Lo farà l'avvocaro di Rita Bernardini prima della prossima udienza al tribunale di Siena
di Augusto Mattioli
SIENA. I legali di Rita Bernardini, ex-parlamentare radicale, hanno deciso di presentare un’eccezione di incostituzionalità alla legge sull’utilizzo e la cessione della marijuana. La Benardini era oggi (7 aprile) in tribunale a Siena per l’udienza di conclusione dibattimentale che la vede imputata per avere detenuto e quindi ceduto, assieme a Marco Pannella e all’allora presidente dei radicali italiani Laura Arconti (che nel corso della sua testimonianza si è autoaccusata del reato e quindi ha dovuto nominare un legale), della marijuana per uso terapeutico a due persone malate, nel corso del congresso dei Radicali svoltosi a Chianciano nel novembre del 2014.
L’avvocato di Bernardini, Giuseppe Rossodivita, presenterà una memoria (qualche giorno prima della prossima udienza che si terrà il prossimo 21 ottobre) al presidente del tribunale Giovanni Costantini, come da quest’ultimo richiesto per valutare al meglio il problema. “L’eccezione di incostituzionalità – ha detto l’avvocato – riguarderà l’articolo 73 del Dpr 309/9, norma assolutamente irragionevole che punisce chiunque e a qualsiasi titolo, per qualsiasi scopo, detiene non per farne un uso personale, cede marijuana anche per scopi terapeutici”.
“L’irragionevolezza della legge – ha detto Rita Bernardini – è stata evidenziata dalla Direzione nazionale antimafia anche nella relazione di quest’anno, perché impiega risorse incredibili dello stato – polizia, aule tribunali, giustizia – per una condotta che c’è, per un fenomeno che esiste, visto che sono circa 4 milioni i consumatori di marijuana. Noi assicuriamo con questo proibizionismo che c’è – ha sottolineato Bernardini – ingenti risorse alla criminalità organizzata, che vengono investite in attività legali, per cui abbiamo l’economia che sempre più è infiltrata da risorse, che, appunto, provengono dalla criminalità. Se non ci poniamo questo problema evidentemente c’è un problema di irresponsabilità della classe politica italiana”.