SIENA. Il panorama politico, a pochi giorni dal voto, sostanzialmente si può così riassumere:
A Sinistra una candidatura referenziata nel sociale, per cercare di nascondere una mancanza di compattezza ed una storia costellata di “colpe politiche” che hanno portato al disastro economico delle maggiori Istituzioni cittadine;
A Destra cinque anni di appoggio al Sindaco De Mossi, con continuità di gestione, metodi e in parte nomine di persone del vecchio potere, per poi pasticciare e trovare rifugio con altra referenziata candidatura;
Un gruppo di liste sostenute da De Mossi con candidato a Sindaco Castagnini, capeggiato da persone sempre al potere, prima a Sinistra, poi a Destra;
Infine un imprenditore di successo con la sua lista, che si è ritrovato solo.
Ma a prescindere da questa situazione, guardando oltre, il vero tema è come risollevare Siena dalla decadenza in cui è stata fatta scivolare. Senza assunzioni e indotto di un tempo da parte di “MPS” e senza elargizioni a pioggia della Fondazione MPS, la nuova economia va costruita nella consapevolezza che non verranno certo a salvarci quanti sono passati da Siena “solo per prendere”. Ma da dove iniziare? La prima cosa da fare è rimettere pienamente in moto l’Amministrazione Comunale collocando le persone meritorie al posto giusto. La seconda è ricreare un rapporto fra Istituzioni pubbliche e poi fra Istituzioni pubbliche e Istituzioni private. Un terzo passaggio essenziale è dialogare con i comuni contermini, con la Regione e con il Governo, ma alla luce del sole. Cioè nella massima trasparenza, senza sotterfugi o scambi di favori politici, senza trasversalismi sotto traccia, senza accettare interferenze dall’alto: tutto va fatto nel solo interesse della comunità amministrata. Quarto utilizzare le competenze e le professionalità di Siena (o non di Siena se occorre), con un rinnovamento effettivo della classe dirigente ad ogni livello.
E tutto questo è solo un presupposto già di per sé difficoltoso da realizzare. La domanda che sorge spontanea è: ciò può essere attuato da chi ha comunque governato in questi anni/decenni? la risposta negativa è scontata.
La sola possibilità resta quindi quella che i cittadini, come a Como o Viterbo, prendano in mano direttamente le redini di Siena, non per avere ruoli e “gonfiarsi il petto”, ma per lavorare alacremente per la città in cui vivono, anche nel loro stesso interesse.
Per questo Sena Civitas appoggia il candidato a Sindaco FABIO PACCIANI. Un candidato che non ha mai avuto incarichi dalla politica o tessere; una persona libera che non deve dire grazie a nessuno e che, nel contempo, può dialogare con tutti nell’interesse di Siena, perché appoggiato da liste “esclusivamente civiche”. Liste come Sena Civitas: una lista prevalentemente di area moderata, ma variegata nelle professionalità e nelle appartenenze culturali.
SENA CIVITAS che ha tolto in epoca non sospetta (4 anni fa), l’appoggio dato “solo” al secondo turno a De Mossi, nella speranza di voltare pagina, perché ha visto respingere le richieste di reale partecipazione attiva, cambiamento dei metodi, mentalità e rinnovamento della classe dirigente.
SENA CIVITAS, UNA GARANZIA DI LIBERTÁ DI PENSIERO, FERMEZZA E COERENZA. Per questo il nome Sena Civitas, a ricordo dei tempi del Buon Governo della Repubblica di Siena, quando nella moneta “Sanese” d’oro era riportata la scritta: “SENA” Vetus “CIVITAS” Virginis.
È in questo spirito che va letta la mia candidatura: solo sostegno a Sena Civitas, perché in caso di vittoria non vorrò nessun ruolo amministrativo o incarico.
Sena Civitas – Claudio Marignani