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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Notizie dal Consiglio comunale di Siena

SIENA. Nel corso del Consiglio comunale di Siena sono state approvate numerose iniziative Presentate e discusse le interrogazioni presentate dai consiglieri.

LA LEGITTIMITA’ DEL DEBITO FUORI BILANCIO PER I LAVORI URGENTI IN VIA RICASOLI

Nella seduta consiliare odierna è stato riconosciuta, all’unanimità, la legittimità del debito fuori bilancio, pari a circa 48mila euro, per l’esecuzione di lavori di somma urgenza alla fognatura bianca di via Ricasoli.

“L’intervento – come ha spiegato il vice sindaco Andrea Corsi – si è reso necessario a causa del cedimento di una cospicua porzione di piano viario in via Ricasoli, comprendente la sede stradale e le aree private di pertinenza del MPS. Un cedimento evidente sul manto stradale bitumato, fortemente lesionato e disassato, con una importante e accentuata perdita di complanarità. L’immediato sopralluogo e i primi accertamenti, a cura dei tecnici comunali, hanno evidenziato come possibile causa la rottura della condotta fognaria delle acque meteoriche in muratura che, nel tempo, ha provocato la liquefazione della fondazione stradale. Da qui la necessità di intervenire con urgenza per ripristinare le condizioni di sicurezza della via pubblica e delle aree limitrofe, al fine di rimuovere la situazione di pericolo per la pubblica incolumità”.

“E’ stato, quindi, necessario – ha proseguito Corsi – individuare una ditta idonea al ripristino delle opere, che ha regolarmente eseguito i lavori richiesti per un importo inferiore alla stima iniziale che ammontava a 50mila euro”.

APPROVATA UNA DEROGA AL REGOLAMENTO URBANISTICO, PER PERMETTERE ALCUNI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ALLE SCOTTE

L’assemblea consiliare, oggi, ha approvato all’unanimità una deroga, per interesse pubblico, al Regolamento Urbanistico per l’effettuazione di una serie di lavori necessari alla riorganizzazione funzionale e impiantistica del sito delle risonanze magnetiche al piano 4S del secondo lotto del Policlinico Santa Maria alle Scotte.

“L’intervento – ha illustrato l’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti – interesserà una superficie edificabile pari a 95 mq – e, nello specifico, prevede una nuova sala macchina con i relativi locali accessori e una passerella che collegherà a livello del piano 4S il DEA con il lotto II ed un nuovo annesso comprendente un corridoio dotato di servizi igienici e spogliatoi, così da congiungere l’ospedale con il reparto RM”.

Come ha evidenziato Michelotti “con l’approvazione di questo documento l’ospedale senese potrà potenziare, ulteriormente, le prestazioni di diagnosi e cura a tutela della salute mediante strumentazioni all’avanguardia e adeguati spazi, in grado di rispondere alle esigenze sia degli operatori che dei cittadini”.

APPROVATE ALCUNE MODIFICHE AL REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI BIKE SHARING

L’assemblea consiliare, nella seduta di oggi, ha approvato, all’unanimità, alcune modifiche e integrazioni al Regolamento comunale per la gestione del servizio di bike sharing, che, dall’attivazione ad oggi, nell’ottica di un aumento dell’offerta e maggiore diffusione nel territorio, ha visto la realizzazione di nuove ciclostazioni e l’ampliamento di quelle esistenti, portandole a 18, con un totale di 158 colonnine cicloposteggio.

Come ha illustrato il vice sindaco Andrea Corsi “le variazioni introdotte sono finalizzate a offrire uno strumento di mobilità sostenibile per tragitti di prossimità, nella logica dell’intermodalità e in affiancamento alle altre tipologie di trasporto pubblico, intendendo l’uso della bicicletta condivisa come mezzo per spostamenti tra le ciclostazioni e per il tempo strettamente necessario al tragitto consentendo, così, la massima condivisione tra gli utenti”.

Le modifiche riguardano: l’inserimento di un nuovo articolo che descrive compiutamente le finalità del servizio; la modifica di quello contenente gli obblighi per l’utente con l’inserimento del divieto di utilizzo della bici quale strumento di lavoro per attività continuativa di consegna merci o assimilabile; la previsione, a seguito di specifiche convenzioni, di intermodalità con i servizi di bike sharing di altri Comuni; la riduzione a 4 ore del tempo massimo di utilizzo; l’adeguamento della disciplina sanzionatoria e la facoltà di blocco della tessera elettronica in caso di violazioni alle norme regolamentari.

APPROVATA L’ADESIONE AI COMUNI AMICI DELLE API

L’assemblea consiliare, oggi, ha approvato, all’unanimità, l’adesione all’iniziativa “Comuni Amici delle api”, nata nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “CooBEEration Campaign” del 2015 all’interno di un progetto finanziato dall’Unione Europea teso, fra l’altro, a rafforzare l’impegno dei governi e delle istituzioni, a tutti i livelli, nazionali e internazionali, nella salvaguardia delle api e dell’apicoltura, e a costruire un’alleanza globale che coinvolga tutti gli attori interessati a cooperare per la loro difesa riconoscendone il valore come bene comune globale .

Come ha sottolineato il sindaco Luigi De Mossi “con questo atto l’Amministrazione si impegna a sostenere lo sviluppo delle attività apistiche in maniera diffusa sul territorio, come opportunità di reddito e inclusione sociale; includere e incrementare nella pianificazione del verde pubblico la coltivazione di specie vegetali gradite alle api; porre grande attenzione ai trattamenti sulle alberature cittadine; ridurre progressivamente, fino all’eliminazione, l’uso di erbicidi nella manutenzione dei cigli stradali e negli spazi verdi pubblici; promuovere una riflessione e un dibattito, sia all’interno del consiglio comunale sia nella comunità cittadina, sull’utilizzo degli agro farmaci in agricoltura e il loro impatto sull’ambiente e la salute, su possibili strategie di valorizzazione e salvaguardia del territorio attraverso il recupero e l’adozione di buone e sostenibili pratiche agricole; far rispettare la disciplina dell’apicoltura e quella per l’impiego di diserbanti e geodisinfestanti nei settori non agricoli, nonché le procedure per il loro impiego in agricoltura; intraprendere un’azione di lotta alle zanzare che privilegi la prevenzione e gli interventi larvicidi con prodotti biologici; promuovere e sostenere iniziative a sostegno dell’apicoltura, anche in collaborazione con altri Comuni, per sensibilizzare la cittadinanza sul tema, nonché sul suo valore di bene comune”.

PASSA LA MOZIONE CONTRO OGNI FORMA DI ESASPERAZIONE ED ESTREMISMO VIOLENTO ED ORGANIZZATO PRESENTATA DA PD, PER SIENA, IN CAMPO E SENA CIVITAS

L’atto è stato integrato da un emendamento presentato da Maurizio Forzoni (FdI) e firmato anche da Lorenzo Loré (Forza Italia) e Paolo Salvini (Lega).

E’ stata  approvata la mozione contro ogni forma di esasperazione ed estremismo violento e organizzato, presentata oggi in Consiglio comunale da Alessandro Masi, Giulia Periccioli, Luca Micheli, Bruno Valentini (PD), Pierluigi Piccini, Vanni Griccioli, Massimo Mazzini (Per Siena), Claudio Cerretani (In Campo) e Pietro Staderini (Sena Civitas). L’atto è stato integrato da un emendamento presentato da Maurizio Forzoni (Fd’I) e firmato anche da Lorenzo Loré (Forza Italia) e Paolo Salvini (Lega), con il quale si è specificata la condanna alla violenza “qualunque sia la provenienza politica e ideologica dell’estremismo”.

Masi in un ampio excursus  ha toccato gli ultimi fatti che hanno visto manifestazioni contro l’obbligo del green pass sfociate, lo scorso 9 ottobre a Roma, in duri scontri con la Polizia e episodi di vandalismo culminati con il danneggiamento della sede della CGIL e del Policlinico Umberto I. Ma anche la trapelata allarmante notizia sull’intenzione dei manifestanti di raggiungere Palazzo Chigi e Palazzo Montecitorio, scongiurata grazie alle Forze di Polizia che hanno riportato una quarantina di agenti feriti. “Avvenimenti  gravi”,  ha detto il consigliere. “Colpisce l’inquietante carica eversiva e la forte matrice fascista  nell’utilizzo della violenza quale “metodo” di azione politica per realizzare un attacco alla democrazia, alle istituzioni, ai sindacati che, in nome dei lavoratori, rappresentano un importante presidio delle libertà costituzionali. Fatti gravi, che sembrano riportare l’Italia indietro nel tempo, proprio quando, invece, il nostro Paese, dopo quasi due anni di pandemia e il sacrificio umano di oltre 130mila vittime, si sta finalmente risollevando con orgoglio e determinazione, sia sul piano sanitario che su quello economico”.

Alessandro Masi nell’evidenziare come “si tratti solo dell’ultimo di decine di inquietanti episodi di violenza intensificatisi negli ultimi anni, riconducibili a partiti e movimenti di estrema destra, che si organizzano anche sui social per infiltrarsi in manifestazioni, per alimentare tensione sociale e malumore in coloro che hanno condiviso le scelte del Governo in merito ai limiti sanitari contro la pandemia e l’estensione dell’obbligo del green pass”, ha rimarcato “che l’uso della violenza quale metodo di lotta politica non solo non può essere mai tollerato, ma impone una riflessione attenta perché configura quella “pubblica esaltazione dei fatti e metodi propri dei fascisti” richiamata all’art.1 della legge n. 645 del 1952 (legge Scelba), che attua la XII disposizione transitoria della nostra Costituzione e in virtù della quale nel nostro paese sono stati sciolti Ordine Nuovo nel 1973, Avanguardia Nazionale nel 1976 e Fronte Nazionale nel 2000”.

Per questi motivi la richiesta di impegno del sindaco e della giunta “anche nello spirito democratico dello Statuto comunale, a chiedere al Governo di dare seguito al dettato costituzionale con l’adozione di provvedimenti per procedere allo scioglimento, ove ne sussistano i requisiti,  di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista, artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana; e accompagnare un sentimento di ferma condanna della città di Siena nei confronti di ogni esasperazione ed estremismo violento e organizzato”.

LA VALORIZZAZIONE DELLE PORTE MONUMENTALI DELLA CITTA’ NELL’INTERROGAZIONE DI LUCA MICHELI (PD) 

Durante l’illustrazione dell’interrogazione sulla valorizzazione delle porte monumentali di Siena, presentata oggi in Consiglio comunale, Luca Micheli (PD) ha ricordato all’Aula che il centro storico cittadino dal 1995 è iscritto dall’Unesco nella World Heritage List per aver conservato le importanti caratteristiche della sua struttura medievale. Un motivo per cui, pur sapendo che la proprietà delle porte cittadine non è comunale, sarebbe comunque “opportuno programmare progetti tesi alla loro valorizzazione”. Portando ad esempio Porta Ovile e Porta Pispini dove lo spazio interno è adibito a parcheggio, ha chiesto se “l’Amministrazione intenda porre fine all’uso improprio di tali beni monumentali che ne compromette il decoro e la “salute strutturale” e, a tal fine, individuare nelle aree limitrofe spazi alternativi più adeguati a ospitare zone di sosta per auto e motoveicoli”.

Il vicesindaco Corsi prima di rispondere ha precisato che “occorre dare un dato completo in merito all’oggetto di questa interrogazione ovvero che questa Amministrazione ha provveduto nel corso delle scorse settimane a indire una gara per interventi di restauro della parte lignea di altre porte come quella di San Marco e Pispini per un importo complessivo di circa 150 mila euro”.

Comprendendo poi i problemi che spesso vengono sollevati dalle interrogazioni ha specificato che in questo caso “risulta difficile comprendere come sia pensabile che a Porta Ovile possa essere tolta l’area di sosta per i veicoli e trovare un’altra area. Un’azione che si potrebbe fare qualora ci fosse, ma dal momento che non c’è. E’, pertanto, una soluzione non percorribile così come togliere stalli alle auto rendendo la vita ancora più difficile a chi abita in quella zona, dove è forte il problema di sosta e parcheggio”. Ribandendo poi che “la risposta migliore a queste criticità sia quella di equilibrare le esigenze di mantenimento dei monumenti e quelle di chi vive lì”. Per quanto riguarda, invece, Porta Pispini nel confermare che “è stato eseguito un taglio di alberi nell’area” ha spiegato che il motivo di ciò è stato quello “di predisporre, anche insieme alla Nobil Contrada del Nicchio, la realizzazione di una nuova area verde più bella. Questo per temperare le esigenze di tutti mantenendo un equilibrio legato alla viabilità al quanto complesso per caratteristiche della città e i cittadini che la vivono”.

Micheli nel dichiararsi insoddisfatto ha detto che “pur cercando di comprendere la risposta”, ha ribadito che “togliere da Porta Ovile i motorini non è una scelta così difficoltosa visto il numero esiguo di posti auto di fronte alla Porta e le problematiche innescate dai mezzi nell’entrare e uscire dai parcheggi. Inoltre, propongo, considerando quanto predisposto dal Pums, di allargare l’Aru di Ravacciano a Largo Sassetta e Simone Martini per aiutare i residenti della zona. Mentre per Porta Pispini si potrebbe sfruttare lo spazio della Caserma Santa Chiara che, a quanto pare, diverrà un albergo di lusso con anche un parcheggio pubblico al suo interno”.

LO SPOSTAMENTO DELL’UBICAZIONE DI ALCUNE ISOLE ECOLOGICHE NELL’INTERROGAZIONE DI GRICCIOLI, MAZZINI E PICCINI

Lo spostamento dell’ubicazione di alcune isole ecologiche ed in particolare di quella in viale Bracci all’altezza di via Petri, nell’interrogazione di Griccioli, Mazzini e Piccini del Gruppo Per Siena.

Come illustrato dal consigliere Griccioli  “lo spostamento in oggetto, come segnalato dai residenti, ha creato varie criticità soprattutto per il nucleo abitativo di viale Bracci n. 3 che, fino a qualche settimana fa, usufruiva dei cassonetti all’intersezione tra via Petri e il viale stesso. La nuova ubicazione risulta particolarmente pericolosa visto che è stata spostata lungo una via altamente trafficata e con parcheggi sempre occupati, costringendo i residenti a portare a mano i rifiuti”.

Per questo motivo Griccioli ha chiesto di sapere “chi, tra il Comune e Sei Toscana, decide la pianificazione dei siti delle isole ecologiche e secondo quali criteri vengono assegnati”.

“La posizione delle isole ecologiche viene concordata – come spiegato dal vicesindaco Andrea Corsi – sia dal gestore che dall’Amministrazione e, talvolta, lo spostamento delle suddette aree si è reso necessario per ottimizzare il servizio soprattutto perché, purtroppo, le isole ecologiche non sono tutte complete”. Corsi ha spiegato infatti che “i cittadini abituati ad avere i cassonetti dell’indifferenziato sotto casa, o al massimo abbinati a quello dell’organico, non sono mai stati educati a differenziare e tanto meno a spostarsi di qualche decina di metri per conferire plastica e vetro o cartone. Questo è il problema più difficoltoso riscontrato in tutto il piano di rivisitazione che investe 700 postazioni”.

“Nello specifico di via Pietri la postazione – come ha informato Corsi – per moltissimi anni non arrecava disturbo a nessuno, è diventata oggetto di problematiche perché, c’era la necessità di adeguare la viabilità di pertinenza delle abitazioni di suddetta via e viale Bracci 3, in conseguenza del progetto per la costruzione dei nuovi edifici deciso in conferenza dei servizi nell’anno 2012. A seguito dell’incremento abitativo della zona interessata ed il conseguente incremento di flussi veicolari, in fase di rilascio di permesso a costruire della nuova lottizzazione, posta sulla collina soprastante, sono state fatte realizzare, a carico della ditta, alcune opere di urbanizzazione (come ad esempio lo scavo di porzione della scarpata) per migliorare lo smistamento dei veicoli in questa intersezione di proprietà comunale. La nuova viabilità, in corso di ultimazione, rende pertanto incompatibile la presenza dell’isola ecologica nella vecchia postazione”. Come ricordato dal vicesindaco “il 9 luglio scorso i cassonetti furono pertanto spostati in viale Bracci in corrispondenza con l’incrocio di via Pietri, nel primo spazio utile, a circa 40 metri rispetto alla postazione precedente, in perfetta sicurezza perché dal lato del marciapiede. L’area di sosta a disco orario è stata, di conseguenza, spostata di 10 metri dopo l’isola ecologica, mantenendo il numero di posti auto disponibili. Lo scorso  23 settembre i cassonetti sono stati infine ricompattati sfruttando anche una porzione di zebratura nel rispetto, comunque, del codice della strada. La soluzione adottata è la più confacente alle esigenze dei cittadini e degli studi medici presenti e per la sicurezza degli stessi e degli operatori. La difficoltà di questa riorganizzazione sta proprio nel trovare un giusto compromesso tra gli spazi per inserire le batterie complete di contenitori, in una città così complessa dal punto di vista urbanistico, e il mantenere distanze accettabili per il conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini”.

Nella replica Griccioli si è rammaricato “dell’assenza dell’assessore all’Ambiente viste le ultime dichiarazioni su una nuova e corretta interazione con Sei Toscana su cui avrei voluto che ci rassicurasse in questa sede sul fatto di concordare le postazioni delle isole ecologiche di concerto con il gestore”. Il consigliere si è poi detto “pienamente d’accordo” che i cittadini “si dovranno adattare alle nuove esigenze e che non si può avere sempre tutto a portata di mano e che, comunque, è necessario creare zone utili e non pericolose”, ma, al tempo stesso, ha chiesto che Comune e gestore “facciano una mappatura delle isole ecologiche da portare in commissione ambiente per valutarne l’adeguatezza”.

LUCA MICHELI (PD) CHIEDE INFORMAZIONI SU BANDO “SPORT E PERIFERIE 2020” E LA NECESSITA’ DI INTERVENTI AL CAMPO SCUOLA

Durante la seduta consiliare di oggi Luca Micheli (Pd) ha chiesto informazioni relative al non accoglimento del progetto per interventi di ristrutturazione del Campo Scuola “Renzo Corsi”, presentato dal Comune per partecipare al bando ministeriale “Sport e Periferie 2020”. “Non è stato ammesso a contributo  a seguito degli esiti dell’istruttoria tecnico amministrativa”, ha detto il consigliere che ha evidenziato come “la struttura, oramai datata e in condizioni limitate per la sua fruibilità, necessiti di lavori importanti come il rifacimento della pista e degli altri impianti, oltre a sostanziali opere di messa in sicurezza”.

Micheli ha, inoltre, ricordato al consesso che la Regione Toscana con decreto 15042 dello scorso 12 agosto ha pubblicato un avviso pubblico per il “sostegno ad investimenti in materia di impiantistica e spazi sportivi pubblici o di uso pubblico, con contributi in conto capitale per il 2021. Da qui la richiesta, al sindaco e alla Giunta, “di conoscere le motivazioni che hanno impedito di accedere al bando “Sport e Periferie 2020”, e se non si ritenga necessario, in tema di partecipazione a bandi e concorsi, costituire un gruppo con specifiche competenze, ricorrendo a professionalità in materia, peraltro già esistenti tra il personale comunale”.

Come ha  evidenziato l’assessore allo Sport Paolo Benini “gli interventi al Campo Scuola erano già previsti, attraverso mutuo, nel Piano triennale dei Lavori Pubblici. Quando abbiamo intercettato il Bando (750mila euro non sufficienti però a coprire il complesso dei lavori) vi abbiamo, comunque, partecipato con la progettazione che avevamo al momento e le varie certificazioni richieste. A seguire ci è stata contestata la mancanza di un documento che dai nostri uffici risulta inviato e nonostante le varie Pec inviate per ricevere chiarimenti non abbiamo ricevuto alcuna risposta dal Ministero”. L’assessore ha, pertanto, aggiunto che “l’Amministrazione sta valutando un ricorso al Tribunale amministrativo. Nel frattempo stiamo procedendo con l’accensione di uno specifico mutuo  per un milione di euro con il Credito sportivo che sarà a tasso “zero”, mentre è già stato conferito l’incarico per la redazione del progetto esecutivo”.

Per quanto riguarda la costituzione di uno specifico gruppo di lavoro interno da dedicare a bandi e concorsi Benini non ne ha rilevato la necessità “un’esigenza, questa, da riservare solo a casi particolari”.

Micheli nella replica ha detto che “pur avendo le stesse sensibilità dell’assessore non mi trovo d’accordo con la risposta perché la partecipazione ai bandi serve ed è sempre importante perché si sgrava il Comune da assumere oneri da far pagare alla comunità senese”. Il consigliere ha aggiunto di aspettarsi “maggior precisione su questo tipo di domande considerato che si ritiene la struttura sufficiente per i bandi, ma al tempo stesso i progetti non vanno avanti se non con autofinanziamento. Il bando regionale scaduto l’8 ottobre a cui non si è partecipato avrebbe permesso di contrarre un mutuo da 800mila euro invece che da un milione di euro  liberando, quindi, risorse per altri progetti non necessariamente di tipo sportivo”.

PIANO DI DERATTIZZAZIONE: DISCUSSA UN’INTERROGAZIONE DI GRICCIOLI, MAZZINI E PICCINI

Durante la seduta consiliare di oggi Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini, alla luce delle numerose lamentele da parte di cittadini e commercianti che hanno più volte

segnalato la presenza, nelle ore notturne, di roditori sia in centro città che in periferia,

hanno chiesto delucidazioni sul piano di derattizzazione che annualmente viene effettuato. Griccioli ricordando “che i ratti determinano un pericolo igienico sanitario perché portatori di germi, parassiti e malattie”, ha voluto conoscere “il programma di interventi programmati per tipologia, numero e costo. Se negli ultimi anni il budget stanziato ha avuto una flessione e per quale motivo; le condizioni previste dal bando di gara e se necessita di una nuova stesura al fine di affidare questo importante servizio a ditte con compravate capacità professionali”.

Il vicesindaco Corsi ha risposto che “la derattizzazione del Comune viene affidata tramite gara pubblica, con appalto biennale per un importo, che è rimasto invariato, di circa 100.000 euro inclusa Iva. Attualmente il servizio è affidato alla ditta specializzata Saetta di Prato. Gli interventi si basano su una programmazione mensile che viene comunque intensificata in base alle esigenze”. Spiegando inoltre che “nel centro storico viene effettuata la disinfestazione nelle fognature e posizionati degli erogatori di esche che attraggono i topi. Tecnica questa utilizzata anche al di fuori del centro storico dove ne sono stati collocati 326”.

Concludendo che “sicuramente gli abbandoni dei rifiuti e la presenza di cibo per le strade, da  attribuire anche all’aumento di turisti, costituiscono un’attrattiva per i roditori, e per questa ragione sono stati intensificati gli interventi”.

Griccioli nel ringraziare il vice sindaco ha dichiarato che “seppur questa

risposta sia burocratica, la situazione è leggermente migliorata nel centro storico e quindi alcuni interventi sono stati fatti. Anche il numero di trappole poste nelle zone esterne è aumentato”. Nonostante ciò ha dichiarato che terrà alta l’attenzione su questa criticità visto che questo tipo di animale comporta problemi di tipo igienico-sanitario, chiedendo che “si continui nel lavoro attento di ricognizione delle trappole e, soprattutto nel centro storico, nelle fogne e tombini”.

APPROVATA ALL’UNANIMITA’ LA MOZIONE DEL GRUPPO FDI CONTRO TOTALITARISMI E AUTORITARISMI

L’atto è stato arricchito da un emendamento a firma di Anna Masignani (FdI)

Contrastare i fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e di istigazione all’odio e alla violenza in tutte le loro manifestazioni di tipo razziale, etnico-nazionale, religioso, politico sessuale. Questo il contenuto della  mozione, approvata all’unanimità, presentata dai consiglieri del Gruppo Fratelli d’Italia Maurizio Forzoni, Bernardo Maggiorelli, Barbara Magi, Anna Masignani e Stefania Selvaggi, approvata oggi dal Consiglio Comunale con un emendamento a firma di Anna Masignani (Fratelli d’Italia).

“Si ritiene assolutamente necessario avviare e rafforzare un’intensa attività di sensibilizzazione per mantenere vivo il ricordo delle tragiche vicende che hanno interessato la storia, anche al fine di onorare la memoria delle vittime dei regimi totalitari e autoritari e gettare le basi per una riconciliazione fondata sulla verità e sulla memoria”, ha detto Forzoni illustrando l’atto.

a mozione fa sua la risoluzione del Parlamento Europeo del 19 settembre 2019 che ha riconosciuto espressamente che “la memoria delle vittime dei regimi totalitari e autoritari, il riconoscimento del retaggio europeo comune dei crimini commessi dalla dittatura comunista, nazista e di altro tipo sono di vitale importanza per costruire la resilienza europea alle moderne minacce esterne”, ha aggiunto il consigliere.

Il documento approvato impegna dunque il Comune: a esprimere la sua totale adesione morale e politica ai principi contenuti nella predetta risoluzione europea contro ogni totalitarismo e a trasmettere il documento al Presidente del Consiglio; celebrare il 23 agosto come la Giornata Europea di Commemorazione delle vittime dei regimi totalitari e a sensibilizzare le generazioni più giovani con il coinvolgimento di tutte le scuole del territorio di ogni ordine e grado; promuovere la documentazione del tragico passato totalitario per le vicende che hanno concretamente interessato il territorio comunale; ad affermare la cultura di una memoria condivisa che respinga i crimini dei regimi nazisti, comunisti, fascisti e stalinisti e di altri regimi totalitari e autoritari del passato. Dopo la parola “passato”, come da emendamento, è stato aggiunto “presente e futuro”.

LE SCULTURE E LE STRUTTURE DELL’EX TIRO A SEGNO ALL’ATTENZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Bruno Valentini (PD) e Claudio Cerretani (In Campo), in data odierna, con un’interrogazione ha portato all’attenzione del Consiglio comunale “il degrado nel quale si trovano le grandi sculture in pietra, a mo’ di sedute, realizzate, per l’inaugurazione del Parco Unità d’Italia,  nei laboratori di Rapolano sotto la ‘regia’ dello scultore Mauro Berrettini, e con lui grandi artisti quali Pietro Cascella, Nado Canuti, Giò Pomodoro, Jean Paul Philippe, Joe Tilson, Riccardo Grazzi, Cordelia Von Den Steinen, Marcello Aitiani, Matthew Spender”. Nello stesso “precario stato di conservazione anche le  voluminose strutture dell’ex Tiro a Segno”.

E su questo Cerretani ha chiesto informazioni al sindaco “al fine di restituire decoro e sicurezza al parco e di conoscere i tempi per gli interventi di cui necessitano queste installazioni”.

Nella sua risposta l’assessore alla Sicurezza Clio Biondi Santi ha ricordato che “le strutture dell’ex Tiro a Segno essendo recintate non sono, quindi, liberamente accessibili ai cittadini”. Per quanto riguarda le sculture “nessun rilievo di cedimenti strutturali, neppure di poco conto”. L’assessore nel far presente di non aver ricevuto nessuna lamentela da parte dei cittadini ha, comunque, rassicurato l’interrogante sul fatto che “il controllo sulle sculture rientra nella normale attività del competente ufficio comunale. Per quanto riguarda l’anno 2021, la Polizia Municipale ha effettuato, sia su richiesta popolare sia di propria iniziativa, diverse azioni di verifica e di controllo dell’area in oggetto”. Riportando i dati relativi all’anno in corso, poiché come spiegato dall’assessore “quelli del 2020 sono in parte condizioni dalla pandemia Covid 19 e dalle limitazioni che questa ha comportato, a partire dal mese di febbraio sono stati 11 gli interventi che hanno visto coinvolto il personale della Polizia Municipale la cui maggior parte sono stati di invito, ai frequentanti dell’area verde, di rispettare le basilari disposizioni sulla sua fruizione. Nello specifico ai tempi e modalità di conduzione di animali da affezione all’interno della zona di sguinzagliamento e non del Parco, al corretto utilizzo delle infrastrutture esistenti, dai giochi per bambini e ragazzi agli attrezzi ginnici compresi i barbecue. Oltre a numerose azioni congiuntamente alla P.M. volte al contenimento e allontanamento, nonché alla cattura di selvaggina (principalmente cinghiali) che, per alcuni periodi ad inizio anno, avevano individuato la zona della valle di Pescaia come rifugio ottimale. E ancora la verifica della presenza di numerose persone, durante il giorno, non rispettose “delle distanze sociali” e quindi di possibili assemblamenti”. Concludendo che “fermo restando che sia gli assessori di competenza sia il Comando di Polizia Municipale incrementeranno le proprie attività di controllo, preme sottolineare che nell’area è presente anche un sistema di videosorveglianza”.

Cerretani si è detto “confortato per i controlli ordinari programmati che ci sono anche in relazione all’uso improprio del Parco”, aggiungendo che “nonostante ci siano stati degli interventi regolari sulla zona, ciò non toglie che l’interrogazione è incentrata sulle panchine d’autore che hanno subito negli anni atti di vandalismo. Un patrimonio artistico da tutelare e da considerare come tale anche se all’apparenza sembrano essere solo panchine”. Chiedendo quindi “maggiore attenzione su questi aspetti artistici”.

INTERROGAZIONE DI MASI IN MERITO ALL’INIZIATIVA SPERIMENTALE COMUNALE PER ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE

A seguito della delibera di Giunta n. 386 dello scorso 30 settembre tesa a “supportare le famiglie con figli nella fascia di età 3-6 anni, organizzando attività ludico-ricreative e di animazione al termine dell’orario scolastico, quale misura di sostegno in un’ottica di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”, Alessandro Masi (Pd) ha interrogato il  Sindaco per informazioni in merito.

Nello specifico il consigliere nella sua illustrazione ha ricordato che: “tale progetto, offerto a titolo gratuito, riguarda la scuola ‘M. Meoni’ per un massimo di 20 bambini al dì per 5 giorni settimanali, dal 6 ottobre al 23 dicembre 2021. E che il servizio, a carattere sperimentale  è affidato in gestione ad un soggetto terzo specializzato nel settore e individuato dalla direzione istruzione e nuove generazioni, verrà svolto negli spazi interni ed esterni del plesso reputati idonei  secondo “le indicazioni di sicurezza relative all’apertura di servizi extra-scolastici finalizzate ad incrementare l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento per contrastare il diffondersi del contagio da Covid 19”. Inoltre che in data 5 ottobre, l’assessore all’Istruzione ha dato comunicazione di tale progetto ai genitori delle scuole comunali con la previsione di “una prelazione per gli alunni della scuola e anche ai bambini esterni per eventuali posti rimanenti seguendo l’ordine di presentazione delle domande, e dando alcune indicazioni non vincolanti. E cioè:  “in linea di principio è preferibile che i bambini tornino a casa al termine dell’orario scolastico. Tuttavia, per casi di necessità, possono accedere al servizio per un’ora o più e sarebbe consigliabile per non più di 3 volte a settimana””. Masi in merito a quanto dichiarato dall’assessore ha sottolineato che “sebbene si tratti di un esperimento, sembra che il volerlo far apparire come un servizio superi l’effettiva dimensione del progetto, tant’è che si pubblicizza l’opportunità e al contempo  si raccomanda in qualche modo di farne a meno”, aggiungendo che “questo tipo di  comunicazione istituzionale rischia di generare confusione soprattutto rispetto all’oggettiva difficoltà di conciliare il rispetto delle classi bolle anti Covid”. Per quanto detto in premessa, il consigliere ha quindi chiesto di “conoscere dal punto di vista della sicurezza degli ammessi, se gli alunni della ‘M. Meoni’ saranno divisi per sezioni corrispondenti a quelle di iscrizione e di attività ordinarie, e come ci si comporterà, invece, con coloro che, provenienti da altri plessi, aderiranno al progetto”. Ma anche “di relazionare il Consiglio su tale sperimentazione; se si intenda, una volta verificata la domanda degli utenti, di dare continuità all’ampliamento dell’offerta di socializzazione, in caso affermativo, se si procederà ad indire una gara ed in quali forme per l’assegnazione al servizio”.

L’assessore all’Istruzione Paolo Benini ha risposto che “è prevista l’effettuazione di tamponi salivari, in modalità giornaliera, per permettere così una ricostituzione di ‘classi bolle’ con bambini provenienti da sezioni e scuole diverse nel rispetto delle norme anti Covid, nonché una sanificazione degli spazi preposti alle attività extra-scolastiche come avviene già nell’orario scolastico. Per quanto riguarda, invece, l’andamento di tale progetto, nonostante il prolungamento dell’apertura delle domande e della stessa iniziativa, non è stato raggiunto, anche con indicazioni precise, il numero minimo di 5 bambini fissato dall’Amministrazione e quindi il servizio non partirà. Un gradimento minimo richiesto che non è stato ottenuto. Nel momento in cui, però, si dovesse riscontrare il bisogno di attivarlo, in maniera stabile e continuativa, il Comune avvierà tutte le procedure richieste dalla legge per ripristinarlo e ampliarlo anche ad altre scuole”.

Nella replica Masi ha posto l‘accento sul fatto che “quello che veniva presentato come un esperimento appariva invece come un servizio, il che stonava con la situazione della pandemia Covid, dato che, da un lato, si prevedono gruppi di bambini con percorsi diversi, mentre nei protocolli scuola si ragiona per ‘bolle’”. Il consigliere si è detto dunque “parzialmente soddisfatto” della risposta, poiché “le famiglie hanno bisogno di questo tipo di attività, ma in questa fase ancora non si è in grado di dare risposte”. Masi ha infine invitato l’Amministrazione “a sforzarsi a costruire servizi nuovi: in questi anni sono arrivati, ad esempio nel 2020, ben 16 milioni dallo Stato anche per i servizi alla persona, eppure con tutte queste risorse sono state date solo agevolazioni”.

INTERROGAZIONE DI BRUNO VALENTINI (PD) SUL RESTYLING DEL CAMPO SCUOLA

Sulla necessità di lavori di ristrutturazione al Campo Scuola “Renzo Corsi” è intervenuto anche Bruno Valentini (PD) che oggi, in Consiglio Comunale, ricordando che “l’ente ha perso il contributo statale di 750mila euro perché la progettazione presentata per il relativo Bando era troppo indietro”, ma che, comunque, “si è impegnato a provvedere con l’accensione di un mutuo adeguato all’entità dei lavori. Ad ora, però, non sappiamo se il mutuo è stato attivato né se la progettazione sia stata completata per poter indire la gara d’appalto”.

Ricordando l’attuale carente situazione dell’impianto: “pavimento sintetico già definito dalla Giunta “esausto”, e bagni in condizioni pessime”. Ma anche “l’Impossibilità di accedere al locale attrezzi, agli spogliatoi e docce, indispensabili nella stagione autunnale, in conseguenza di un illogico prolungamento cautelare dovuto alle norme anti Covid giustificato con la mancanza di personale”.

Valentini ha quindi chiesto al Sindaco “a che punto è la progettazione annunciata  nell’ottobre 2020; quale finanziamento è stato attuato e a  quando si presume il termine dei lavori”. Infine ha “sollecitato l’amministrazione a riaprire immediatamente spogliatoi e docce utilizzando, alla bisogna, anche i dipendenti comunali ivi distaccati per controllare che gli utenti rispettino i requisiti per l’utilizzo, in sicurezza, dei locali”.

L’assessore allo Sport Paolo Benini ha informato che “è stato già conferito l’incarico all’ing.  Roberto Buccione per il progetto esecutivo che è in via di ultimazione. Il 9 novembre verrà fatto un sopraluogo insieme anche al geologo per quella parte finale della curva che si è strappata con lo scopo anche di capire cosa c’è sotto e di risolvere il problema. I lavori saranno finanziati attraverso l’accensione di uno specifico mutuo, per un milione di euro a tasso “zero”, con il Credito sportivo. Per quanto concerne, invece, il ritorno alla fruibilità degli spogliatoi e docce questi saranno riaperti totalmente non appena la normativa anti Covid lo permetterà”. Puntualizzando che “per la palestra e gli spogliatoi ho dato mandato agli uffici, circa un mese fa e sempre nel rispetto delle norme Covid, di renderli nuovamente operativi. Un sogno personale sarebbe quello, essendoci le Olimpiadi nel 2024, e mettendo a posto la foresteria, di spingere, già da questa estate, per far sì che la struttura possa diventare un centro di preparazione organizzando raduni federali anche per i settori giovanili”. Concludendo che “entro l’anno, gli interventi al Campo Scuola dovrebbero andare a gara”.

Valentini ha risposto che “in merito alla gara, mi auguro che questo avvenga entro l’anno come promesso”, puntualizzando che “nonostante le disposizioni date un mese fa di riaprire l’intero impianto, comprese palestra e docce, questo non è avvenuto. Ad oggi, infatti, un atleta può utilizzarlo senza, però, farsi la doccia e senza andare in palestra con un notevole disagio”.  Ha chiesto quindi che “l’esortazione che ha dato si trasformi in un’azione operativa visto che l’impianto c’è ma non è utilizzabile”.

STADERINI SULLA SICUREZZA PEDONALE E STRADALE DI VIALE MAMELI

Pietro Staderini (Sena Civitas) ha presentato un’interrogazione sulla sicurezza pedonale e stradale di viale G. Mameli.

Il consigliere, nel ripercorre lo stato della strada e i numerosi quesiti presentati alle Amministrazioni precedenti sulla sicurezza di questa arteria,  ha ricordato i frequenti e continui incidenti che nel tempo si sono verificati, specialmente nelle ore notturne, con danneggiamenti anche alle auto regolarmente parcheggiate lungo la via. Sottolineando inoltre l’estremo pericolo di questa via ad alto flusso veicolare, con uno spazio di carreggiata utile per il passaggio di poco superiore ai quattro metri e molto utilizzata anche come uscita dalla città.

Considerando quindi che il traffico che la riguarda è grosso modo parallelo a quello di viale Cavour, via a doppio senso a differenza di viale Mameli, l’alta densità abitativa della zona, l’elevata velocità con la quale viene percorsa, la scarsa visibilità nelle ore notturne dovuta ad un insufficiente illuminazione pubblica, Staderini ha chiesto al Sindaco quando verranno installati degli attraversamenti pedonali rialzati o altre soluzioni tecniche tese a risolvere questa situazione urgente e non più derogabile.

Il vicesindaco Andrea Corsi nel rispondere ha ricordato che è d’obbligo la necessità di individuare delle priorità. I dati di incidentalità nella via in questione che vanno dal 2018 con 4 incidenti al 2021 con 5 incidenti, non evidenziano l’aggravamento della situazione constatando che tale dato, seppur significativo, è rimasto immutato. L’azione prossima è, invece, quella di potenziare l’illuminazione della via e soprattutto degli attraversamenti  pedonali con risorse dell’Esercizio 2021 del valore di 500 mila euro per potenziamento ed efficientamento dell’illuminazione pubblica. Questo è il nostro impegno. Per gli attraversamenti rialzati che vengono richiesti, per adesso l’incidentalità di via Mameli non la fanno mettere come priorità come via Coroncina e via Fiorentina. Questo non vuol dire che non verrà mai fatto. Sono 67 gli attraversamenti richiesti e che abbiamo individuato come potenzialmente utili tra i quali rientra anche il viale oggetto dell’interrogazione.

Staderini  si è dichiarato soddisfatto per la risposta, puntuale e onesta, così come  per il prossimo intervento sull’illuminazione, affermando che nonostante gli incidenti registrati siano effettivamente pochi, sono comunque “spettacolari” e a volte hanno coinvolto pedoni, ecco perché mi auguro che tra i 67 attraversamenti restino anche quelli di viale Mameli.

IL DEGRADO DEL PARCO UNITA’ D’ITALIA NELL’INTERROGAZIONE DI ANDREA PIAZZESI (GRUPPO MISTO)

Andrea Piazzesi (Gruppo misto) ha riportato le lamentale di numerosi cittadini per il degrado in cui versa il Parco Unità d’Italia, un importante spazio verde a disposizione dei cittadini dove poter trascorrere piacevoli momenti all’aria aperta.

La presenza di sporcizia di ogni tipo – ha informato il consigliere – residui di bivacchi, escrementi umani e vetri disseminati un po’ ovunque. Una situazione che sembra da addebitare a frequentazioni in ore serali e notturne di soggetti che non si curano del rispetto delle regole del vivere civile e che ne limita, quindi, la fruizione da parte di senesi e turisti perché l’area non garantisce la necessaria sicurezza e tranquillità.

Da quanto esposto la richiesta al sindaco di accurati controlli da parte delle forze dell’ordine, soprattutto durante le ore notturne se intende provvedere ad una sua costante pulizia.

Il vicesindaco Andrea Corsi, nel ricordare all’Aula che il Parco ha un’estensione di tre ettari, ha informato che attualmente nell’area sono presenti 14 grandi cestini che vengono svuotati quotidianamente, escluso nei giorni festivi; mentre ogni lunedì Sei Toscana procede alla pulizia dei bracieri e allo spazzamento manuale di tutta l’area. Durante i restanti giorni l’azienda monitorizza, comunque, il Parco intervenendo, in caso di necessità, per la raccolta dei rifiuti presenti. L’intenzione è comunque quella di potenziare i lavori nei giorni di maggiore afflusso e di prevedere dei passaggi notturni, in concerto con l’assessore alla sicurezza Clio Biondi Santi, da parte della Polizia Municipale per rendere migliore un parco molto usato dalla cittadinanza.

Piazzesi nel ringraziare il vicesindaco si è detto soddisfatto e ha dichiarato che naturalmente valuteremo il procedere degli interventi descritti.

SULLA MODERAZIONE DEL TRAFFICO IN STRADA DEL RUFFOLO, L’INTERROGAZIONE DI MICHELI E MASI

Considerando l’intensità dei flussi veicolari, anche di mezzi pesanti, provenienti da zone limitrofe e dal raccordo Siena-Bettolle e la velocità di attraversamento, Luca Micheli e Alessandro Masi (PD) hanno presentato, nella seduta consiliare di ieri, 3 novembre, un’interrogazione sulla necessità di interventi di moderazione del traffico lungo la Strada comunale del Ruffolo. Come illustrato dal consigliere Masi “la situazione descritta comporta problematiche sulla sicurezza stradale e sugli attraversamenti pedonali anche nel quartiere. Aspetti, questi, già posti all’attenzione del Comune e dell’opinione pubblica dai cittadini che hanno portato la precedente Amministrazione a predisporre e realizzare un intervento nell’intersezione tra la Strada in oggetto e la ex S.S. 73 Levante “Senese Aretina” in località Fangonero. Nonostante ciò, il perdurare di imponenti flussi veicolari e la relativa mancanza di sicurezza hanno portato, nel febbraio 2020, ad una raccolta firme per richiedere ulteriori azioni”. Alla luce di quanto detto e al fatto che “ad oggi non risultano interventi specifici a seguito di tale petizione”,  Masi ha chiesto “se si intende procedere alla programmazione e realizzazione di opere di controllo e moderazione del traffico lungo la via in oggetto”.

A rispondere il vicesindaco Corsi che ha fornito una serie di dati sul tratto di strada oggetto dell’interrogazione: “La strada del Ruffolo nella parte residenziale ovvero nel tratto dal sottopasso a Fangonero ha un’estensione di circa 1.400 metri con otto attraversamenti pedonali dei quali due, il 25% del totale, quello di fronte al Circolo e alle strutture sportive e quello in prossimità della fermata del Tpl sono rialzati, e uno, quello più vicino a Fangonero è protetto da un’isola triangolare. Dunque 3 su 8 sono dotati di protezione, con una percentuale del 37% ben più elevata rispetto ad altre strade della città”. Corsi ha dunque spiegato che “strada del Ruffolo è stata oggetto negli anni di una discreta attenzione rispetto ad altre zone ad oggi più sacrificate: mediamente c’è un attraversamento ogni 175 metri e sappiamo che sono un elemento di rallentamento per gli automobilisti”. Aggiungendo che “la strada non risulta particolarmente incidentata, secondo i dati raccolti dall’Amministrazione nello studio finalizzato a indicare le priorità degli interventi basato sul  numero di incidenti annui per km. Questo tratto, con un indicatore pari a 0,63, non presenta criticità elevate ad altre arterie su cui l’amministrazione ha la priorità di intervenire attraverso la partecipazione al bando regionale”. Corsi ha dunque indicato che “strada Cassia Sud vede un tasso di 6,24 e via Piccolomini di 7,5 e, al momento, è stato dato mandato per ottenere fondi del ‘bando ciclovie’ che porteranno a un miglioramento in via Fiorentina, nella parte Stellino-Terrazze, che ha un tasso di 8,37”.

Questi numeri “non vogliono sminuire l’importanza e la necessità di attenzione di fronte anche alla cospicua raccolta di firme per chiedere maggiore sicurezza stradale ma, come amministrazione, dobbiamo individuare le priorità”, ha detto il vicesindaco, aggiungendo che “la richiesta sarà comunque oggetto di studio per interventi futuri”. Infine Corsi ha ricordato che “gli attraversamenti pedonali rialzati richiedono sempre un attento ragionamento perché pur risolvendo una specifica criticità, presentano lo svantaggio per il passaggio dei mezzi di soccorso e del trasporto pubblico. Per Strada del Ruffolo però si possono ipotizzare interventi meno impattanti come un potenziamento dell’illuminazione che fornisca una maggiore percezione di sicurezza”.

Nella replica Masi si è detto “parzialmente soddisfatto poiché, quanto meno adesso, l’amministrazione è consapevole che in quell’area c’è una percezione di pericolosità  da parte di un numero ampio di cittadini: dunque in base ai dati  se anche la strada non è oggettivamente più pericolosa di altre,  viene, però, diffusamente considerata come tale”. Masi ha dunque invitato l’amministrazione  “almeno ad accrescere il numero dei passaggi della Municipale, poiché, se concordo che gli attraversamenti pedonali rialzati sono uno strumento a doppio taglio, al tempo stesso una presenza maggiore del Comune e un controllo della velocità dei mezzi può dare un segnale di attenzione nei confronti dei residenti”.

VALENTINI (PD) CHIEDE LUMI SUL FUTURO DEL SANTA MARIA DELLA SCALA

Durante il Consiglio Comunale di ieri, 3 novembre, Bruno Valentini (Pd) ha chiesto, con un’interrogazione, lumi sul futuro del Complesso museale Santa Maria della Scala.

Nell’illustrazione il consigliere ha citato il programma elettorale del sindaco in cuirisultava, tra le altre, che “il Santa Maria diventerà il perno di un nuovo modo di intendere la politica culturale e di elaborare un’offerta turistica di alto livello”. Successivamente ha ricordato che “da giugno 2021 si è arrivati al varo di una Fondazione per il Santa Maria della Scala, per la quale, al momento, sono state definite solo le poltrone del vertice, ma manca ancora la ratifica prefettizia e soprattutto un’ennesima delibera di consiglio per attribuire al nuovo soggetto finanziamenti, competenze e personale”. Valentini ha dunque aggiunto che “non si ha notizia di possibili partner della Fondazione”, e criticato le iniziative culturali “tante, ma mai di alto livello”.

Per queste ragioni il consigliere ha interrogato il sindaco “per avere una sua valutazione obiettiva sul grado di realizzazione degli impegni elettorali assunti, e per sapere se nel tempo che rimane per la chiusura dell’attuale mandato, quali progetti siano previsti, anche in chiave di attrattività turistica, dato che i tempi di realizzazione di grandi mostre sono lunghi, come dimostrato dall’esposizione dedicata ad Ambrogio Lorenzetti e inaugurata dal Presidente della Repubblica, con un lavoro preparatorio di almeno due anni”.

A rispondere il sindaco Luigi De Mossi che ha immediatamente sottolineato come “questa amministrazione ha raggiunto un risultato che in oltre 50 anni di governo il partito dell’interrogante non ha mai raggiunto, ovvero la nascita della Fondazione Santa Maria della Scala e questo, che piaccia o no, rimarrà e connoterà l’azione di questo mandato”. Il sindaco ha stigmatizzato poi il fatto che “è stato imposto al consigliere Masi del Pd di votare contro in aula, costringendolo a un ripensamento e a inghiottire l’ennesima figura contradditoria. Nonostante una parte della minoranza, così come lo stesso Masi, avesse collaborato e votato a favore”.

Il primo cittadino ha poi informato l’aula che proprio in queste ore “il capo di Gabinetto del ministero dei Beni Culturali, Lorenzo Casini, ha nominato Paola Passarelli nel collegio dei revisori dei conti: dunque ora, e solo ora, siamo al completo. Al contrario nell’interrogazione si parla di poltrone di vertice: questo è il suo stile politico che riconduce solo a una spartizione di posti”, mentre “dovremmo essere riconoscenti a chi si è messo a disposizione della città”.  Rivolgendosi direttamente a Valentini, il sindaco ha detto che “se questa era la sua ambizione poteva candidarsi e contribuire a far crescere questo progetto”.

De Mossi, dopo aver definito “perfino stucchevole rispondere a chi sa dire sempre e solo no ed è contro a tutto”, ha ricordato che “amministrare non è come fare footing con il cane”, e che “l’accordo con la Sovrintendenza non è del 2017 ma risale al 2000: sono passati più di 20 anni e non è stato fatto niente”. A questo punto De Mossi ha invitato Valentini a “leggere il suo di programma elettorale e di ricordarsi di tutto quello che non ava fatto nel precedente mandato. Senza dimenticare il culmine: avete privato Siena del Monte dei Paschi che oggi è ridotto a brandelli dai vostri stessi rappresentanti politici”. Il sindaco infine gli chiesto perché “continuate a criticare Siena Parcheggi,  e al contrario, portate avanti questa difesa di ufficio di Opera Laboratori Fiorentini”.

“Il sindaco – ha dichiarato Bruno Valentini nella controreplica – non ha risposto alla mia interrogazione”.

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