L'arcivescovo Lojudice conferma che la visita piacerebbe a Bergoglio
di Augusto Mattioli
SIENA. “In questa situazione non lo fanno muovere. Diciamo che ci siamo messi in coda”. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena con la sua battuta con i giornalisti, in occasione della presentazione degli interventi nella biblioteca Piccolomini, si è riferito ad una possibile visita del papa Francesco a Siena. Lunedì scorso lo ha incontrato nel corso di una udienza che lo stesso Lojudice aveva richiesto. “Papa Francesco l’ho trovato molto tranquillo e disteso – ha raccontato Lojudice – e gliel’ho anche fatto notare. E lui mi ha risposto “guarda che Dio esiste”. Come per dire che non lo spaventano i non pochi problemi che in questo periodo deve affrontare la chiesa.
“Abbiamo parlato di Siena, di Santa Caterina. Lui è sempre stato molto appassionato di questa donna giovane e forte che ha avuto a che dire con papi e cardinali”. La visita a Siena del papa dopo quelle di Karol Woityla nel 1980 e nel 1996 quindi dovrebbe essere possibile quando di pandemia si parlerà al passato.
“E’stata un’udienza – aggiunge l’’arcivescovo – nella quale abbiamo parlato di Siena, della vita, dei problemi, anche del Vaticano. Devo dire che aveva informazioni precise su questa città, su quello che facciamo . Gli ho chiesto: ma come fa?. E lui: “le cose le so”. Ha voluto sapere anche dell’arcivescovo emerito Buoncristiani” .
Una visita a Siena del papa sarebbe una vera e propria festa secondo Lojudice. ”Siena, gli ho detto, è una città che ha capacitò di fare grandi feste come ho visto quando sono arrivato. Cosa che non è da tutti. Sicuramente quando sarà possibile verrà. Un desiderio che mi aveva già manifestato in passato”.