SIENA. Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, presente oggi a Siena, in occasione degli eventi de La notte dei ricercatori organizzati dall’Università, ha rilasciato alcune dichiarazioni.
“Il Biotecnopolo? Credo che l’iniziativa senese debba essere tutelata, protetta, supportata e aiutata a prendere il volo”. Per la giovane fondazione senese “l’ambizione che c’era quando era stato stanziato il finanziamento era di creare, per la prima volta, una struttura in Italia, a valenza nazionale, che fosse in grado di dare risposte in situazioni emergenziali. Questa era la missione, che trae beneficio da quello che è un vero e proprio ecosistema della cultura scientifica e di sviluppo di nuovi vaccini, che qui a Siena ha una lunga tradizione”.
“Credo sia fondamentale che questa direttrice tracciante abbia continuità e che inizi un’attività, che sia in grado di connettersi con altre realtà europee. L’Italia potrà così dare un contributo fondamentale in modo che eventuali, e non auspicabili, situazioni pandemiche abbiano una risposta più veloce rispetto a quella da Sars-cov2. In periodi antipandemici – prosegue – questa struttura potrà dare un significativo supporto ad altre situazioni sanitarie. Mi riferisco ad esempio all’antibiotico resistenza. L’Italia è uno dei paesi che purtroppo ha la maggiore diffusione di germi che resistono a comuni antibiotici. Da un lato – aggiunge – bisogna gestirli adeguatamente nelle strutture sanitarie, impiegarli quando vi è evidenza della loro utilità e non indiscriminatamente. Anche le politiche zootecniche devono tenere conto del fenomeno dell’antibiotico resistenza – continua – . Bisogna poi investire nella ricerca sull’identificazione di nuovi antibiotici e sull’identificazione di anticorpi monoclonali in grado di supplire a quello che è il ruolo terapeutico degli antibiotici”.
Le vaccinazioni contro il covid “hanno permesso in modo determinante, imprescindibile ed evidente di uscire dalla situazione emergenziale che abbiamo affrontato nel 2020, ed in parte anche negli anni a seguire. Credo dunque che sia importante che questa cultura delle vaccinazioni continui a permeare il paese. Lo stesso discorso – ha affermato – vale per la vaccinazione contro l’influenza. Il messaggio chiaro è che chi è esposto, ma in generale tutti, abbiano un’attenzione per le politiche vaccinali”.