Il Comune di Siena non aderisce alla raccolta firme promossa dall'Anci e dal Comune di Firenze. Ha risposto l'assessore all'istruzione Biondi Santi
SIENA. Il Capogruppo PD Alessandro Masi (PD) ha presentato, nella seduta del Consiglio comunale di ieri, un’interrogazione sulla proposta di legge di iniziativa popolare “sull’introduzione dell’insegnamento di educazione alla cittadinanza come materia autonoma, con voto, nei curricula scolastici di ogni ordine e grado”, promossa dal Comune di Firenze e fatta propria dall’ANCI.
Masi, ricordando che è in corso la campagna di raccolta delle firme per la quale ANCI invita i Comuni a individuare una o più giornate per l’effettuazione attraverso momenti di sensibilizzazione, ha chiesto al sindaco “se la richiesta è stata valutata, e se intende accogliere l’invito dell’ANCI per promuovere la proposta di legge”.
Concordando con Masi sull’importanza dell’educazione alla cittadinanza, l’assessora all’Istruzione Clio Biondi Santi ha fatto presente “Come oggi si registri un andamento negativo verso l’assimilazione di valori come il rispetto reciproco, il senso di responsabilità e il senso di appartenenza”, e come sia “già in Senato una proposta su questo tema. Mi riferisco, nello specifico al DDL n. 796, recante: “introduzione dell’insegnamento curriculare nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, allargamento della partecipazione degli studenti agli organi collegiali della scuola, non che reintroduzione del voto in condotta”.
Come si evince dal titolo, il DDL riprende la ratio della proposta di legge di iniziativa popolare del comitato dell’ANCI. Riteniamo dunque non più necessario proseguire alla promozione di un’iniziativa che, per quanto lodevole, in qualche modo sarebbe ripetitiva di un atto già presente in un ramo del Parlamento.
Informo dunque il consigliere Masi e tutti i presenti che questa Amministrazione non può raccogliere l’invito alla raccolta firme, in quanto l’iniziativa è già stata presa in carico da un gruppo Parlamentare, nell’auspicio che questa trovi il più ampio consenso e possa diventare norma applicabile il prima possibile”.
“Non soddisfatto” per la risposta ricevuta, il consigliere Masi ha evidenziato come “una iniziativa non escluda l’altra, anzi la rafforzi, così da sensibilizzare le persone su temi importanti e sempre più di attualità. Si tratta di un’occasione persa per un’Amministrazione che sostiene il valore della cittadinanza attiva, ma soprattutto per la Città. Un Comune attivo su questi temi sarebbe stato un segnale per il futuro”.