I due indagati hano reso testimonianze collimanti con la dinamica dell'incidente
SIENA. “In relazione all’infortunio mortale verificatosi in data 19.4.2024 in Montepulciano – si legge ina nota del prouratore di Siena Andrea Boni -, a seguito del quale ha trovato la morte il giovane Manuel Cavanna, sussistendo un pubblico interesse alla conoscenza dello stato del procedimento considerato trattasi di infortunio mortale sul lavoro, nel quale ha perso la vita un uomo in giovanissima età, si comunica che è stato emesso, e già notificato, avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti dei due indagati. All’esito delle indagini, secondo l’ipotesi accusatoria, la morte appare doversi ricollegare all’uso di un profilato in ferro utilizzato per sbloccare l’autoarticolato su cui gli indagati e la persona offesa stavano lavorando. A seguito della forza esercitata sul pezzo, lo stesso si piegava improvvisamente colpendo al torace il Cavanna causandone la morte immediata. La ricostruzione di tale dinamica è stata resa possibile anche in conseguenza del comportamento collaborativo e delle dichiarazioni rese dagli indagati in sede di interrogatorio, dichiarazioni che sono apparse collimanti con la ricostruzione dell’evento fatta dal Servizio di Prevenzione Infortuni sul Lavoro. Si rappresenta che il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e che, per il principio della presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna”.