SIENA. Da Roberta Milano di In campo riceviamo e pubblichiamo.
“Quando la propaganda elettorale di qualcuno si fonda sul nulla o distorce la realtà delle cose a scapito di chi lavora seriamente e correttamente, bisogna intervenire per riequilibrare le cose. Mi riferisco, in questo caso, alla sterile polemica sugli scuolabus che, già L ‘Assessore all ‘Istruzione Tiziana Tarquini prima e Il Sindaco Bruno Valentini poi, hanno ben chiarito. Mi occupo di scuola a tutto campo da sempre. Non solo in Italia ma anche all’Estero e mi preme fare qualche breve considerazione.
Trovo il termine “DISCRIMINAZIONE” fuori contesto. Quale atto discriminatorio sarebbe stato compiuto? E ai danni di chi? Il servizio in questione tende a tutelare i residenti perché si è verificato un allargamento della forbice della domanda da parte di questi ultimi, alla quale deve essere data una risposta consona.
Così, l’amministrazione ha deciso di agevolare nei costi i residenti che hanno le scuole a Siena centro. Coloro che vivono nelle zone limitrofe trovano l’offerta formativa nei Comuni di appartenenza e possono benissimo frequentare i plessi di riferimento. Questo determina solo vantaggi. Il primo, in termini di un significativo risparmio per le famiglie coinvolte; il secondo, nel riequilibrio dell’affluenza degli studenti che rende la didattica molto più fruibile e con risultati eccellenti. Si è accertato che una classe debba essere composta al massimo da 17 alunni perché si faccia della didattica che possa raggiungere tutti e soprattutto che rispetti le differenze nei tempi di apprendimento individuali.
Infine, il Comune ha garantito e garantisce il servizio scuolabus agli studenti già inseriti in un percorso didattico nella nostra città.
Spero che per il futuro ci si possa concentrare sule criticità oggettive e sentite da tutti, non so gli altri, io mi concentrò su quelle, con l’intenzione di rendervi non solo partecipi, ma di interagire con chiunque lo desideri “.