Toscana Pirata Siena chiede conferme dai Comuni e dagli enti che gestiscono gli apparati
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SIENA. Da Toscana Pirata Sena riceviamo e pubblichiamo.
“L’ultima puntata di una popolare trasmissione d’inchiesta ha parlato di come alcune telecamere di videosorveglianza, che ormai scrutano ogni angolo dei nostri territori, in certe situazioni trasmettano i loro dati a terzi, all’insaputa dei gestori. A quanto pare, l’Occhio del Dragone ci spia, a nostra insaputa. E il brand di telecamere individuato, la cinese HikVision, risulterebbe essere quello già usato da tempo in diverse postazioni di videosorveglianza delle nostra città.
Qualcuno potrebbe non preoccuparsene troppo, ritenendo di non avere “nulla da nascondere”. Noi, invece, ce ne preoccupiamo. Per motivi che vanno dalle libertà individuali alla tutela della Democrazia, che si basa anche sul diritto alla riservatezza dei cittadini.
Ci piacerebbe sapere, infatti, se le telecamere di videosorveglianza installate nelle strade e nelle piazze delle nostre città, che riprendono i nostri volti, comportamenti, abitudini, talvolta analizzandoli per mezzo di motori d’intelligenza artificiale, trasmettono –o meno– informazioni a chi non dovrebbero.
Speriamo, quindi, di ricevere presto conferme da parte dei Comuni e degli Enti che gestiscono questi apparati, che inquadrano anche zone sensibili come edifici pubblici, presidi ospedalieri… così da rassicurare tutti quei cittadini che, anche in seguito alla puntata di lunedì sera, hanno a cuore la propria privacy”.