Domani un presidio davanti al Rettorato di Siena organizzato da Cgil
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SIENA. La DIGOS sta indagando per scoprire l’autore dell’odioso gesto ai danni di una dipendente dell’Università che si dedica all’accoglienza. Sono stati fatti rilievi e accertamenti nella postazione. Anche le telecamere di sorveglianza potrebbero fornire elementi utili alle indagini.
Intanto si susseguono le reazioni da parte enti, sindacati, politici, associazioni.
Arci Siena
“Atti come questo, squadristi e incivili – continua la nota – non fanno parte della coscienza democratica di una società civile. Il fatto è ancora più grave perché si è verificato in un luogo che è simbolo di cultura, di studio e di formazione, cercando di minacciare la libertà di espressione, di opinione, di impegno civico e di rappresentanza dei lavoratori e delle lavoratrici. Vogliamo i fascisti fuori dall’Università, fuori dalle istituzioni e fuori dalle nostre comunità e dal nostro territorio”.
Arcigay Siena
Quanto accaduto questa mattina al Rettorato conferma ciò che abbiamo sempre saputo e vissuto sulla nostra pelle: Siena non è un’isola felice, l’omo-lesbo-bi-trans-a-fobia esiste anche qui. L’episodio di oggi non è una bravata ma un atto intimidatorio gravissimo che condanniamo con forza e indignazione. Le scritte omofobe e fasciste rinvenute nell’ufficio di una dipendente dell’Università a cui va tutta la nostra solidarietà e vicinanza, sono inqualificabili ed inaccettabili. Bene ha fatto l’Università a prendere le distanze e sporgere denuncia e ci auguriamo che si faccia presto chiarezza sui responsabili. In più chiediamo al Rettore Frati la possibilità di incontrarlo per ragionare insieme sulle azioni da mettere in campo affinché episodi come questi non si ripetano mai più. Nessuna persona dovrebbe vivere nella paura di essere aggredita né sul posto di lavoro né altrove, per questo dobbiamo impegnarci in percorsi di sensibilizzazione e formazione rivolti non solo agli studenti e alle studentesse ma anche ai docenti e al personale per rendere i luoghi che abitiamo spazi sicuri per tutte le persone indipendentemente dal loro orientamento e identità. La tempistica di questo episodio, inoltre, non ci sembra affatto casuale. Mancano, infatti, pochi giorni all’inaugurazione della mostra Sanremo Pride 1972-2022 – Una Comunità in Mostra” che celebra 50 anni di attivismo LGBTQIA+* da quella che fu definita la “Stonewall italiana”, la prima manifestazione omosessuale contro il Congresso di Sessuologia che si tenne a Sanremo il 5 aprile 1972 – un’iniziativa che ci appare più necessaria che mai. Per questo chiediamo alla stampa di stigmatizzare l’accaduto e tenere alta l’attenzione e alla città di mobilitarsi, partecipando al presidio alle 10.00 al Rettorato, per protestare contro un’azione violenta e indegna di una città inclusiva come la nostra. Facciamo rete per isolare omofobi e fascisti e costruire una società libera dalla violenza.
Dalida Angelini, segretaria generale Cgil Toscana
“Una inaccettabile intimidazione a una lavoratrice e delegata sindacale che rappresenta i suoi colleghi, alla Cgil tutta e a chi si rispecchia nei valori democratici e antifascisti. Un gravissimo e vile atto di matrice fascista per di più perpetrato in spazi di democrazia come un luogo di lavoro, a pochi giorni da un momento di partecipazione come le elezioni Rsu, e l’Ateneo, culla di libertà e rispetto delle idee. Di fronte a questi fatti, che rimandano a un passato buio che troppo spesso si fa ancora vivo, occorre una risposta forte e importante, a partire dal presidio indetto per domani davanti al Rettorato. Come Cgil spesso in questi anni siamo stati nel mirino di attacchi fascisti: sappiano che non ci faremo intimidire e che porteremo sempre avanti i valori della Resistenza, dell’inclusività e dell’antifascismo”.
Confesercenti Siena
“Sembra incredibile che ancora oggi, dopo tutto ciò che la storia ha già dimostrato, la società civile debba avere a che fare con altri gesti così vigliacchi. All’Università di Siena, alla Cgil ed in particolare alla dipendente presa di mira esprimo la piena solidarietà della nostra associazione e la più ferma condanna di quanto scoperto oggi”. Così Leonardo Nannizzi, Presidente di Confesercenti Siena commenta l’incursione scoperta questa mattina in uno degli uffici dell’ateneo di Siena. “Atti come questi sono tanto vigliacchi quanto estranei alla nostra comunità. L’unico strascico che ci possiamo augurare è l’individuazione dei responsabili e l’applicazione della legge”.
ARTeD Siena – Associazione dei ricercatori a tempo determinato
“Il vergognoso attacco omofobo e fascista compiuto all’interno delle mura dell’Università degli Studi di Siena è di una gravità inaudita. Un atto di natura intimidatoria, che rappresenta un gravissimo attacco alla libertà di tutta la comunità accademica, alla libertà delle lavoratrici e dei lavoratori e ai valori dell’antifascismo. Il coordinamento di ARTeD Siena esprime solidarietà e vicinanza alla CGIL Siena e a tutte le lavoratrici e i lavoratori che stamani hanno trovato gli uffici danneggiati da scritte con minacce fasciste e omofobe. Questa brutale e violenta intimidazione non va sottovalutata e deve spingerci ad intensificare un antifascismo militante e quotidiano: un continuo lavoro di difesa dei valori democratici, della libertà d’espressione e dei diritti. Domani, venerdì 15 aprile, dalle ore 10 alle ore 12, ARTeD parteciperà al presidio indetto dalla CGIL e dalla Flc CGIL Siena di fronte al Rettorato dell’Università degli Studi di Siena”.
Partito Comunista
Sinistra Italiana Siena
La postazione di lavoro di una esponente della CGIL è stata oggetto di atti vandalici e intimidatori di chiara matrice fascista e omofoba. Accanto ad inneggiamenti al duce si ripetono epiteti ingiuriosi e sessisti nei confronti della compagna, da anni attiva nel sindacato, a cui va tutto il nostro sostegno. Ciò che è avvenuto è riprovevole, un chiaro attacco al cuore di istituzioni antifasciste e democratiche su cui si basa la nostra Repubblica. Il gesto deve essere condannato unanimamente dalla comunità universitaria, sindacale e della città tutta. Sinistra Italiana Siena si schiera affianco della sigla sindacale CGIL, della compagna vittima del terribile gesto e dell’Università; richiede che vengano prese le misure necessarie per rintracciare i colpevoli e difendere la democrazia e i valori antifascisti dell’ università e del sindacato, al fine di evitare che si ripetano questi atti che troppo spesso macchiano la nostra città.
Fuori i fascisti dalle istituzioni democratiche!
Potere al Popolo
Nonunadimeno
Il tweet di Enrico Letta
“Un grave episodio di vandalismo e intolleranza all’Universita’ di Siena, da condannare con forza. Esprimo solidarieta’ alla Cgil e l’auspicio che vengano individuati i colpevoli”.