Voli "non" di linea ma elicotteri, piccoli cargo, jet privati, Protezione Civile, mezzi di sicurezza e droni per utilizzo commerciale e trasporto persone?
SIENA. Da Sena Civitas riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Claudio Marignani.
“Proviamo a parlare dell’aeroporto di Ampugnano, solo su dati, che difficilmente possono essere interpretati. Ho fatto una breve ricerca che mi auguro porti comunque a riflettere e tolga spazio a strumentalizzazioni. Per prima cosa va chiarito che l’aeroporto di Ampugnano è sito del demanio che ricade sotto la gestione anche del Ministero della Difesa, e Enac, tramite Enac servizi , ha deciso di investirci 1,85 ml “di mezzi propri”, quindi utilizzabili solo per “fini” aeroportuali. Formalmente quindi Enac , se ha già deciso, lo ha fatto, dopo aver sentito (o su suggerimento) il Ministero delle Infrastrutture e il Ministero della Difesa. Formalmente , nessuno del territorio ha titolo per essere coinvolto nelle decisioni su tale area demaniale.
Fatta questa premessa, il fine dei lavori Enac è quello di fare interventi che consentano di indire successivamente una gara per una futura gestione. La prima fase contempla quindi solo lavori di sistemazione. Qui si apre al secondo chiarimento. Quale tipo di aeroporto potrebbe però divenire Ampugnano? Verrebbero esclusi voli di linea. Cioè tratte definite. Tradotto, un hub innovativo con il focus sui jet privati, droni, elicotteri, piccoli cargo, protezione civile e mezzi di Soccorso. Ma questa innovazione garantirebbe la sostenibilità ambientale? Riporto testualmente :”l’integrazione di droni e piccoli cargo elettrici permette di ridurre le emissioni di CO2, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico”, “questi velivoli, grazie alla loro capacità di decollo e atterraggio verticale (VTOL), offrono soluzioni logistiche efficienti e a basso impatto ambientale”. Ma ci sarebbero anche i jet privati. Quali? Innanzitutto va detto che chi usa jet vuole all’atterraggio servizi, confort, accoglienza di alto livello, collegamenti con mezzi esclusivi e viabilità adeguata. Poi non tutti i jet potranno atterrare ma, non elencando i piccoli, solo quelli definiti light jets con capacità di carico di 1000 kg (cioè piccoli gruppi) , i midsize jets con capacità di carico di 2500 kg (cioè gruppi medi); forse rarissimi heavy jets con capacità di carico di 5000 kg. Ma quali sono oggi, per dare una idea di sostanza, le loro mete preferite ?: Sardegna, New York, Caraibi, Dubai, Parigi.
Ma andando oltre, tenendo presente il contesto generale, chiunque dovesse vincere la gara, avrà interesse a creare collaborazione di enti locali, aziende tecnologiche e istituzioni accademiche, con l’obiettivo di creare un ecosistema integrato e all’avanguardia? Mi viene in mente GSK , il Biotecnopolo e il Polo di Scienza della Vita, per il potenziale dei droni elettrici cargo per ottimizzare le operazioni logistiche e ridurre i tempi di consegna.
Infine, una pista di 1393 metri di lunghezza e con una larghezza di 30 metri – Categoria ICAO 3C – esclude a priori i grandi aerei e certamente anche i medi perchè oggi nessuno investe capitali a rimessa certa e il bacino commerciale di Siena, per questo tipo di voli, è coperto da Pisa, Firenze, Perugia, Viterbo. Un ultimo dato: atterraggi (e decolli) nel 2023 ad Ampugnano “400”. Non ho voluto esprimere una posizione personale anche se chi mi conosce sa quale sia, ma quasi solo elencare informazioni per aiutare a capire e avere riferimenti riscontrabili”.