Il candidato FdI che sostiene Nicoletta Fabio giudica la situazione "allarmante da Nord a Sud"
SIENA. “E’ esplosa e diventata di carattere nazionale la questione abitativa degli studenti universitari – dichiara Stefano Longo (candidato alle comunali con Fratelli d’Italia) -. La situazione è allarmante da Nord a Sud ed in queste ore è scoppiata la protesta in tutta Italia, a Siena se ne parlava da tempo (da ultimo la questione è stata toccata anche nel dibattito fra i candidati Sindaco all’Università per Stranieri di Siena) e già anni fa in qualità di rappresentante degli studenti ho affrontato il tema.
Oggi però è necessario non perdere l’occasione dei fondi del PNRR, in quanto la tematica con tutta onestà è di difficile superamento con l’imposizione di limiti ai proprietari privati. Quest’ultimi potrebbero, in piena legittimità, infatti, trasformare i propri immobili in b&b oppure affacciarsi agli affitti brevi e il problema aumenterebbe a dismisura. D’altro canto è legittimo chiedersi cosa possa fare il Comune e la prossima amministrazione per affrontare il tema. E’ sicuramente necessaria una proficua collaborazione fra enti (Comune, Università, Regione e Dsu Toscana) al fine di trovare una fattibile risposta concreta alle esigenze di molti.
La tematica è cruciale non soltanto al fine di consolidare e migliorare la qualifica di Siena come città universitaria bensì anche in virtù dell’impatto economico, sociale e culturale che discende dall’aumento o dalla diminuzione delle presenze degli universitari.
Ad oggi, la domanda supera di gran lunga l’offerta e di conseguenza il mercato spinge verso l’alto i prezzi con notevole preoccupazione per coloro che si trovano in difficoltà economica.
Indubbiamente è necessario il reperimento e lo stanziamento di fondi – ribadisce – al fine di programmare l’aumento delle residenze universitarie al netto delle difficoltà, già presenti, nel reperimento di immobili idonei a tale uso.
Infine, un corretto utilizzo del piano operativo del Comune al fine di affiancare alle iniziative statali, l’auspicato e non scontato intervento di soggetti privati che vogliano occuparsi di housing universitario.
La questione abitativa, che di fatto riguarda la platea degli under 30 e non soltanto degli universitari, è chiaramente diventata di carattere nazionale visto il contesto in cui si muove (caro vita, stipendi bassi e disoccupazione giovanile) che influiscono in modo decisivo sui giovani”.