"Siamo davanti ad una sistematica operazione di smantellamento della sanità pubblica a favore dei privati, sempre più presenti grazie all’inefficienza del settore pubblico"
SIENA. “E’ una vergogna”, commenta il portavoce del Movimento Siena 5 Stelle, Michele Pinassi alla notizia dei tagli alle aziende sanitarie – la Nord-Est e la Sud-Ovest (Siena, Arezzo, Grosseto) intorno ai 10 milioni e le aziende ospedaliere di Pisa e Siena tra i 4 e i 5 -, chiesti dalla Regione Toscana, “in un momento in cui migliaia di famiglie toscane sono alle prese con difficoltà economiche crescenti, dovute al precariato ed all’incertezza occupazionale, la Sanità dovrebbe rappresentare un baluardo del welfare regionale. Invece di pensare a come garantire servizi migliori e tempi di attesa più contenuti, magari con l’estensione dell’assistenza ambulatoriale e diagnostica nell’arco di tutta la giornata, siamo davanti ad una sistematica operazione di smantellamento della sanità pubblica a favore dei privati, sempre più presenti grazie all’inefficienza del settore pubblico. I cittadini dovrebbero però ricordarsi che la sanità pubblica la paghiamo tutti, anche bella cara: impegna oltre l’80% del budget regionale !”.
“Per questo motivo” -continua la nota del MoVimento Siena 5 Stelle – “abbiamo depositato una interrogazione urgente per chiedere al Sindaco di conoscere dove saranno attuati i tagli, visto che i direttori delle ASL si sono affrettati a rassicurare che il personale medico e sanitario non diminuirà; la storia ci insegna che, come al solito, i tagli andranno a colpire le fasce più deboli, diminuendo la qualità del servizio agli utenti e contribuendo alla migrazione dei cittadini dalla sanità pubblica a quella privata”.
“Peraltro è incredibile come proprio in questi giorni la Regione Toscana, con il decreto del Presidente della Giunta Regionale N° 19 del 30 Gennaio 2018, abbia rideterminato altresì il trattamento economico annuo omnicomprensivo relativo all’incarico della Direzione “Diritti di cittadinanza e coesione sociale” in complessivi €147.000 al netto degli oneri riflessi, da corrispondersi in 12 quote mensili senza diritto all’erogazione della tredicesima mensilità, con un aumento -a quanto ci risulta- di circa 17.000€ rispetto agli anni precedenti. Se con questo decreto di nomina della Dr. Calamai si dovesse incrementare il trattamento economico annuo per tutti i direttori della Regione Toscana, ci troveremo davanti ad un enorme aggravio di costi, proprio in un momento in cui la Regione non sembra riuscire a chiudere il bilancio 2017 e in cui sono sotto tiro e ritardate le assunzioni di medici e infermieri. Come al solito, se i nostri sospetti fossero confermati, i sacrifici non avrebbero toccato le alte sfere, soprattutto quelle “politiche”, ma si sarebbero riversati in toto su utenti e dipendenti: speriamo che i Cittadini se lo ricordino bene in occasione delle prossime tornate elettorali.”
Movimento Siena 5 Stelle