
SIENA. Il tema dei questuanti è stato discusso ieri (28 aprile), in Consiglio comunale con l’interrogazione presentata da Pietro Staderini (Sena Civitas). Il consigliere ha evidenziato la cogenza dell’argomento “anche in riferimento alle politiche nazionali sull’immigrazione” e ricordato che la spesa giornaliera per gli immigrati costa allo Stato circa 35 euro a persona per vitto, alloggio, scheda telefonica e istruzione della lingua italiana: “Tutto ciò costituisce un adeguato sostentamento senza bisogno di ulteriori risorse economiche. La mendicità – ha proseguito – non costituisce più reato, nonostante che il fenomeno sia sistematico e forse talvolta organizzato; è tuttavia onere del sindaco tutelare il decoro civico, l’utilizzo del suolo pubblico, il regolare e pacifico godimento dei beni pubblici da parte della comunità. Visti i comportamenti insistenti che assumono queste persone nel chiedere, talvolta con insistenza, denaro ai passanti spesso inseguiti fino alle abitazioni o alle auto, Staderini ha chiesto al sindaco “interventi concreti per limitare la presenza di questuanti in città” e se sia nelle intenzioni dell’Amministrazione emettere un’ordinanza che “vieti di mendicare in luogo pubblico, nei pressi dell’ospedale Santa Maria alle Scotte, di esercizi commerciali, parchimetri, strade, piazze, chiese e luoghi di culto e che non permetta, altresì, di sdraiarsi, inginocchiarsi o sedersi per chiedere l’elemosina”.
L’assessore Mauro Balani, riportando una nota del Comando di Polizia Municipale, ha confermato la frequente presenza, in varie parti della città, di persone di diversa nazionalità e provenienza dedite all’accattonaggio e ha fatto presente che, nonostante che dal 1999 non sia più contemplato il reato di mendicità, questo è tuttavia sanzionabile in base all’articolo 35 del Regolamento comunale. “La Polizia Municipale – ha detto Balani – svolge un assiduo controllo in occasione del mercato settimanale, all’ospedale cittadino e nelle principali vie del centro storico. Dopo aver verificato se queste persone abbiano necessità di assistenza, ricovero, pasti o altro, li invita ad allontanarsi. Nel caso, invece, di violazione del suddetto articolo, o delle norme regionali sul commercio in area pubblica, i vigili procedono all’identificazione e alla sanzione, inviando, al contempo, una nota informativa alla Questura nel caso si tratti di stranieri irregolari o la cui posizione debba essere verificata”.
Quanto alle sanzioni pecuniarie nel periodo 2013/15, l’assessore ha riferito che sono state effettuate in merito alla violazione delle norme sul commercio in area pubblica (4 nel 2013, 2 nel 2014 e 14 nel 2015) e al regolamento di Polizia Municipale (6 nel 2013, 7 nel 2014 e 43 nel 2015). Relativamente agli stranieri, nel 2015 sono state proposte alla Questura le emissioni di 20 fogli di via e trasmesse all’Autorità giudiziaria 20 comunicazioni di reati connessi all’accattonaggio e all’immigrazione, delle quali quattro per violazione dell’articolo 76 del decreto legislativo n°159/11. L’assessore, infine, ha informato il consesso che “il prefetto Saccone ha invitato le forze dell’ordine e la Polizia Municipale a segnalare agli uffici della Prefettura le persone richiedenti asilo identificate mentre fanno accattonaggio perché questo comportamento, se ripetuto, dà luogo alla revoca dell’accoglienza, in quanto ritenuto non compatibile con l’ospitalità garantita a totale carico dello Stato. La revoca dell’accoglienza ha quindi conseguenze sull’esame stesso della domanda di asilo”.
Staderini si è dichiarato “non soddisfatto e preoccupato perché l’Amministrazione non pare in grado di governare il fenomeno e sembra addirittura tollerarlo. La Polizia Municipale fa il proprio lavoro e l’Amministrazione non può fermarsi alle verifiche. E’ necessaria un’azione più incisiva ed efficace, come nel caso del Comune di Assisi dove è stata emessa un’apposita ordinanza per il divieto di accattonaggio”.
RESPINTA LA MOZIONE DI MICHELE PINASSI PER IL RICONOSCIMENTO DEI PRIMI 50 LITRI DI ACQUA POTABILE COME DIRITTO FONDAMENTALE
Non è passata la mozione presentata ieri in Consiglio Comunale da Michele Pinassi (Siena 5 Stelle) che, dopo aver richiamato la partecipazione pubblica dell’acquedotto del Fiora (5,24% del Comune di Siena), i risultati del referendum del 2011, il Contratto mondiale per l’acqua che indica in 50 litri la quantità minima giornaliera per soddisfare i bisogni essenziali e la dichiarazione ONU che definisce “l’accesso all’acqua potabile un diritto fondamentale dell’essere umano”, così come riconosciuto anche dal Parlamento europeo, aveva chiesto l’impegno del sindaco e della Giunta a garantire, il diritto minimo inalienabile e gratuito di 50 litri di acqua potabile al giorno per ciascun cittadino.
Dai banchi della maggioranza, Massimiliano Bruttini (PD) intervenendo per evidenziare l’importanza dell’argomento a cui riservare la massima attenzione, ha informato che la Camera ha di recente approvato un disegno di legge, passato all’esame del Senato, che tratterà in maniera completa e analitica l’argomento, sollecitando l’assemblea ad adeguare il proprio percorso al rispetto delle norme che sono in trattazione a livello parlamentare.
LA VIABILITÀ A COSTALPINO NEL DIBATTITO CONSILIARE
La viabilità nel tratto di strada tra l’ippodromo di Pian delle Fornaci e il centro abitato di Costalpino ha costituito il tema dell’interrogazione presentata nella seduta di ieri, 28 aprile, da Michele Pinassi (Siena 5 Stelle). Il consigliere ha fatto riferimento ai “frequenti incidenti registrati, soprattutto in caso di fondo sdrucciolevole” e agli “elevati volumi di transito, anche di mezzi pesanti, che genera danneggiamenti alle abitazioni e ulteriori rischi per la circolazione pedonale, viste le misure della carreggiata”.
Pinassi, ricordando che “qualche anno fa si parlava di una bretella per bypassare le due pericolose curve oggetto dell’interrogazione”, ha chiesto “quali azioni intenda intraprendere l’Amministrazione per garantire l’incolumità degli utenti della strada e risolvere il problema del manto sdrucciolevole” e “se vi sia un progetto per una viabilità alternativa e gli eventuali tempi di realizzazione”.
L’assessore alla Mobilità, Stefano Maggi, ha ricordato come nel tratto di strada interno al centro di Costalpino sia attualmente in vigore un limite di velocità a 30 km orari, che sale a 50 km orari nelle adiacenze dell’ippodromo. “Sempre al fine di limitare la velocità veicolare, da molti anni è stato installato un pannello luminoso indicatore a circa 100 metri dall’accesso al galoppatoio, in corrispondenza dell’attraversamento pedonale segnalato a norma di Codice della Strada”.
Sempre per quanto riguarda il tratto interno al centro abitato, Maggi ha fatto riferimento anche alla presenza di numerosi rallentatori ottici in prossimità dei lampioni dell’illuminazione pubblica, a servizio dei tre attraversamenti pedonali: “Di questi, quello all’altezza della scuola all’intersezione con via Consorti – ha specificato l’assessore – è dotato di portale luminoso sopra la carreggiata per essere visibile da adeguata distanza e permettere ai conducenti di moderare la velocità. In prossimità dei due incroci a raso tra la strada 73 Ponente e le vie Neri e Grossetana, inoltre, sono stati posizionati due specchi parabolici per facilitare le manovre nell’area”.
Rispetto alla casistica degli incidenti nell’area, Maggi ha detto che tra il 2011 e il 2016 la Polizia Municipale ne ha registrati 26, dei quali 11 con feriti e 15 con soli danni a cose: “La maggior parte di questi sono avvenuti all’intersezione con strada Grossetana e in corrispondenza dell’incrocio con via Neri. In molti casi è stata accertata la violazione dei limiti di velocità indicati”. “Nel breve termine – ha concluso Maggi – grazie alle risorse del bilancio 2016, rafforzeremo gli elementi di sicurezza della strada con il posizionamento di un attraversamento pedonale rialzato”.
In prospettiva, l’assessore ha detto che nel Regolamento Urbanistico è comunque prevista una sorta di variante stradale che esclude l’attraversamento del centro abitato di Costalpino e prevede, al contempo, l’istituzione di un senso unico nel tratto curvilineo della strada: “Un intervento individuato come opera di compensazione nella trasformazione edilizia che ipotizza la realizzazione di un complesso residenziale posto tra l’abitato e la vallata di Pian delle Fornaci”.
Pinassi ha detto di concordare con quanto riferito dall’assessore sulle cause degli incidenti. “Riconosciamo però che la strada in oggetto non è sicura a causa di quei volumi di transito e che la pericolosità non si risolve né con l’attraversamento pedonale rialzato, né con i pannelli luminosi, né con limiti di velocità troppo bassi. Realizziamo la bretella nel più breve tempo possibile, eventualmente ricorrendo a espropri di pubblica utilità”.
VIABILITÀ E DECORO URBANO: IN CONSIGLIO IL TEMA DELLA RIQUALIFICAZIONE DELLA ROTONDA DELLO “STELLINO”
Collocare il cavallo di legno “Filippo il Bello” alla rotonda dello Stellino per la valorizzazione complessiva dell’area. Questa la proposta avanzata da Pietro Staderini (Sena Civitas) con l’interrogazione presentata nella seduta consiliare di ieri, 28 aprile, sul tema della sistemazione della viabilità nell’area nord della città: “Un’anticamera d’ingresso a Siena, dove sono state realizzate, nell’ambito di un intervento di riqualificazione complessiva congiunto con il Comune di Monteriggioni, una nuova segnaletica orizzontale e verticale e alcune isole spartitraffico, con un impegno di circa 22mila euro del nostro Comune e il contributo di 13mila euro di ChiantiBanca”. Staderini ha sostenuto che la statua lignea di Angelo D’Arcella attualmente posta all’interno di Palazzo Berlinghieri potrebbe essere ulteriormente apprezzata con la sua apposizione “alle porte della città, prevedendo un’eventuale bacheca contro le intemperie, in modo che possa offrire un segnale distintivo e simbolico sul rapporto tra la città e il cavallo, aggiungendosi alla statua dei due cavalli ubicata alla Lizza”.
L’assessore alla Mobilità, Stefano Maggi, ha sottolineato come l’intervento di riqualificazione stradale, eseguito nell’autunno 2014, sia servito principalmente a ridurre l’incidentalità e aumentare la sicurezza veicolare grazie ad un’adeguata canalizzazione dei flussi di transito: “Dalla fine dei lavori, a questo incrocio non si sono più registrati incidenti gravi. Inoltre, con l’allargamento del marciapiede a 3 metri, è stata migliorata anche la fermata del trasporto pubblico. E’ vero che talvolta possono generarsi degli incolonnamenti di auto intorno alla rotatoria ma l’aspetto della sicurezza stradale resta prioritario”.
L’assessore ha inoltre affermato che “il problema della congestione di traffico nell’area nord della città deve essere affrontato in modo più complessivo, interessando tutto il sistema delle intersezioni: ovvero, anche l’altra rotatoria di strada Fiume e i rami di ingresso alla tangenziale. Non si può pensare di agire sul traffico intervenendo soltanto su uno dei nodi”. Maggi ha quindi concluso sostenendo che “la rotonda, comunque decorosa, potrà essere ulteriormente abbellita anche con il ricorso al verde pubblico, al pari di quella concomitante con l’intersezione con strada Fiume che costituisce il vero punto di accesso stradale da nord per la città. Quanto all’opera di Angelo D’Arcella, non è certo idonea per essere posizionata in ambienti esterni”.
Staderini, dichiarandosi non soddisfatto, ha definito la risposta “scontata e insufficiente, a cominciare dall’affermazione secondo la quale il transito veicolare nella zona sarebbe migliorato con la rotatoria. Piuttosto, si rileva una diffusa incertezza di manovra negli automobilisti. Rispetto alla valorizzazione della rotatoria – ha concluso – mi sarei aspettato qualche idea più brillante: ammesso che la statua di D’Arcella non sia idonea per l’esterno, l’Amministrazione, per esempio, avrebbe potuto cogliere l’opportunità di indire un concorso pubblico di proposte progettuali rivolto ai giovani artisti senesi e l’opera vincitrice avrebbe comunque dato lustro alla zona”.
APPROVATA LA MOZIONE DEL GRUPPO PD PER L’ISTITUZIONE DI UN REGOLAMENTO PER L’AFFIDAMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI
Approvata, durante la seduta consiliare di ieri, la mozione presentata dal gruppo PD per l’istituzione di un Regolamento che disciplini l’affidamento di incarichi professionali esterni all’Ente. Come ha, infatti, illustrato il capogruppo Carolina Persi “la necessità di regolamentare gli affidamenti, come già avviene nella maggior parte dei Comuni, oltre a rappresentare un segnale di buona politica e corretta gestione dei rapporti esterni del Comune, attua quanto già indicato nel Piano Triennale per la prevenzione della corruzione e dell’illegalità approvato nel gennaio 2014 in merito alla trasparenza amministrativa”. Con l’adozione della mozione l’amministrazione, entro il prossimo mese di giugno, dovrà presentare il nuovo Regolamento alla discussione e approvazione del Consiglio comunale.
L’ASSESSORE MAZZINI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE URGENTE DI FALORNI SULLE CONDIZIONI DELLA FORTEZZA MEDICEA
A seguito del ritrovamento di due siringhe usate nell’area della Fortezza medicea, Marco Falorni (Impegno per Siena), Andrea Corsi e Massimo Bianchini (L’Alternativa) hanno presentato nella seduta consiliare di ieri, 28 aprile, un’interrogazione urgente sulle condizioni dell’area. “Da anni la Fortezza è oggetto di degrado – ha sostenuto Falorni – con scritte, danneggiamenti e atti di vandalismo che di recente si sono ulteriormente aggravati”. Il consigliere ha quindi chiesto all’Amministrazione “se, in via d’urgenza e in attesa di rimedi alternativi, non si ritenga opportuno tornare alla chiusura notturna del cancello di ingresso come avveniva in passato e come avviene nei giardini e nei parchi pubblici di tutto il mondo”.
L’assessore all’Ambiente, Paolo Mazzini, ha condiviso la preoccupazione espressa da Falorni per la vicenda delle siringhe ma ha affermato “che non si può parlare di degrado pluriennale in merito alle condizioni della Fortezza. Anche grazie ai recenti interventi dell’Amministrazione, l’area è infatti molto vissuta dai cittadini e questa è la migliore forma di tutela per garantire la sicurezza di chi la frequenta”. “Voglio ricordare, in particolare, i lavori di messa in sicurezza dei bastioni e la riqualificazione del verde pubblico. Ma soprattutto l’installazione di una serie di strumenti ginnici che hanno riscosso l’interesse dei tanti senesi ai quali piace fare attività sportiva. Inoltre, presto l’area sarà dotata di una struttura temporanea per l’organizzazione di eventi e manifestazioni e realizzeremo anche un intervento di ulteriore messa in sicurezza degli spalti”.
Mazzini ha affermato come l’Amministrazione stia valutando l’ipotesi di procedere alla chiusura notturna dell’area della Fortezza, pur nella necessità di trovare accordi con le attività che vi sono in essere: in particolare, quella di un esercizio di ristorazione e quella musicale della Fondazione Siena Jazz e della banda Città del Palio.
“Così come abbiamo definito la chiusura dell’area verde sotto piazza Santo Spirito nelle ore notturne – ha aggiunto l’assessore – si tratta di capire quali forme potremmo individuare per fare altrettanto in Fortezza. L’elemento prioritario della sicurezza deve essere comunque armonizzato anche con le esigenze dei tanti cittadini che, sin dalle prime ore del mattino, vi si recano per fare sport, oltre che con l’organizzazione di iniziative nelle fasce serali. Sono comunque dell’opinione – ha concluso Mazzini – che la fruizione diffusa degli spazi sia il miglior antidoto per tutelare l’area dalle cattive frequentazioni”.
Falorni si è dichiarato “pienamente insoddisfatto della forma e dei contenuti della risposta. La soluzione tecnica è semplice: si tratta di chiudere il cancello ricorrendo agli agenti di Polizia Municipale per garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini e tutelare il decoro dell’area”.