Il consigliere ha presentato un'interrogazione sulle scomposte iniziative legislative su Palio e Contrade
SIENA.
SIENA. “O siamo in presenza di fatti nuovi, ma allora sarebbe stato doveroso informare il Consiglio Comunale, oppure il Sindaco ha sbagliato a legittimare l’esigenza di riproporre in Parlamento un provvedimento salva-contrade a partire dal nome che trasmette forte insicurezza”, è questa l’opinione di Luca Micheli, consigliere comunale del Pd.
“Le norme fiscali, che esentano le Contrade e le Società di Contrada di Siena dall’imposta sul reddito sono in vigore da oltre dieci anni e, almeno per il momento, hanno garantito gli effetti attesi. Ho presentato un’interrogazione – continua Micheli – per verificare se su questa vicenda sia stato coinvolto il Magistrato delle Contrade, invitando a riflettere su una moratoria, così da non perpetuare allarmismi e strumentalizzazioni politiche”.
“Tanto clamore è sconsiderato – aggiunge Micheli – in ragione della già notevole peculiarità delle norme che nel 2006 furono promosse dal deputato Ceccuzzi e che le stesse sono state più volte attenzionate dalle amministrazioni che a suo tempo non le favorirono”.
“Oggi – conclude Micheli – proprio mentre il Ministero dei beni culturali avvia un percorso per il riconoscimento del Palio di Siena a bene culturale immateriale dello Stato, andrebbe ripresentata la proposta di legge che punta proprio alla tutela della unicità del Palio. In una legge quadro di questo tipo, potrebbero essere ricondotte e rafforzate tutte le nome che interessano la vita delle Contrade e delle Società di contrada. Sarebbe opportuno che il Sindaco si ponesse sopra le parti e coinvolgesse tutti gli attori che hanno titolo, piuttosto che lasciare il campo a scorribande senza senso”.