In Consiglio comunale il sindaco Valentini risponde a Pinassi
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SIENA. Il parere inviato dal Ministero Economia e Finanze (MEF) alla Fondazione MPS nel merito della mozione programmatica dei nominati di spettanza comunale ha costituito il tema dell’interrogazione presentata, nella seduta consiliare di martedì scorso, 21 novembre, da Michele Pinassi (Gruppo Siena 5 Stelle). Richiamando i contenuti dello lo Statuto comunale e, in particolare, il rapporto tra il Consiglio e i deputati nominati in FMPS, e ricordando come lo scorso 28 febbraio l’assise abbia approvato il relativo atto di indirizzo, Pinassi ha fatto riferimento a “informazioni stampa secondo le quali il MEF avrebbe dichiarato inammissibile che i nominati comunali nella Deputazione debbano attenersi alla mozione programmatica, in quanto le Fondazioni bancarie sono soggetti indipendenti dagli enti designanti, compresi gli enti locali”.
Il consigliere ha chiesto al sindaco quali azioni intenda intraprendere l’Amministrazione comunale, “se la delibera consiliare del 28 febbraio sia legittima e se i suoi propositi programmatici siano da considerarsi validi e vincolanti per i nominati; infine, se non ritenga necessario superare l’attuale forma giuridica di FMPS, la quale è sempre più indipendente e avulsa dal contesto cittadino”.
Il sindaco Bruno Valentini ha risposto che “l’atto di indirizzo ha una valenza politico-amministrativa, come indirettamente dimostrato dalla mancata apposizione del parere tecnico di cui all’art.49 del D.Lgs. 267/2000. Oltretutto, nella parte del dispositivo non vi è nulla che faccia riferimento a eventuali vincoli tra l’Amministrazione e i designati in FMPS. Pertanto, ritengo che il parere del MEF sbaglia bersaglio. Noi vogliamo solo che i deputati di FMPS rispondano agli interessi del territorio e non siano autoreferenziali. Autonomia non significa separatezza”. Valentini ha quindi richiamato i principali contenuti dell’atto di indirizzo, ancora validi: “Nel deliberato si parla di: confermare e tutelare la natura e il ruolo storico e strategico di FMPS per la comunità di riferimento a cospetto del vigente quadro normativo e fiscale; recuperare e rafforzare il dialogo costruttivo di FMPS con la comunità senese, stimolando una proficua collaborazione tra la stessa e il Comune anche attraverso il fattivo apporto dei designati, tenendo conto delle istanze e dei bisogni provenienti dal territorio di riferimento; proseguire l’azione di efficientamento economico e di conservazione del patrimonio; operare affinché le eventuali erogazioni di FMPS siano destinate a progetti di riconosciuto interesse pubblico e collettivo, capaci di mantenere una propria sostenibilità economica in tempi certi”.
“E ancora – ha aggiunto –: attivare le procedure necessarie affinché FMPS non si limiti esclusivamente alle erogazioni e al sostegno di progetti specifici, ma si specializzi nella creazione di valore intangibile rappresentato da tutte quelle azioni tese ad attrarre e comporre reti e relazioni al servizio del territorio; promuovere sinergie nel ricercare opportunità di investimenti correlati alla missione, mediante la realizzazione di opportune piattaforme dei finanziamenti collettivi (crowdfunding); ribadire la ferma volontà di perseguire ogni contenzioso legale che sia utile allo scopo di recuperare almeno parte del patrimonio FMPS attraverso i potenziali risarcimenti conseguibili nelle opportune sedi; infine, continuare a promuovere presso il Governo e la Regione Toscana l’importanza strategica di Banca MPS, per garantire i lavoratori, il territorio e il mantenimento della Direzione Generale a Siena”.
Il sindaco ha concluso: “Il parere del MEF si conclude con l’affermazione che “… la Fondazione , ottenute le designazioni, provvederà a valutare le stesse, tenuto conto da un lato degli eventuali impegni assunti dai soggetti nei confronti dell’ente locale e, dall’altro, dei principi normativi e statutari, nonché della consolidata giurisprudenza in materia di autonomia e indipendenza delle Fondazioni bancarie”. Le designazioni dei rappresentanti del Comune sono state inviate, complete della relativa documentazione a FMPS, la quale, dopo aver esaminato i documenti, ha deciso di procedere con le nomine dei designati ritenendo, quindi, che non ci fosse alcun impedimento” Per quanto riguarda, infine, lo statuto attuale della Fondazione, Valentini ha concluso che “il nuovo statuto nasce quando il Comune era commissariato ed è figlio di una stagione dove la comunità senese era sotto attacco per l’influenza negativa su Banca e Fondazione MPS. Gli organi sono sovradimensionati e troppo costosi e il direttore generale potrebbe provenire dalle file interne del personale. Attenzione, però, che le Fondazioni di origine bancaria sono sotto vigilanza del MEF e quindi bisogna che i percorsi giuridici e politici siano concordati, evitando fughe in avanti che potrebbero isolare Siena”.
Pinassi ha espresso “apprezzamento per la buona volontà che trapela dalla risposta del sindaco, dalla quale, però, emerge chiaramente come il presidente Clarich abbia interpellato il MEF per rivendicare una maggiore indipendenza di Palazzo Sansedoni. Una modalità tecnicamente plausibile, ma non certo apprezzabile dal punto di vista morale e politico”. “Le normative si cambiano quando c’è la volontà politica di farlo – ha concluso – e credo che questa sia l’occasione migliore per chiedere, tutti insieme, con un documento unitario, che Fondazione MPS non agisca come emanazione del MEF quanto, piuttosto, come espressione della città di Siena”.