; aspetti architettonici, funzionali e costruttivi; costi), articolati in diciannove indicatori, e ha individuato come soluzione migliore la stazione esistente di Arezzo, risultata poco attrattiva per le imprese ferroviarie che hanno manifestato la loro netta preferenza per una stazione in linea, in ragione dei minori tempi di sosta (dieci minuti contro venti minuti per entra-esci su linea lenta). Limitando quindi il confronto alle sole ipotesi che prevedono una nuova stazione in linea, la soluzione Val di Chiana risulta decisamente preferibile sulla base della maggiore efficacia trasportistica e del costo di costruzione più contenuto. Seguono poi nell’ordine le soluzioni Rigutino e Chiusi Sud. E’ stata quindi sviluppata l’analisi costi-benefici per le prime due soluzioni: Val di Chiana e Rigutino. E’ risultata vincente la soluzione Val di Chiana in ragione della maggiore percorrenza della domanda di trasporto soddisfatta dal vettore ferroviario e quindi dal maggior valore del volume di traffico sottratto alla strada rispetto alla soluzione Rigutino. Il documento risultante dal tavolo tecnico è stato trasmesso al Ministero infrastrutture e trasporti lo scorso 6 dicembre. Ad oggi non abbiamo avuto riscontri da parte del ministero e stiamo valutando un’azione di sollecito insieme alla regione Umbria e al Comune di Perugia”.

La consigliera comunale Anna Ferretti (Progetto Siena) si è dichiarata soddisfatta della risposta dell’assessore: “Vi invito a stringere questo rapporto con Perugia perché abbiamo questa grande opportunità. E’ vero che in Regione ci sono state dichiarazioni che non sono piaciute da parte di alcuni esponenti aretini, ma è altrettanto vero che la consigliera Paris ha chiesto a gran voce la presenza di tutti gli attori coinvolti nel progetto per proseguire sulla strada tracciata. Da parte nostra, garantiremo tutto l’appoggio possibile per realizzare un’infrastruttura che potrà essere fondamentale per il futuro di Siena, della provincia e di tutta la parte meridionale della Toscana. La soluzione Creti non è contro la Toscana del Sud, dobbiamo sostenere con forza e con l’apporto di tutti questa soluzione che è di interesse comune”.

Garanti minori, disabili e persone private della libertà: ecco tutte le attività

“I Garanti riferiscono al Sindaco ed alla giunta sulle attività svolte, sulle iniziative assunte e sui problemi insorti, ogni qualvolta lo stesso lo richieda, e sono tenuti a presentare entro la fine del mese di dicembre apposita relazione scritta sull’attività svolta, direttamente allo stesso Sindaco”. Così l’assessore ai servizi sociali del Comune di Siena Micaela Papi ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere comunale del gruppo Pd Alessandro Masi durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 19 gennaio, in merito ad un aggiornamento sulle attività dei garanti per i diritti alle persone private della libertà personale, per la disabilità e per l’infanzia e l’adolescenza.

“La funzione del Garante per le persone con disabilità – ha spiegato nello specifico l’assessore per quanto riguarda il ruolo in cui è stata confermata Monica Barbafiera – è stata svolta in rapporto all’assessorato al sociale, quale principale riferimento, ma anche agli assessorati all’urbanistica, al turismo e alla cultura. L’attività di ricevimento dei cittadini si è svolta sia in presenza, tramite appuntamento presso gli uffici comunali, che via mail e telefonicamente; si registra, nel tempo, una crescita di contatti volti alla soluzione di problemi soprattutto di ordine tecnico (marciapiedi, strade, accessibilità agli uffici ecc.), a riconferma che la figura del Garante viene vista sempre di più come un effettivo ‘tramite’ con il Comune andando a creare un rapporto costante e concreto tra le esigenze del cittadino e la fattiva partecipazione dell’amministrazione affinché dette esigenze vengano ascoltate e, ove possibile, risolte. Il cambio di amministrazione ha causato il fatto che non sia stata ancora convocata la prima riunione della Consulta; ad ogni buon conto, sono stati nominati i consiglieri comunali ed è proseguito senza sosta il rapporto di collaborazione con tutte le associazioni”.

L’assessore ha elencato le principali azioni svolte dal Garante: espressione di pareri in merito a progetti dell’ufficio tecnico riguardanti abbattimento delle barriere architettoniche in osservanza al rispetto delle normative; convocazione da parte dell’assessore di riferimento Michele Capitani dell’osservatorio per l’abbattimento delle barriere architettoniche, così da verificare e mettere in progetto le varie ipotesi future di Intervento in materia di accessibilità, anche al fine di aggiornare le schede Peba; partecipazioni come uditore a riunioni e convegni, e inviti a trasmissioni locali per far conoscere la figura del Garante delle persone con disabilità; collaborazione con gli altri Garanti della Toscana; il primo incontro è stato indetto il 6 maggio 2021 dal Garante del Comune di Siena,e ha dato il via ad un programma di incontri periodici finalizzati al confronto e allo scambio di esperienze e buone prassi; adeguamento di alcuni bagni pubblici; implementazione auditiva delle strutture pensiline per il trasporto urbano; realizzazione convegno sull’abbattimento delle barriere architettoniche; realizzazione censimento sull’accessibilità tra le strutture ricettive e commerciali.

Per quanto riguarda i progetti in fase di studio e programmazione, l’assessore ha citato l’adeguamento Museo Civico per i non vedenti e abbattimento barriere architettoniche, anche attraverso la partecipazione a progetto Pnrr; l’adeguamento schede Peba, attraverso il progetto “senzabarriere” vincitore di bando regionale, con la partecipazione degli studenti del triennio delle scuole superiori; l’adeguamento impianti sportivi (piscina dell’Acquacalda) e realizzazione rampe per le attività ricettive del centro storico e oltre; la traduzione menu in brail, blindtag e qrcode per le attività di ristorazione; la realizzazione giornata sport paraolimpico e giornate di sensibilizzazione per le scuole; la realizzazione di una più proficua implementazione della app “Sienaaccessibile” e della pagina Facebook del “Garante delle persone con disabilità del Comune di Siena“, utile strumento di contatto con la cittadinanza.

“Il Garante dei detenuti – ha spiegato ancora Papi – è stato nominato con Decreto Sindacale del 18 ottobre scorso nella persone di Stefano Longo. Il garante ha ritenuto opportuno iniziare il suo mandato con un approfondito colloquio con il Direttore della Casa Circondariale il Marco Grasselli durante il quale è stata esplicitata la panoramica dell’attuale situazione dell’istituto penitenziario presente nel territorio del Comune di Siena, in cui sono detenute le persone in attesa di giudizio o quelle condannate a pene inferiori ai cinque anni (o con un residuo di pena inferiore ai cinque anni), comprese le attività di istruzione e formazione in corso. E’ stato inoltre già programmato un incontro per il mese di gennaio, di concerto con il garante dei Minori, per valutare un progetto indirizzato ai minori sottoposti a misure cautelari dell’area della provincia di Siena. il progetto era già stato presentato in parallelo a quello degli adulti (per il quale ad oggi ancora non si hanno esiti), per poi esser riaperto a causa della mancanza di proposte formative presentate (ulteriore scadenza 02 febbraio 2024).

“Il Garante dei minori – ha concluso papi per quanto riguarda il ruolo in cui è confermata Anna Ruggiero -, nello svolgimento della sua funzione, ha dedicato particolare attenzione ai rapporti con i rappresentanti del Comune che si occupano, a vario titolo, di minori, e nello specifico: i servizi sociali, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, i dirigenti scolastici (al fine di avviare nelle scuole seminari sulla legalità). Sono da segnalare come migliorabili i rapporti con i servizi sociali, ripetutamente sollecitati al fine di mettere a loro disposizione il bagaglio tecnico conseguito grazie alla pluriennale esperienza in Magistratura, e con i dirigenti scolastici a cui è stata offerta la possibilità di realizzare seminari sulla legalità”.

L’assessore ha poi elencato le le attività svolte: partecipazione alla Commissione interdisciplinare per la certificazione di Siena Comune Amico della Famiglia; programmazione di un tavolo per discutere dei problemi relativi alla Riforma Cartabia, con particolare riferimento all’articolo 403 del Codice Civile ed il ruolo dei servizi sociali, anche relativamente agli aspetti genitoriali e alla mediazione familiare; realizzazione di frequenti incontri con i Garanti di Empoli, Livorno, Prato e Lucca, finalizzati al confronto sui problemi inerenti il ruolo del Garante ed i rapporti con l’amministrazione locale ed i servizi sociali. Da segnalare che Siena è stata la prima città della Toscana ad istituire la figura del Garante dei minori, seguita a breve dalle altre città sopraindicate; realizzazione incontro con i minori del Cag di San Miniato e di Isola d’Arbia, per raccogliere esigenze e problemi direttamente dagli interessati; presenza ai giochi di strada organizzati dal Comune a Taverne d’Arbia ed alla Coroncina; realizzazione di contatti con l’Associazione “StareFra” per i problemi relativi agli affidi familiari e incontri con i genitori finalizzati a offrire alcune indicazioni tecniche sull’argomento; organizzazione di numerosi colloqui col genitore di uno studente disabile con problemi di inserimento scolastico; in occasione del convegno Mdm (Mantenimento Diretto) sulla parità genitoriale, presentazione di apposita relazione, con interventi del Consiglio dell’Ordine e del Presidente del Tribunale di Siena; realizzazione di un incontro con la Comunità di Santa Regina relativamente al problema dei minori stranieri non accompagnati; essendo stata segnalata dall’equipe educativa la difficoltà di ricevere risposta da parte della Commissione territoriale relativa alla richiesta di protezione internazionale di alcuni minori, è stato inoltrato alla Prefettura apposito sollecito; partecipazione alla giornata nazionale “Streets For Kids” sul tema della protezione dei bambini dall’inquinamento atmosferico.

Il consigliere comunale del gruppo Pd Alessandro Masi si è ritenuto “Soddisfatto rispetto allo spirito della risposta, con cui l’amministrazione si impegna a un dialogo costante dei garanti con la commissione consiliare dei Servizi sanitari e sociali, perché questo potrebbe contribuire alla costruzione di nuovi servizi per la nostra Città.
Ho lamentato spesso nel corso degli ultimi anni che, nonostante i milioni di euro aggiuntivi, arrivati dallo Stato per il Covid, non siano stati costruiti nuovi servizi per rispondere ai profondi cambiamenti sociali”.

“Massima deve essere l’attenzione alle tematiche emerse nelle relazioni dei garanti: accessibilità alla città e ai suoi servizi, mediazione familiare, affidi, minori stranieri non accompagnati, minori interessati da misure cautelari, progetti con le persone private della libertà personale – ha aggiunto il consigliere del gruppo Partito Democratico Alessandro Masi – E’ necessaria la costruzione di servizi e progetti che siano in grado di dare risposte innovative ai nuovi bisogni dei singoli e delle famiglie per conciliare vita e lavoro”.

Auspico che l’azione del Comune sul sociale, nonostante le minori risorse a disposizione nella prospettiva dei prossimi anni, possa mantenersi comunque efficace e innovativa – conclude il consigliere del gruppo Partito Democratico Alessandro Masi – visto che il welfare è centrale per l’economa e la qualità della Città”.

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