di Augusto Mattioli
SIENA. Come utilizzare quei quasi 26 mila voti ottenuti nel collegio 12 Toscana della Camera dei deputati da Tommaso Marrocchesi Marzi?
Il centro destra senese, in particolare la Lega, partito che maggiormente ha sostenuto l’imprenditore vinicolo, si sta ponendo questo interrogativo in previsione delle prossime battaglie elettorali.
Nel 2023 le comunali di Siena e le politiche. “Occorre ripartire da questo dato”, ha detto questa mattina il candidato sconfitto ma soddisfatto comunque del risultato e della esperienza fatta nella campagna elettorale, conclusasi con l’elezione alla Camera dei deputati di Enrico Letta, “da cui mi aspetto che rispetti le promesse su Mps”.
Sul come ripartire Marrocchesi ancora dice di non saperlo, come ha ammesso lui stesso, ma è molto probabile che l’area di centrodestra possa ancora puntare su di lui. Non per fare il candidato sindaco a Siena (che vede De Mossi ancora in campo per la seconda candidatura come proposto dal commissario della Lega Guglielmo Picchi). Ma bisognerà vedere quali saranno i programmi futuri del sindaco di Siena per il quale, come si ipotizza potrebbe essere pronta una candidatura al parlamento, tenuto conto dei suoi rapporti buoni con il segretario della Lega Matteo Salvini, che peraltro appare in un periodo di forte difficoltà interne.
Tornando ai voti ottenuti Marrocchesi ha precisato, riguardo alle strategie politiche future, che “nessuna possibilità è esclusa”. Iniziando la sua conferenza stampa ha messo in evidenza due aspetti di questa tornata elettorale. L’astensionismo “non solo in questo collegio” e la fine di “una certa politica, vedi 5 Stelle, fatta di scie chimiche e terrapiattismo”.
Esul collegio 12 ha puntualizzato che “a Siena il bacino elettorale di Letta era più ampio del quello del suo consenso. Un risultato per lui non così soddisfacente, nonostante le pittoresche considerazioni di Susanna Cenni. Io la mia medaglia d’argento me la tengo: il risultato elettorale del collegio è in controtendenza nel centrodestra, come quello della regione Calabria. Quando esiste la buona politica l’elettorato premia. Non ho rimpianti nè rimorsi. In campagna elettorale ho detto quello che penso”. Dunque pur perdente, di fronte alla corazzata Letta, che ha potuto contare su una copertura informativa nazionale molto forte, Marrocchesi si è dichiarato soddisfatto. ,ingraziando chi lo ha votato e sostenuto in questa campagna elettorale. Nella quale si passaggio ha detto, come del resto Picchi in una intervista, ”che ci sono state forze politiche che si sono spese di più rispetto ad altre”. Esempio chiaro la chiusura della campagna elettorale con Salvini venerdì primo ottobre, nella quale tra le bandiere della Lega ce n’erano solo due di Forza Italia e due di Fratelli d’Italia.