SIENA. L’onorevole Sarracino, commissario del PD senese ne aveva già fatto cenno al momento del suo insediamento lo scorso marzo, quando, dopo avere riconosciuto che il suo partito senese era “ammalato di Potere”, disse di essere rimasto colpito “dall’elevato numero di liste civiche presenti alle elezioni”; e aggiunse allora: “se il Pd vuole ricostruire l’opposizione, deve avviare un confronto non solo con le forze politiche di area, ma anche con il mondo del civismo”.
La malattia del Potere e le commistioni con la destra nel “groviglio armonioso” senese sono state la causa di tutte le sventure che, da un lato, hanno provocato la crisi politica e di immagine del partito democratico e di tutto il mondo progressista e, dall’altro, hanno spianato la via alle facili vittorie della destra con gravi danni alla città e al suo territorio.
A questo proposito appare chiaro che, paradossalmente, la crisi del PD ha travolto anche quella del Movimento 5 Stelle senese che assai duramente lo combatteva, il cui gruppo dirigente venne privato del simbolo e sfiduciato per non essere stato in grado di fornire una risposta politica adeguata e di organizzare un’alternativa credibile. Era il 2018 e la crisi ha continuato a coinvolgerci.
Oggi il PD commissariato fa un importante passo avanti e dichiara (28 agosto): “dobbiamo marciare uniti contro questa destra. Abbiamo chiuso una coalizione di tutte le forze di opposizione in Umbria e in Emilia Romagna … Questo dovremo fare anche a Siena quando ci saranno le elezioni comunali dove però c’è un tema in più: le forze politiche presenti anche in Parlamento non bastano. Qui c’è un civismo molto attivo e molto forte, il nostro obiettivo sarà proprio quello di coinvolgere questo civismo e costruire un campo alternativo a questa destra che è totalmente assente sui temi della città”.
Non esitiamo a condividere appieno le novità contenute in questa proposta che rompono con la tradizione di gestione del potere e rientrano perfettamente negli obiettivi della fase costituente che il Movimento 5 Stelle ha intrapreso concretamente in questi giorni e che si possono così riassumere con le parole del presidente Conte: iniziamo un percorso nel segno della “democrazia partecipativa e deliberativa”, lasciando che questo processo si sviluppi “dal basso”, con il coinvolgimento pieno ed effettivo dei cittadini e della società civile che propone bisogni e obiettivi strategici su cui concentrare l’azione politica negli anni a venire aprendoci a un confronto “deliberativo” (dal termine inglese «deliberative», che significa basato sulla discussione) ossia di ricerca delle proposte e delle soluzioni. Siamo impegnati nel più grande esperimento di democrazia “partecipativa” mai realizzato, in Europa, da una forza politica, in linea con i criteri contenuti nella Raccomandazione della Commissione europea del 12 dicembre 2023, sul “coinvolgimento e la partecipazione effettiva” dei cittadini e delle organizzazioni della società civile alle politiche pubbliche nella convinzione di reinterpretare in tal modo la carica rivoluzionaria e la forte tensione innovativa che ci caratterizza e che si ritrova nella nostra Carta dei Valori. Siamo e rimarremo sempre “scomodi”, sempre intenti a contrastare la degenerazione che spinge la classe politica a perdere di vista i bisogni dei cittadini per ritagliarsi forme di privilegio e spazi di impunità”.
Questa, care lettrici e cari lettori, è la nostra straordinaria attività attuale che qualche osservatore distratto o malintenzionato si diverte a definire come la nostra “assenza o quasi dalla scena politica senese”.
Movimento 5 Stelle Siena