“Il Comune dev'essere capofila del sistema di accoglienza”
SIENA. “Sono assolutamente d’accordo sul fatto che il Comune debba essere parte attiva nell’accoglienza dei migranti, perché non si può delegare tutto alla Chiesa e al volontariato e la giunta De Mossi non ha affrontato in maniera credibile questa emergenza”.
Roberto Bozzi, candidato sindaco di Azione Siena, risponde così alla sollecitazione che arriva dalla Rete SiSolidal, che si è costituita a Siena nell’estate scorsa, fra associazioni, volontari e cittadini, per rispondere alle difficoltà nate dall’arrivo di un consistente numero di migranti pakistani e che ora ha richiamato sul tema l’attenzione dei candidati sindaco, in corsa per prendere il posto di Luigi De Mossi.
“Queste persone – aggiunge Bozzi – non vanno trattate da emarginati, ma devono essere considerate una risorsa. Possono infatti essere molto utili in innumerevoli comparti produttivi della città, quindi, va data loro l’occasione di lavorare, per dimostrare nei fatti la loro disponibilità a inserirsi nella società. E il Comune deve avere il ruolo di garante in questa fase di integrazione.
Non si può attendere che solo la Caritas faccia la sua parte, o che iniziative emergenziali sopperiscano alle necessità – ribadisce Bozzi – e la soluzione del problema non può essere nel rifiuto ex ante (anche perché inattuabile) o nella mera elemosina.
Credo che il Comune non debba farsi trovare impreparato, come è accaduto a Siena con l’arrivo dei cittadini pakistani, e soprattutto non possa affidarsi a soluzioni estemporanee come quelle che hanno portato queste persone a dormire nei giardini o nei parcheggi”.