Intervista all'arcivescovo di Siena al Festival della Salute
SIENA. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena, di recente nominato cardinale dalla Santa Sede, ha aperto il Festival della Salute 2020 a Siena, intervenendo dal suo soggiorno di quarantena.
“Siamo in un momento coinvolgente come non mai – ha detto S.E. Lojudice – in cui abbiamo l’occasione di ripensarci come comunità umana. Nella mia attività affronto spesso temi di salute e prevenzione come quelli proposti dal Festival. Oggi sviluppiamo una relazione con una malattia nuova in cui va fatto un lavoro insieme. Tutto ciò che interessa le persone interessa il Vangelo”.
L’arcivescovo di Siena sarà a Roma il 19/11 per l’apertura della Fonte di Ismaele, la nuova veste dell’esperienza di medicina solidale avviata con la collaborazione dei medici di Tor Vergata. “Nella mia parrocchia – ha detto l’arcivescovo – c’era molto disagio e dal 2004 abbiamo ininterrottamente dato assistenza a persone che altrimenti non avrebbero potuto accedere ai servizi del Servizio Sanitario Nazionale. Il nuovo centro avrà come priorità l’infanzia maltrattata e coloro che si trovano nella marginalità”.
In questa intervista l’arcivescovo Lojudice si è rivelato come una parte davvero attiva per la medicina solidale romana in quanto ha seguito l’assistenza offerta sotto il colonnato del Bernini a un gruppo di medici volontari seguita dalla d.ssa Lucia Ercoli, così come si è impegnato nell’organizzazione dell’attività del camper medico del Vaticano che opera da 3-4 anni. Infine nel rispetto della liceità ha seguito le quattrocento persone che occupano Santa Croce in Gerusalemme con un dialogo con le amministrazioni di riferimento: “Situazioni dove il diritto a un tetto e ad essere curati deve esser portato avanti con grande forza”.
