L'avventura di Pietro Scidurlo tra dubbi e ripide salite
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di Lorenzo Croci
SIENA. Dopo aver percorso tra il 2012 e il 2013 con la sua handbike il “Cammino di Santiago” dai Pirenei fino all’Oceano Atlantico, Pietro Scidurlo sta compiendo un’altra impresa “eroica” percorrendo l’intera via Francigena. Nato a Somma Lombardo in provincia di Varese, Pietro – paraplegico sin dalla nascita- con l’acquisto nel 2004 della sua prima handbike scopre per la prima volta l’immensa emozione di poter camminare con quelle “nuove gambe” e da quel giorno in poi un’irrefrenabile voglia di praticare sport contraddistinta da un grande coraggio lo spingono a compiere imprese nel vero senso della parola e a creare una onlus, denominata “Free Wheels”, come risposta, proposta e opportunità a tutte le persone disabili, o con mobilità limitata, che abbiano voglia di assaporare il grande dono della libertà.
Percorrendo non la pedonale bensì il tracciato di “ciclovia Francigena” che fa parte del circuito “Eurovelo” (termine che identifica un gruppo di itinerari ciclistici che attraversano tutta l’Europa), Pietro ha concluso la prima parte del tracciato trovando alcune difficoltà o dubbi soprattutto sulle salite più ripide, le quali si sono manifestate inadatte per chi come lui ha mobilità ridotta, e per questo motivo ha voluto esplicitare il grande obiettivo necessario ad essere svolto il prima possibile: “l’obiettivo di questo viaggio è di far acquisire di consapevolezza a chi opera sulla via Francigena che l’esperienza del cammino può essere abbracciata anche da persone con mobilità ridotta, ma chi fa i tracciati è necessario che tenga sempre presente i disabili in primis, in maniera tale che tutti i “cammini” in Italia possano essere percorsi da tutti”.
L’assessore al turismo Sonia Pallai, presente nella splendida cornice di Piazza del campo ad acclamare giustamente le imprese di Pietro insieme all’assessore Anna Maria Ferretti al vice sindaco Fulvio Mancuso oltre allo stesso sindaco Bruno Valentini, si è incentrata sulle dinamiche politiche ma soprattutto turistiche che l’esperienza di Pietro non poteva non suscitare: “tramite l’esperienza di Pietro al più presto il Comune di Siena misurerà il livello di accessibilità della via Francigena per i diversamente abili perché anche quest’anno da maggio fino a novembre saranno organizzati percorsi sul tracciato urbano con al centro sempre il Santa Maria della Scala, e per il mese di aprile – legando sia il giubileo sia l’anno internazionale dei cammini – prenderà forma “Siena in Cammino”con visite guidate al Santa Maria della Scala e al Duomo nelle giornate di sabato pomeriggio, mentre ogni domenica fino all’ultima domenica del mese ci sarà la possibilità di percorrere l’intero tracciato di circa 26 km da Siena a Monteroni d’Arbia”.