La candidata di Sì - Patto dei cittadini risponde alle dichiarazioni di Anna Ferretti
SIENA. Da Simonetta Losi, candidata nella lista SÌ – Patto dei Cittadini. riceviamo e pubblichiamo.
“La prima cosa che viene da pensare è che il nostro civismo, con la sua energia dirompente, faccia paura a chi, come lei, risponde a vecchie logiche e a vecchi cliché del partito, che a Siena è stato per lunghi decenni “il” Partito con la “P” maiuscola. “P” come potere e anche come pachidermica immobilità e (pre)potenza. Gli effetti, ancor prima della “mano di coppale” degli ultimi cinque anni, sono sotto gli occhi di tutti.
È strano sentirsi dare dei vecchi e degli stantii da chi, candidandosi, non è stata in grado di farsi da parte per lasciare il posto a un giovane, a chi tratta i giovani con una certa condiscendenza, dichiarando a parole che sono il futuro, ma di fatto non spostandosi graniticamente di un millimetro; in attesa, probabilmente, che i giovani diventino… diversamente giovani e siano portati a mantenere con la stessa pervicace ostinazione le posizioni con tanta fatica acquisite.
Il nostro civismo non è stantìo, perché le nostre liste sono composte, accanto a pochissimi nomi di esperienza, da cittadini liberi, non ingabbiati nelle logiche di partito, che hanno messo a disposizione di Siena la loro storia personale, la loro professionalità e le loro capacità; le loro migliori doti, insomma, così come si fa, disinteressatamente, per la Contrada.
Noi non dobbiamo rispondere a Firenze o a Roma: noi dobbiamo rispondere solo ai cittadini, quelli che abbiamo guardato in faccia e con i quali abbiamo dialogato e dialoghiamo. I partiti, come quelli che sostengono la Ferretti – ma il discorso vale per tutti gli altri – hanno due obiettivi fondamentali: conquistare il potere e mantenerlo, a qualsiasi costo. Per questa loro spasmodica aspirazione il bene dei cittadini passa, inevitabilmente, in secondo piano. I bisogni della gente costituiscono nel migliore delle ipotesi “un bacino di voti”, nella peggiore un fattore da manipolare per raggiungere le due finalità di cui sopra.
Il nostro civismo, con la sua sola presenza, spazza via questa muffa e, come una finestra che si apre, come una possibilità e una prospettiva inedita, porta aria fresca in città: fuori dai vecchi schemi, dai vecchi cliché dei partiti, prigionieri di se stessi e delle proprie dinamiche interne ed esterne.
Il nostro civismo è, inoltre, autentico e libero da quegli immarcescibili personaggi simil civici che hanno bisogno di cercare di restare – ancora una volta – a galla per cercare di fare la differenza, pronti ad allearsi con chiunque pur di continuare a perseguire ad ogni costo i propri obiettivi e le proprie ambizioni personali.
Il civismo che orgogliosamente ci anima e che ci spinge in avanti trascina, convince ed è tutt’altro che astratto. È concretissimo. Fabio Pacciani è partito da lontano con un ascolto autentico dei desideri della gente e si è fatto conoscere e apprezzare per quello che è, non per quello che proclama di essere, come altri fanno con mirabolanti affermazioni e autocelebrazioni degne del barone di Münchausen.
Senza un ascolto vero, senza empatia, non c’è un governo dove davvero i cittadini sono al centro del processo di crescita della Città. E c’è tanta differenza, signora Ferretti, fra un interessato ascolto e un ascolto interessato.
Noi civici possiamo permetterci di ragionare come impegno politico – politico, non partitico – al servizio di Siena. Noi civici possiamo permetterci di avere come modello le parole di Santa Caterina sul “potere prestato”; ma non perché abbiamo cercato, con il beneplacito di istituzioni forti, il popolo dei cattolici, che rischia di votare, distopicamente, ciò che ha spesso avversato.
Il nostro civismo, dicevo, quello delle liste che sostengono in maniera convinta Fabio Pacciani, è concreto, fatto di entusiasmo, di visione lungimirante, ma anche di realismo. Lo dimostrano il programma della lista – al momento l’unico che è stato reso pubblico – pieno di idee innovative e realizzabili. Abbiamo notato con una punta di soddisfazione che piace molto anche ai nostri avversari, dato che lo riprendono ampiamente, senza un’idea aggiuntiva originale e fattibile, di fatto correndoci dietro.
Il programma acquisisce ulteriore concretezza nei Quaderni delle Idee: un esempio per tutti, quello della lista SÌ – patto dei cittadini.
Il civismo della nostra coalizione parla di comunità, di armonia delle differenze, di fiducia, di entusiasmo fresco, di serietà, di novità vera, di concordia. Di Buongoverno, insomma. Quello che vogliamo dare alla Città, riportandole il sorriso e lo slancio vitale.
Sul senese Breve dei Pittori del XIII secolo è scritto: ““Niuna cosa, per quanto sia minima, può avere cominciamento o fine, senza queste tre cose: senza sapere, senza potere e senza amore volere”.
Noi, la coalizione che sostiene Fabio Pacciani, sappiamo, possiamo e con amore vogliamo.