L’intervento del consigliere comunale: "Stravolto il pluriennale a pochi mesi dalla sua approvazione. Manca ancora una strategia per migliorare le entrate di parte corrente"
SIENA. “Oggi discutiamo la seconda variazione al bilancio preventivo approvato a fine dicembre, con il parere dei revisori arrivato dopo il voto in commissione affari generali.
In particolare, dopo la variazione dello scorso 30 aprile, che ha aggiustato a distanza di quattro mesi la previsione di entrata dell’IMU, sovrastimata per euro 1 milione, oggi siamo non solo a variare il piano triennale delle opere pubbliche, ma soprattutto il piano degli acquisti.
Questo dimostra, lo dico a costo di venire a noia, che il bilancio preventivo che e’ stato portato all’approvazione di questo consiglio comunale lo scorso dicembre era insostenibile, dal momento che appena a quattro mesi dalla sua approvazione siamo costretti ad attuare modifiche straordinarie che stravolgono l’impianto stesso del bilancio.
La manovra complessiva, di circa 18 milioni di euro, mentre migliora il versante dell’indebitamento, avvalendosi della possibilità di domanda di mutui al Credito Sportivo a tasso 0, dall’altro lato continua a rimandare due questioni, tra loro collegate: quella dell’assottigliarsi delle entrate correnti, data dalle riduzioni degli stanziamenti statali, e quella della difficoltà delle riscossioni tributarie, extra tributarie e delle tariffe.
Il carico delle opere pubbliche, grazie soprattutto al PNRR, pari a 70 milioni di euro tra quelle già in corso di attuazione e quelle programmate, accrescera’ in prospettiva il bisogno di risorse correnti per la loro manutenzione ordinaria.
Se non miglioriamo le entrate, la possibilità di manovra del Comune rischia nel tempo di assottigliarsi, come la sua capacità di indebitamento effettiva, che sebbene ampia dal punto di vista formale, potrebbe rivelarsi più stretta sotto il profilo della capacità di rimborso effettivo dei debiti.
Questa è la consiliatura del Piano Strutturale ed è necessario uscire dalla conservazione e costruire la strategia per una rigorosa programmazione di un nuovo sviluppo e di un nuovo welfare della città.
E’ necessario un dialogo più costruttivo con le nostre Università e con i saperi e l’innovazione che rappresentano, curando il contesto di vivibilità, accesso ed accoglienza della Città, sostenendo il distretto delle scienze della vita, il settore produttivo e dei servizi.
Non è più rinviabile un rapporto più sinergico con l’area senese e la provincia, per migliorare ancora la gestione dei servizi pubblici e creare un fronte istituzionale più compatto per portare a compimento le opere in corso od ottenere ulteriori investimenti pubblici per il miglioramento delle infrastrutture di collegamento.
Non basta pareggiare il bilancio del Comune, ma è necessario assicurare e ampliare i ritorni degli investimenti. Questo sforzo, non semplice, renderà più competitiva la nostra Città.
Ci vuole un governo più nuovo, che sa fare sistema e che cerca modi alternativi di gestire e trovare risorse”.
Alessandro Masi
Consigliere comunale del Partito Democratico