SIENA. L’Associazione “Millenovecentoquattro” e l’Associazione “Io Tifo Mens Sana” hanno deciso di acquisirsi reciprocamente una quota di socio
ordinario e quindi il diritto dell’una di avere un proprio rappresentante all’assemblea dei soci dell’altra, e viceversa.
Indipendentemente dalla fede sportiva, le due associazioni hanno
riconosciuto di aver intrapreso, pur se con metodi differenti, la strada del “supporting trust” e quindi di voler operare permanentemente
all’affermazione dei valori sportivi sul territorio e, in concorrenza alle Istituzioni, di garantire che i futuri manager chiamati ad avere
responsabilità sulle società sportive che beneficiano dei fregi distintivi della collettività senese eccellano per capacità professionali e valori etici.
Stefano Parrini, presidente dell’Associazione Io Tifo Mens Sana: “La nostra associazione già dieci anni fa si rese protagonista di
un’imponente opera di fundraising per rimettere in campo la Mens Sana,
mostrando con i fatti l’efficacia che una collettività di tifosi può
rappresentare per una società sportiva. La neonata Mens Sana Basketball Ssdrl ha accettato da subito la nostra presenza nel capitale con
l’intesa che, indipendentemente dall’entità di tale partecipazione,
sarebbe stata consentita a noi rappresentanti del tifo una presenza
monitorante nel consiglio direttivo. Sappiamo bene che la questione
infrastrutture è vitale per lo sviluppo della Società e intendiamo affrontarla nelle sedi maggiormente rappresentative della città con azioni di sensibilizzazione e sostegno. La recente nascita di “Millenovecentoquattro” è stata valutata molto positivamente dai nostri organi in quanto rappresentativa di una diversa realtà che vive le nostre medesime ansie e necessità. Con l’intento di aiutare, abbiamo voluto esser primi a salutare e offrire il racconto delle nostre
esperienze acquisite”.
Francesca Guasparri, presidente dell’Associazione Millenovecentoquattro:
“Nel giro di dieci anni abbiamo visto ripartire da zero il Siena tre volte. Il fatto che una società sportiva come quella passata possa nuovamente condizionare la vita di un’intera città non ci sembra né giusto né ulteriormente tollerabile. Noi vogliamo che i nostri soci possano riconoscersi in una società sana con la quale condividere scelte
e fede. Agli amici di “Io Tifo Mens Sana” abbiamo subito detto che
avremmo fatto il possibile per accrescere i significati di quel moto
spontaneo che li ha portati a offrirci aiuto: i nostri complimenti per
il livello dei traguardi da loro raggiunti; e la nostra gratitudine per
il valore delle esperienze che ci hanno trasmesso. Siamo consapevoli che
bianconero e biancoverde provengono da retaggi differenti, ma siamo certi che le battaglie che potranno esser combattute per affermate i valori dello sport saranno molte e ci vedranno sempre dalla medesima parte”.