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SIENA. Dal movimento Log In riceviamo e pubblichiamo.
“Lo scorso 30 giugno siamo scesi in piazza a Roma davanti al “Ministero delle imprese e del mady in Italy” a sostegno dei lavoratori Beko, la proroga della scadenza è una buona notizia, ma non certo soddisfacente e risolutiva, come infatti testimonia la delusione dei tanti lavoratori presenti al presidio. Al di là degli annunci della politica, la situazione resta critica, siamo pronti a sostenere i lavoratori su tutti i frontii. L’unica strada per evitare questi licenziamenti e un enorme danno economico per la città di Siena è nazionalizzare l’azienda e mantenere la produzione.
La questione Beko è la punta dell’Iceberg di un sistema insostenibile, che in giro per l’italia vede continuamente multinazionali sfruttare i lavoratori pretendere delle agevolazioni fiscali per poi dall’oggi al domani delocalizzare o comunque ridimensionare la produzione lasciando a casa gli operai. Per questo motivo sostenere la lotta dei lavoratori della Beko significa porre un freno ad un modello, sostenuto dagli anni dai vari governi al di là del colore politico, che non fa il bene del nostro Paese.
Invitiamo la cittadinanza ad unirsi a questa lotta, convinti che senza pressione sociale non supereremo mai questo modello di assoluta precarietà e instabilità”.