Brexit, immigrazione e BCE i temi caldi della conferenza stampa
di Erica Nencini
SIENA. Ieri (22 Aprile), presso l’Università per Stranieri di Siena, si è tenuta la cerimonia di consegna della Laurea Honoris Causa in Scienze Linguistiche e Comunicazione Interculturale a Martin Schulz, presidente dell’Unione Europea.
La cerimonia si è svolta alla presenza delle autorità della città di Siena e della Regione, presente il sindaco di Siena Bruno Valentini, il presidente della Regione Enrico Rossi e la vicepresidente Monica Barni. Dopo il saluto del Magnifico Rettore Pietro Cataldi e la Laudatio recitata dal Prof. Mauro Moretti, docente di storia contemporanea dell’ateneo, Schulz ha tenuto in quattro lingue la sua Lectio Magistralis incentrata sull’importanza del dialogo sia come strumento fondamentale per l’Unione Europea, sia come mezzo tramite cui è possibile sconfiggere la diversità e instaurare nuove relazioni.
La Lectio Magistralis si è aperta nel ricordo di Giulio Regeni che Schulz ha definito “ambasciatore di dialogo interculturale”. Nel ricordare Giulio, Schulz ha usato parole ben precise, la cui incisività non è venuta meno al momento di condannare le autorità egiziane: ”Oggi non voglio entrare nella controversa questione dell’odioso e vile omicidio di Giulio Regeni. Il Parlamento Europeo si è già espresso al riguardo, chiedendo alle autorità egiziane di dar prova di trasparenza e di collaborare con le autorità al riguardo. Finora hanno fallito la prova. L’unione Europea e il Parlamento Europeo continueranno ad essere vigili. Vorrei inoltre dire chiaramente: Giulio Regeni era un cittadino italiano, ma era anche un cittadino europeo. E l’Unione Europea spalleggia l’Italia nella sua ricerca della verità. Aderisco inoltre all’appello “ Verità per Giulio Regeni”.
Non mancano le critiche, decisamente meno velate, agli Stati Uniti. In relazione ai fatti di Bruxelles Schulz afferma: “ Sento dire sempre più spesso che l’Europa dovrebbe seguire l’esempio degli Stati Uniti nei giorni successivi all’11 settembre e dare senza equivoci l priorità alla sicurezza rispetto alle libertà individuali. A mio giudizio, la reazione europea al terrorismo non può e non deve essere una fotocopia della reazione americana al terrorismo: la nostra deve essere una reazione europea, basata sui nostri valori, i nostri obiettivi, la nostra storia. Ho sempre pensato che dobbiamo fare di tutto per evitare di cadere nella contraddizione insita nel sostenere che “per difendere i nostri diritti dobbiamo rinunciare ad essi””. Schulz poi prosegue:” Abbiamo istituzioni come Europol che aiutano a coordinare operazioni distinte, ma la raccolta e la messa in comune dei dati di intelligence avviene innanzitutto al livello nazionale. L’Unione Europea non può costringere le autorità nazionali a condividere le informazioni, anche se proprio questa è la strada auspicata.Per combattere il terrorismo occorrono la prevenzione, il controllo, l’intelligence, e norme e sanzioni aggiornate, ma c’è un’arma in grado di battere le radicalizzazioni ancor prima che nascano: è aò dialogo che penso, al dialogo e all’istruzione, alla cultura e alla conoscenza del nostro patrimonio culturale.”.
Alla Lectio Magistralis è seguita poi una breve conferenza stampa in cui Schulz, pur mantenendo un profilo basso, si è espresso su alcuni temi caldi come la Brexit, la gestione di Mario Draghi della Banca Centrale Europea e ovviamente il problema dell’immigrazione.
Schulz ha commentato il Migration Contact proposto da Renzi definendolo “una eccellente proposta”, pur sottolineando la necessità di trovare nuovi strumenti di finanziamento come i migration bond. Si è inoltre espresso a favore dell’operato di Matteo Renzi, affermando che “ è un leader europeo forte, con un carattere come il mio quando ero giovane e capisco perfettamente molti dei suoi punti.”.
Per quanto riguarda la Banca Centrale Europea e la sua gestione, Schulz ha sottolineato come questa agisca in totale indipendenza e anche come:” le azioni della BCE operino all’interno di una democrazia e quindi possono comunque esser discusse dal corpo politico, questo Draghi lo sa. Come presidente di un’istituzione europea non posso commentare le misure specifiche, però posso affermare che il dibattito punta a risolvere la mancanza di una governance economica forte e di una mancanza di coordinazione relative al mercato del lavoro e al coordinamento finanziario. Non bisogna criticare la BCE ma rafforzare la governance comune, anche se ognuno è libero di giudicare come vuole la posizione della BCE.”.
Per concludere, Schulz si è pronunciato sulla Brexit, in particolare facendo riferimento alla visita di Obama in Inghilterra:” Che il Regno Unito nell’Unione Europea sia più forte di un Regno Unito fuori dalla medesima è chiaro, e una Unione Europea con il Regno Unito al suo interno è un vantaggio per tutti e due. Obama ha ragione ad essere preoccupato.”.