Per il cardinale è "affrontato in chiave ideologica"
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SIENA. Il cardinale Lojudice, in qualità di presidente della Cei, interviene sulla legge del fine vita in approvazione al consiglio regionale toscano.
La Toscana “ha avuto un ruolo pionieristico nell’abolizione della pena di morte. Il Granduca Leopoldo tentò di eliminarla. Questa terra ha sempre avuto una forte tradizione di tutela della vita e della salute, come dimostrano le Misericordie, attivissime su tutto il territorio. Oggi ci troviamo in una situazione complessa e delicata, dove si rischia un vulnus”.
“Nei dialoghi con gli esponenti della Regione abbiamo ribadito il nostro dovere di esprimere un’opinione basata sui valori della fede cristiana. Non possiamo cambiare certe decisioni, ma possiamo continuare a proporre una visione che aiuti a formare le coscienze”, ha aggiunto il cardinale, a margine di un evento nella curia senese.
“Non si tratta di giudicare la sofferenza altrui – ha precisato – ma dispiace che proprio la Toscana voglia rivendicare un primato in questo ambito. Vedremo come evolverà la situazione”. Secondo Lojudice il tema è “affrontato in chiave ideologica” e “utilizzato per sostenere una parte politica a discapito di un’altra”.