Ma anche la critica dell’opposizione è chiamata a contribuire ad una discussione sintetica con l’Amministrazione, perché l’opinione pubblica si possa fare almeno un’idea sull’andamento economico-finanziario del Comune di Siena.
Il bilancio consolidato riguarda i risultati dell’ASP città di Siena, della biblioteca comunale degli Intronati, del consorzio della Società della Salute, del consorzio Terrecablate, di Siena Casa S.p.A., di Sigerico S.p.A. e del Train S.p.A.. (il cosiddetto ‘gruppo amministrazione pubblica’).
Il bilancio consolidato, essendo redatto in contabilità economico patrimoniale, ci dà la possibilità di osservare dinamiche altrimenti non così evidenti rispetto alla contabilità finanziaria con la quale sono redatti i bilanci comunali. In sostanza, la rappresentazione dei flussi finanziari si arricchisce anche con il risultato dei beni e servizi prodotti in termini di patrimonio e con una più compiuta rappresentazione di debiti e crediti.
Così, rispetto al 2022, crescono i proventi finanziari del complesso degli enti strumentali del Comune per euro 425.383, ma vi è un netto calo dei proventi straordinari che nel 2022 avevano permesso di contenere la perdita e che per il 2023 vedono un calo di 11 milioni circa. Inoltre cresce il fondo rischi e oneri per oltre 8 milioni.
I maggiori punti interrogativi rimangono quindi sul deficit maturato dagli ultimi bilanci di Asp città di Siena, per adesso non chiariti nemmeno nelle audizioni della commissione consiliare garanzia e controllo; sull’empasse in cui versa la Biblioteca comunale tra ufficio del Comune ed Istituzione, un’ambiguità che con l’ultimo rendiconto 2023 si riflette sulla gestione, dal momento che, a fronte di un contributo comunale di euro 500.000 si è registrato un avanzo assai rilevante, di euro 349.514.17, equivalente a più della metà del contributo annuo; sulla sostenibilità di Sigerico S.p.A., dati i sempre maggiori obbiettivi previsti ed i rilevanti cambiamenti organizzativi, in una società giovane che avrebbe bisogno anche di continuità e stabilità.
Le variazioni al bilancio pluriennale, invece, riguardano, secondo lo schema di delibera trasmessoci con l’ordine del giorno di questa seduta:
* il maggior contributo regionale relativo ai fondi per scuole dell’infanzia paritarie Private a.s. 2023/2024;
* il contributo MIC – PNRR sulla promozione della riduzione impronta ecologica degli eventi culturali i cui progetti sono denominati How to do e How to act;
* il contributo dell’Unione Europea relativo al bando HORIZON – Progetto HuMUS;
* alcuni storni fra gli stanziamenti di vari capitoli finalizzati al soddisfacimento di esigenze gestionali segnalate dai responsabili di uffici e servizi e da opere, aggiornate nel piano triennale del lavori pubblici, con una rimodulazione degli alloggi popolari di San Miniato ed i 295.000 euro per il miglioramento della strada di accesso agli impianti sportivi della zona del Palazzetto dello sport e a quelli di Torre Fiorentina.
In questo dettaglio, nello schema di delibera manca evidenza dell’accensione di un prestito a breve termine (cd fondo rotativo) di euro 350.000 per dare gambe agli interventi urgenti sull’asilo monumento e sull’adeguamento antincendio del Palazzo comunale.
Nell’esaminare tutte queste questioni, emerge la preoccupazione che il governo del Comune ed il ruolo di socio unico o rilevante nelle partecipate più strette non sia sufficientemente esercitato da questa Amministrazione.
Da tempo andiamo dicendo che occorre più puntuale programmazione, che aumentano le spese e stagnano le entrate (anche il recente prelievo dal fondo di riserva di una spesa legale evidenzia che la manovrabilità della parte corrente è stretta ed è difficile una variazione da altri capitoli); che l’entità delle opere nel piano triennale ha bisogno di una più puntuale attenzione.
Il Comune continua a trovarsi tra due morse: quella della bassa riscossione che causa minor cassa e problemi dal lato FCDE e difficoltà dal lato dell’equilibrio corrente (-4 milioni circa), dove le entrate correnti senza gli oneri di urbanizzazione e gli utilizzi di avanzi di amministrazione non riuscirebbero a contemperare le spese della stessa natura.
Ma ogni contributo critico viene vissuto dalla maggioranza come un’antipatica lezione e sommerso dalle recriminazioni sul passato.
Quando invece ogni contributo, anche sul bilancio, dovrebbe meritare più considerazione, perché viene comunque da chi rappresenta i cittadini e ricerca, come Tutti qui in consiglio comunale, il bene della citta’.”