Protesta contro l'alto tasso di obiezione di coscienza
SIENA.Dal Coordinamento NONUNADIMENO Siena riceviamo e pubblichiamo.
“In occasione della Giornata internazionale per l’aborto libero, sicuro e gratuito, siamo tornate in piazza per difendere un diritto acquisito ma messo gravemente a rischio dall’alto tasso di obiezione di coscienza.
Dal 1990, il 28 settembre è stato dichiarato Giornata di azione internazionale per l’aborto sicuro. La campagna, lanciata dall’appello delle donne argentine, é stata sostenuta dalla richiesta all’ONU di 1800 collettivi di 115 diversi paesi.
In tutto il mondo si sono svolte manifestazioni per rivendicare il diritto delle donne a scegliere sul proprio corpo e quest’anno ci sono state azioni anche in tutta Italia perché Non Una Di Meno è parte di questa lotta.
Qualche dato per orientarsi
Nel mondo (fonte WHO World Health Organization)
● quasi 50mila donne nel mondo perdono la vita a causa di un aborto non legale e quindi non sicuro
● 41 milioni di adolescenti nel mondo portano a termine una gravidanza indesiderata o conseguente a uno stupro
● 47mila donne muoiono ogni anno per complicazioni legate all’aborto clandestino
In Italia (fonte Ministero salute)
● 70,7% delle e dei ginecologhe/i e 48,8% degli anestesisti sono obiettrici e obiettori di coscienza
● il 40% degli ospedali non ha un servizio per l’interruzione volontaria di gravidanza
A Siena
La nostra lotta, iniziata lo scorso febbraio con una lettera aperta in cui esprimevamo “la nostra preoccupazione e la nostra indignazione riguardo allo stato in cui versa la Clinica Ostetrica e Ginecologica di Siena, sia per quanto concerne i servizi ambulatoriali, che sulla qualità delle prestazioni di assistenza e cura” ha finalmente avuto un esito positivo e le nostre richieste tra le quali ricordiamo la somministrazione della RU 486 per l’aborto farmacologico, sono state accolte.
Ciò nonostante, resteremo vigili a garanzia di quanto ottenuto perché rivendichiamo il diritto delle donne a scegliere sul proprio corpo e sulla propria vita”.