I giudici hanno respinto anche altre 500 istanze
MILANO. I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano hanno ammesso o ltre 2500 piccoli risparmiatori come parti civili nel processo con al centro presunte operazioni finanziarie irregolari a carico di 16 imputati, tra cui gli ex vertici di Mps, Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri. Rigettata, invece, la richiesta di entrare come parte civile della banca Monte dei Paschi di Siena, mentre sono state accolte quelle presentate da Consob, Bankitalia e alcune associazione di consumatori, tra cui il Codacons.
Il Tribunale, che ha impiegato oltre un’ora a leggere l’ordinanza, ha respinto le istanze di costituzione avanzate da altri 500 risparmiatori, quelli che avevano azioni acquistate dopo il febbraio del 2013.
Tra gli imputati figurano anche, in qualità di enti, Nomura International Plc, Deutsche Bank AG e la sua filiale di Londra, mentre Monte Paschi ha già patteggiato una sanzione pecuniaria di 600 mila euro e una confisca di 10 milioni di euro. Oggi sono state ammesse anche come parti civili la Fondazione Mps, Confconsumatori e Federconsumatori, mentre sono state escluse Adusbef, il Movimento Consumatori, l’Unione nazionale consumatori e Federconsumatori Toscana. Ora i legali degli imputati stanno discutendo le eccezioni preliminari sulle quali poi i giudici dovranno pronunciarsi. Tra gli imputati, oltre a Mussari, Vigni e Baldassarri, rispettivamente ex presidente, ex direttore ed ex responsabile dell’area finanza dell’istituto di credito toscano, figurano anche l’ex direttore finanziario Daniele Pirondini, un altro ex manager Mps, sei dirigenti, cinque dei quali ex dipendenti, di Deutsche Bank – tra questi figura il nome di Ivor Dunbar, ex capo dei global capital markets – e Sadeq Sayeed e Raffaele Ricci, ex ceo ed ex responsabile vendite per l’Europa e il Medio oriente di Nomura. Al centro del processo ci sono le operazioni sui derivati Santorini e Alexandria, il prestito ibrido Fresh e la cartolarizzazione Chianti Classico.