SIENA. Da Giulia Mazzarelli (Pd) riceviamo e pubblichiamo.
“È di queste ore l’emergere di un dato statistico sulle destinazioni d’uso delle abitazioni, in particolare quelle del centro storico, da cui si delinea una fotografia di Siena per certi aspetti molto preoccupante: se da un lato si festeggia l’incremento di presenze annuali di turisti, 189.000 lo scorso anno a fronte degli 89.000 del 2019 (anche se con una media di 2,5 notti di permanenza massima), dall’altro, con l’aumento in modo esponenziale di alloggi turistici extra alberghieri in quattro anni, passando dai 389 del 2019 ai 1200 attuali, la città sta rischiando di perdere la propria identità. L’immagine in particolare del centro storico sta cambiando a tal punto che gli stessi cittadini senesi cominciano, guardandosi intorno, a non riconoscere la Siena in cui sono nati e cresciuti.
Come denunciato dal Sunia (il sindacato degli inquilini) prendere in affitto una casa a Siena a prezzi sostenibili sta diventando ormai una “mission impossibile”. La misura intrapresa dall’assessora Papi sul canone concordato è parziale e inefficace, lo dimostrano i risultati e le criticità ancora non minimamente risolte.
Ciò che manca e che come esponenti del Partito Democratico stiamo evidenziando ormai da mesi è un progetto di città che smetta di ragionare in modalità compartimentale e riesca invece a conciliare sviluppo con salvaguardia, differenziando le funzioni e creando un sistema produttivo solido e con una prospettiva di lungo temine. Abbiamo visto nei mesi scorsi come azioni importanti in materia urbanistica siano state intraprese attraverso lo strumento delle varianti semplificate al piano operativo e non con una pianificazione concertata e generale, mentre riguardo al piano strutturale – che dovrebbe essere approvato entro il 29 gennaio 2025 -l’amministrazione non si capisce cosa voglia fare, quale sia la sua visione di città, sia dal punto di vista urbanistico che sociale, produttivo e culturale.
Quando si parla di locazioni turistiche, alberghiere e affitti privati infatti non è solo il tema del turismo ad essere interessato, ma si tratta anche di scelte che riguardano l’urbanistica ed hanno un impatto sulla sfera sociale, culturale ed economica della città. Questo pensiero è però lontano dal modus operandi della giunta di destra che governa la nostra città, in cui viene privilegiato l’interesse particolare su quello collettivo, questi anni di amministrazione lo stanno appieno dimostrando. L’amministrazione Fabio in continuità con la precedente sceglie di non controllare la crescita esponenziale di appartamenti in affitto turistico ed inoltre incentiva la costruzione di alberghi extra lusso, svuotando il centro storico della sua essenza.
Non ci riconosciamo in questo modello, in stile parco giochi, e crediamo che la città debba tornare ad essere anche – e soprattutto – dei cittadini, di chi la vive e di chi ci lavora; se per tutte queste categorie si sommano i disagi, e diminuiscono i servizi, il centro storico continuerà inevitabilmente a spopolarsi e Siena perderà definitivamente quell’identità che l’ha contraddistinta per secoli.
Il fenomeno in questione, che ha certamente ragioni anche fuori dal perimetro comunale, e va inserito in uno scenario di trasformazioni globali, andrebbe prima di tutto compreso in modo adeguato poi governato e contrastato con tutti i mezzi a disposizione; una proposta potrebbe essere quella di prevedere degli sgravi fiscali alle imposte comunali solo per questo tipo di contratti di locazione con l’obiettivo di incentivare le agevolazioni alle famiglie e agli studenti. Differenziare la tipologia di investimenti e funzioni all’interno del centro storico di Siena, patrimonio dell’Unesco sarebbe vitale, anche per evitare un eventuale crollo di tutto il sistema a fronte di eventuali future crisi”.