"L’obbligo a rimanere a casa con il maltrattante può trasformarsi per le donne e per i loro figli, costretti ad assistere alle aggressioni, in un vero pericolo"
SIENA. Le misure restrittive emanate dal DPCM dello scorso 9 Marzo, costringono anche le donne vittime di violenza all’isolamento. L’obbligo a rimanere a casa con il maltrattante può trasformarsi per le donne e per i loro figli, costretti ad assistere alle aggressioni, in un vero pericolo. Il dato nazionale che registra un calo del 50 % delle chiamate ai Centri antiviolenza, è confermato anche nel nostro territorio e questo è un segnale di allarme che non possiamo ignorare. Crediamo che sia urgente e necessario lanciare anche qui la campagna “Lei resta a casa “ già attiva a Firenze. Abbiamo pertanto inviato al Procuratore della Repubblica di Siena, una lettera nella quale chiediamo di adottare l’iniziativa già assunta dalla Procura di Trento che ha emanato un provvedimento con il quale sollecita a dare attuazione a quanto previsto dal nostro ordinamento cioè ad allontanare da casa i maltrattanti e non più le donne e i bambini. La paura a denunciare il maltrattante è amplificata dalla convivenza forzata e allo stesso modo anche il timore a dover abbandonare la propria casa, aumenta a causa delle restrizioni. Attraverso questo provvedimento crediamo che si possa rimuovere uno dei possibili ostacoli che impediscono alle donne di denunciare la violenza subita. Precisiamo che l’allontanamento del maltrattante non è l’unico intervento possibile, infatti ogni donna sarà guidata dal Centro antiviolenza al quale si rivolgerà, nel suo personale percorso di fuoriuscita dalla violenza.
Il messaggio fondamentale che in questo momento tutti ci dobbiamo impegnare a diffondere è quello che le donne vittime di violenza non sono sole; i Centri antiviolenza sono aperti e pronti ad accogliere ogni loro richiesta. Il numero nazionale 1522 è attivo ed è possibile scaricare la APP 1522 per chattare con una operatrice disponibile 24 h su 24, inoltre si possono chiamare i Centri antiviolenza attivi in provincia di Siena a questi numeri: Donna chiama Donna-Centro antiviolenza di Siena al 347 2220188, Donne insieme Valdelsa-Centro antiviolenza della Valdelsa senese al 366 2067788, Amica Donna Aps-Centro antiviolenza Valdichiana senese ai numeri 327 9999228 oppure 329 3050686, Donna Amiata Val d’Orcia-Centro antiviolenza dell’Amiata Val d’Orcia al 392 4147596.
Associazione Donna chiama Donna Centro antiviolenza di Siena, Associazione Amica Donna Aps Centro antiviolenza Valdichiana senese, Associazione Donna Amiata Val d’Orcia Centro antiviolenza dell’Amiata Val d’Orcia, Associazione Donne insieme Valdelsa Centro antiviolenza della Valdelsa senese, Associazione Archivio Udi provincia di Siena, ANPI Siena, ARCI Siena, Atelier Vantaggio Donna, AUSER Siena, Centro culturale delle donne Mara Meoni, CGIL Siena Dipartimento pari opportunità, Donne Democratiche di Siena, Giovani Democratici Siena, Movimento Pansessuale Arcigay Siena, Nonunadimeno Siena, Partito democratico Coordinamento territoriale di Siena, Possibile-Siena, Articolo Uno-Siena, Partito socialista italiano-Federazione di Siena, Sinistra Italiana-Siena, Laboratorio Politico Left-Siena, Rifondazione Comunista- Federazione di Siena, Italia Viva-Siena, Movimento 5 Stelle Provincia di Siena.