"Su alcune ferite non sono stati fatti esami". La reazione di Antonella Tognazzi
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SIENA. Il procuratore capo di Siena, Salvatore Vitello, nel corso dell’audizione davanti alla commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, ha spiegato che “si possono fare tante ipotesi, ma il dato che emerge per quello che rileva sul piano probatorio è il seguente: dai sopralluoghi vi è la totale assenza di indizi violenti, che si sarebbero trovati se Rossi avesse dovuto difendersi da una aggressione, se avesse ingaggiato una lotta, se fosse scappato da qualcosa, trascinato con forza. Non vi è nessun dato che lo rileva».
“Su alcune ferite (quelle alle braccia e a un ginocchio – ndr) non sono stati fatti esami – ha detto ancora Vitello -. Non abbiamo accertamenti scientifici che in qualche modo ci diano certezze, perché non sono stati fatti quando dovevano essere fatti”.
Le lesioni alle braccia e alle ginocchia, ha spiegato Vitello, non furono esaminate in sede di autopsia e pertanto, dopo la riapertura delle indagini, la seconda perizia ha “cercato di spiegarle con le evidenze che erano emerse nel corso dei sopralluoghi”.
In base alle nuove indagini, anche queste poi archiviate dal gip, il procuratore Salvatore Vitello ha spiegato in buona sostanza che le ferite, che non è stato possibile datare a causa di esami non effettuati in sede di autopsia, siano però compatibili con escoriazioni che Rossi si sarebbe provocato sfregando mentre si posizionava sul davanzale esterno della finestra da cui poi sarebbe precipitato.
“La perizia conclude nel senso che non c’erano lesioni che avevano attinto in maniera mortale la persona. Probabilmente se si fosse intervenuti in tempo si sarebbe salvato”. Vitello ha ricordato come la Procura avesse anche aperto un fascicolo per omissione di soccorso, in relazione all’ombra di un uomo che appare nelle immagini della videosorveglianza in strada e che però non è mai stato possibile identificare.
Il commento di Antonella Tognazzi
“Una recita imparata a memoria”. Così Antonella Tognazzi, moglie di David Rossi, ha commentato la deposizione che il procuratore della repubblica di Siena Salvatore Vitello ha fatto alla commissione bicamerale su come è stata svolta l’inchiesta. “Ancora oggi continuano a non dare motivazioni su quanto è accaduto – ha aggiunto Tognazzi, che in questo periodo è in malattia – sulla base delle loro stesse perizie. Se una perizia dice che ci sono delle percosse sul corpo di David, come si fa a sostenere che nella stanza del suo ufficio non c’erano altre persone? Insomma non è finita, è piuttosto un continuo e ulteriore affondare il coltello nella piaga”.