Il gruppo presenta una proposta di legge per evitare il rischio di aumenti tariffari
SIENA. Da Massimiliano Baldini e Marco Landi, componenti della Commissione competente, a nome del gruppo Lega riceviamo e pubblichiamo.
“La Lega presenta una PDL finalizzata a riportare la gestione del servizio idrico vicina ai territori, alle comunità e per rendere gli Enti locali i veri protagonisti della gestione dell’acqua. Il partito di Matteo Salvini ha sempre difeso e continua a difendere l’idea dell’acqua come bene comune. Purtroppo questo principio è stato tradito dal PD, che ha scelto di definire per Legge un modello lontano dai territori, istituendo un ambito unico regionale. Davanti a questo modello politico le amministrazioni comunali hanno già nel 2019 dichiarato la propria contrarietà, tanto da sollecitare AIT a definire dei sub ambiti ottimali per la gestione del servizio, corrispondenti alle attuali conferenze territoriali. Un percorso al limite della legittimità quello fatto dall’Autorità idrica che ci ha spinto alla redazione di una proposta di Legge sul servizio idrico regionale finalizzato a ridefinire la governance dell’acqua.
I pilastri strategici della nostra proposta di Legge, attualmente all’attenzione di una preventiva verifica da parte dei tecnici del legislativo, è quello di favorire la definizione di un governo del ciclo integrato dell’acqua in grado di garantire un uso sostenibile e solidale nel quadro delle politiche complesse di tutela e di gestione del territorio dove gli enti locali e le comunità siano i veri protagonisti.
Del resto, lo stesso studio redatto da società esperte scelte da AIT ha dimostrato che tecnicamente un gestore unico del servizio idrico a livello regionale sia antieconomico, inefficace ed inefficiente mentre le migliori economie di scala si riscontrano proprio quando i numeri sono piu’ contenuti.
Sulla base di questi elementi oggettivi, la Lega ha elaborato una proposta al fine di riaffermare che l’acqua è un bene naturale e corrisponde ad un diritto umano universale.
Al contempo, la Pdl si prefigge di istituire sub ambiti territoriali ottimali e le corrispondenti Autorità su base provinciale, così come indicato dall’articolo 147 del D.lgs 152/2006, al fine di riportare la gestione dell’acqua vicina ai territori, alle comunità, agli enti locali, che devono essere i veri protagonisti della gestione della risorsa idrica.
La Legge riconosce infine un ruolo strategico per l’Autorità idrica al fine di garantire un coordinamento e supporto alle Conferenze territoriali, sia per gli investimenti necessari per migliorare la qualità del servizio, sia per affermare e sostenere il principio solidaristico della risorsa idrica tra e per i territori e le comunità locali.
Sappiamo che il dibattito è aperto e confermiamo di essere disponibili al confronto e ad ascoltare visioni diverse, ma al contempo, vogliamo riaffermare che per noi il miglior modello possibile è quello che riavvicina i cittadini ed i territori ai propri ambiti di riferimento riducendone intanto la propria dimensione. A tal proposito, la nostra iniziativa è una risposta vera per tutelare la risorsa idrica e promuovere il corretto utilizzo di un bene indispensabile”.
