"Il finanziamento di un milione della Regione Toscana avrebbe sistemato tutto"
SIENA. Dal Movimento 5 Stelle di Seiena riceviamo e pubblichiamo.
“È di pochi giorni fa la notizia del ri-fallimento della Enoteca Italiana. Eppure i nostri “capaci” amministratori ci avevano rassicurato che andava tutto bene, che era tutto a posto..
Il finanziamento di un milione della Regione Toscana avrebbe sistemato tutto. Invece, dopo aver buttato nel cesso altri soldi dei contribuenti (spiccioli, rispetto alla voragine di denari che gli italiani perderanno per salvare banchieri corrotti o incapaci) siamo di nuovo punto e a capo; film, anzi tragedie, che nel nostro territorio ormai si ripetono con preoccupante regolarità. A dimostrazione dell’assioma che tutto quello che il PD tocca, nella logica distorta di quasi tutti i partiti, anche fosse oro, si trasforma presto in letame. In pratica, il paradigma di questo sventurato Paese e di questa attuale sventurata Siena. Senza contare che pare definitivamente naufragata pure la proposta di riutilizzo della Fortezza Medicea con la costruzione della famosa tensostruttura che probabilmente, o forse per fortuna, non vedremo mai. Per inciso, la stessa fine che sembra toccare pure al “costruendo” bar nel parco di Pescaia, che avrebbe dovuto offrire servizi e ospitalità agli utenti del parco: come per la Fortezza, nulla si muove. Bisognerebbe poi andare a spiegarlo a coloro che avevano partecipato alle gare per la Fortezza e per il Parco di Pescaia e che ne furono esclusi: forse lo si farà, nelle sedi opportune.
Ma ritornando alla Fortezza – lo scrigno di tesori che anche questa amministrazione sta disperdendo colpevolmente in ogni modo – non possiamo fare a meno di ricordare il nobile tentativo del Laboratorio Civico, contenitore da noi fondato insieme ad altri gruppi locali per condividere con i Cittadini di Siena idee e proposte per il rilancio della Città, e il suo progetto ambizioso e di lunga durata per la valorizzazione della Fortezza. Una proposta che coinvolgeva investitori ed energie locali, che vedeva nella nostra Fortezza una “macchina del tempo libero” in un’ottica che mirava nel contempo ad alleggerire alcune aree della città da una movida diventata sempre meno gestibile, e sempre più invasiva per i residenti. Un tentativo cui l’amministrazione rispose con la chiusura ad ogni confronto e con l’affrettata soluzione il cui fallimento totale è ora sotto gli occhi di tutti. Forse perchè tale proposta proveniva da persone nuove e “fuori dal coro”?
Noi, come al solito, non molleremo nemmeno su questo. In attesa di fare luce nelle sedi più opportune di tutti questi fallimenti annunciati, riproporremo alla cittadinanza le idee che ci hanno animato in questi anni e che saranno la spina dorsale del nostro programma di governo”.