Esperti a confronto all’AOU Senese
SIENA. Approfondire la conoscenza e i possibili impieghi terapeutici degli innesti di cute, delle matrici dermiche e dei tessuti processati e certificati dalla Banca della cute della Regione Toscana, operativa nell’UOC Dermatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. È stato questo l’obiettivo dell’incontro dal titolo “L’impiego clinico di cute e derma omologhi”, che si è tenuto al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena e che ha visto il coinvolgimento di medici e chirurghi dell’AOU Senese e dell’Area Vasta Toscana Sud-Est.
Presenti, tra gli altri, il dottor Joseph Polimeni, direttore sanitario dell’AOU Senese, la dottoressa Simonetta Sancasciani, in rappresentanza della direzione dell’Azienda USL Toscana Sud-Est, la dottoressa Anna Nativi, coordinatore donazione organi Azienda USL Toscana Sud-Est, il professor Michele Fimiani, direttore della UOC Dermatologia, la dottoressa Laura Savelli, coordinatore donazione organi AOUS. Segreteria scientifica a cura della dottoressa Elisa Pianigiani, responsabile UOS Centro Conservazione Cute dell’AOU Senese.
“La Banca della Cute dell’AOU Senese è l’unica in Toscana e, per numero di donatori, una delle prime in Italia – spiega la dottoressa Pianigiani -: dal 2000, inizio dell’attività, ha prelevato e distribuito a scopo di trapianto più di 3 milioni e mezzo di cm² di tessuto, da circa 2000 donatori, per circa 20mila pazienti affetti da perdite di sostanza cutanea”. In particolare, durante l’incontro, sono state illustrate le potenzialità di utilizzo di un nuovo bioprodotto tecnologicamente avanzato, costituito da una matrice dermica acellulare, sterile e liofilizzata, brevettata proprio dall’AOU Senese e Tissuelab (Gruppo Kedrion), impiegabile in chirurgia plastica, ricostruttiva, ortopedica, maxillo-faciale e odontostomatologica, dermatologica e flebologica. “Si tratta – conclude la dottoressa Pianigiani – di una matrice dermica composta da fibre elastiche e collagene, priva delle cellule del donatore: il grande vantaggio è quello di essere poco immunogena e pertanto impiegabile anche all’interno dell’organismo, oltre che conservabile e trasportabile a temperatura ambiente”.