di Lorenzo Croci
SIENA. Gestione delle risorse economiche, sostenibilità, frammentazione sociale, logoria scelte governative saranno alcuni dei temi che in chiave europea i “Millennials” – denominati anche “Generazione y” – affronteranno al Santa Chiara Lab dal 13 al 18 maggio per promuovere idee e proposte che possano invertire tendenzialmente questa Europa sempre più divisa e subordinata dalle banche nonché dalla sua stessa Comunità Europea. 37 giovani (12 italiani e 25 stranieri) provenienti da 20 diversi paesi europei ed extra europei arriveranno a Siena nel pomeriggio di venerdì 13 maggio e, dopo essere stati accolti dal Rettore dell’Università di Siena Angelo Riccaboni a dal capo di gabinetto del Ministro dell’Istruzione Alessandro Fusacchia, si recheranno all’interno del centro d’innovazione del Santa Chiara Lab nel quale – condividendo anche momenti di impegno di socializzazione e di visita alla città – tramite un confronto con sessioni seminariali e dibattiti discuteranno nella giornata di sabato 14 maggio sulla politica europea del Mediterraneo e sulla cooperazione con i paesi della sponda sud del Mare Nostrum e sulla partecipazione sociale dei cittadini europei in un’epoca di rischio di ritorno al nazionalismo. Nella giornata di domenica 15 maggio invece, i temi che questi giovani “Millennials” – nati tra il 1980 e il 2000 – affronteranno saranno lo stato economico e politico dell’Unione Europea, la sostenibilità del progetto europeo per gli Stati dell’Unione, le persone, l’economia e la ricerca di una nuova partecipazione attiva da parte dei cittadini; nello stesso giorno i partecipanti saranno ospitati a Palazzo Pubblico conoscendo anche gli affreschi e le opere d’arte del Museo civico. Alle 9.30 lo storico Marcello Flores D’Arcais terrà una lezione sulla rappresentazione del Buon Governo e su altre opere del Palazzo Comunale con una lettura storico politica degli affreschi. Alle 12.30 nella sala del Buon Governo, di fronte all’affresco che è simbolo universale della buona politica e della partecipazione dei cittadini alla vita civile, i partecipanti ascolteranno le storie e le testimonianze degli altri giovani che lavoreranno e che lavorano all’interno delle varie organizzazioni politiche economiche e informatiche dell’Unione Europea.
Nelle giornate di lunedì e martedì al centro del dibattito sarà posta la sperimentazione di nuovi strumenti inerenti ad una maggiore partecipazione cittadina, nonché alla presentazione della campagna “Wake up Europe” con la presenza del noto giornalista ed ex direttore del “The Economist” Bill Emmot. Infine, nella giornata di mercoledì 18 maggio alle ore 16.00 sempre presso il Santa Chiara Lab sarà reso pubblico il documento finale con le varie proposte che i “Millennials” avranno messo nero su bianco durante la sei giorni senese; tale documento con le più importanti conclusioni sarà poi ripreso e nuovamente dibattuto simultaneamente nell’iniziativa “Millennials Festival” che prenderà luogo nuovamente a Siena nelle giornate di sabato 1 ottobre e domenica 2 ottobre.
Per 6 giorni dunque, la città del Palio sarà la capitale della “Generazione y d’Europa” (composta non solo da studenti ma anche da manager aziendali imprenditori avvocati ed esperti comunicatori) grazie ad un progetto dell’Ateneo e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca insieme alla collaborazione con la Conferenza dei Rettori, l’International Association of Universities, Zeranta Edutainment srl e con il supporto del Comune di Siena e della Fondazione di Mps: “non è un caso che questo progetto sia partito dall’Università di Siena e dalla sua città, ottenendo la preziosa collaborazione del Miur; qui abbiamo una lunga tradizione nel campo dell’educazione universitaria, una delle più antiche del mondo e un humus culturale straordinario che nel Medioevo è stato rappresentato in modo simbolico e universale nell’affresco del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti. Attraverso questo progetto miriamo a coinvolgere le giovani generazioni verso un senso di cittadinanza europea attiva, partecipata, consapevole delle sfide del futuro”, ha dichiarato il Rettore Angelo Riccaboni.
Coadiuvanti ausiliari di questi 37 giovani (selezionati dalle iniziali 125 candidature) i quali cercheranno di facilitare il dibattito dei ragazzi per proporre l’agenda conclusiva con la sua serie di iniziative per una “nuova Europa” saranno: Alessandro Fusacchia (capo di gabinetto del Ministro dell’Istruzione), Federica Thiene (artista e team coordinator), Mary Fitzgerald (giornalista esperta di Libia, Mediterraneo e immigrazione), Marietije Shaake (membro del Parlamento Europeo), Eva Giovannini (giornalista RAI), Kalin Anev Janse (segretario generale “European Stability Mechanism”), Peter Macleod (consigliere del Governo canadese per i processi partecipativi), Federico Sarica (direttore della rivista “Studio”), Alberto Alemanno (catterda Jean Monnet in “EU Law & Risk Regulation”), Bill Emmot (giornalista ed ex direttore del “The Economist”), Frediano Finucci (giornalista e caporedattore economia e esteri TG LA7).
“Il prossimo salto in avanti dell’integrazione europea – ha scritto in una nota Alessandro Fusacchia – difficilmente arriverà da un interminabile negoziato tra quasi 30 paesi per rivedere i Trattati dell’Unione Europea. Arriverà se in tanti si aggregheranno per fare massa critica, per chiedere un’agenda europea fatta di lavori qualificati e di investimenti in ricerca e innovazione, e allo stesso tempo contestare ogni nuovo muro e barriera oppositiva”.
Soddisfatto di una simile iniziativa e soprattutto della scelta da parte del Miur della location senese per ospitare la manifestazione, il vice sindaco Fulvio Mancuso ha voluto esplicitare l’importanza di un simile evento per far crescere la già alta vocazione europea della città del Palio, la quale può essere svolta ed eseguita legittimando l’Università che a sua volta deve riuscire ad attrarre sempre più capitale umano dall’intera Europa.