SIENA. Nel secolo scorso, alla fine di un lungo dibattito, i governanti della città del Palio convennero che “nella Fortezza non si doveva murare!” e così i disegni del celebre architetto finlandese Avar Aalto per la costruzione a Siena del palazzo dei congressi rimasero bozze di studio. Oggi la Giunta comunale ha cambiato idea e sopra la finalmente rediviva Enoteca Italica verrà edificata in muratura una scuola elementare in sostituzione di quella attuale costruita “in legno” per la tutela ambientale, attivata negli anni Settanta per scolarizzare i bambini portatori di handicap.
Mutano i tempi, il colore degli amministratori, la cultura, le leggi e forse i poteri dei Sovrintendenti. Non sempre però le novità marciano con gli interessi della vita comunitaria. Nella fattispecie che senso ha sprecare 3-4 milioni di euro per ripristinare nella Fortezza nuove aule di scuola primaria, se a cento metri di distanza ci sono 20 aule vuote della scuola elementare Pascoli, edificio che risale al periodo in cui nascevano 700-800 bambini all’anno rispetto ai 350 oggi iscritti all’anagrafe cittadina.
Perché lasciare senza aule di scuola primaria tutta la popolosa zona che si espansa a nord-est della città (san Miniato, Vico Alto, Montarioso ecc.) e costringere le famiglie a ingolfare il traffico giornaliero per portare a scuola in centro i ragazzi e al contempo impiegare risorse per dotare di un nuovo edificio scolastico l’area storica sempre più disabitata e con popolazione invecchiata?
E ancora. I locali che accolgono i bambini della primaria di Scacciapensieri hanno i requisiti di agibilità, sicurezza, idoneità richiesti dalla legge? Perché il Comune, se ha risorse finanziarie a disposizione, non investe in quella zona anziché pagare da decenni l’affitto per accogliere alunni in strutture sicuramente inadeguate?
Quello che mi sorprende (forse per la mia formazione politica antiquata) è il silenzio con il quale il mondo dei partiti, delle associazioni, delle trenta liste civiche presenti alla consultazione elettorale segue la vicenda del più rilevante impegno finanziario del Comune nel settore dei lavori pubblici. Nessuno solleva un dubbio sulla costosa e superflua operazione. E i media che ruolo svolgono nella comunicazione pubblica?
Nella Fortezza oggi si mura e basta! Si costruiscono con ferro e cemento superflue aule dove Alvar Aalto ieri non ha potuto realizzare il proprio ambizioso progetto.
Con buona pace di tutti!
Enzo Martinelli