Il consigliere di minoranza ha chiesto all'assessore di dare delucidazioni sulle spese di notifica delle sanzioni amministrative e sul servizio di spedizione delle "multe"
SIENA. Durante la seduta consiliare di ieri, 7 novembre, Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) ha richiamato, con un’interrogazione, quanto disposto dal Giudice di Pace di Milano con la sentenza n° 3753 del 2017. “Un precedente che fa giurisprudenza – ha sostenuto – secondo il quale l’importo della multa non va raddoppiato per il mancato versamento delle spese di accertamento e notifica, che può essere recuperato soltanto con procedure privatistiche. Un orientamento, già espresso dalla Cassazione con sentenza n° 9507 del 2014, che però alcuni Comuni non tengono in considerazione”.
Alla richiesta del consigliere di sapere “se l’Amministrazione comunale considera le spese di notifica facenti parte della sanzione amministrativa” ha risposto l’assessore alla Polizia Municipale, Stefano Maggi, il quale, dopo aver ripercorso quanto stabilito nel corso degli anni dalla giurisprudenza, ha ricordato che “a dirimere le varie controversie interviene l’articolo 1194 del Codice Civile, secondo cui il trasgressore non può autonomamente decidere che il suo pagamento vada prima a coprire il capitale, cioè la sanzione, anziché le spese, senza il consenso del Comune”. “Da considerare, infatti – ha proseguito Maggi – che le spese in questione ammontano a 13,50 euro, per cui il mancato pagamento non sarebbe recuperabile con l’iscrizione a ruolo perché vietata per somme inferiori a 30 euro. In tal modo tutti i trasgressori si sentirebbero autorizzati a non pagare le spese, visto che l’ente non avrebbe la possibilità di recuperarle se non per via civilistica”.
“Le spese all’interno di un esercizio finanziario – ha evidenziato l’assessore leggendo il rapporto del Comando Polizia Municipale – ammontano a circa 470mila euro e, quindi, si può ben comprendere l’entità della problematica. In attesa di una pronuncia della Cassazione a sezioni unite, o di un numero di sentenze tale da sovvertire il precedente orientamento, il Comune di Siena, considerato il rischio reale di un danno erariale di notevole entità, sentita a suo tempo la Prefettura, ha sposato la tesi prevista dall’art. 389 del Regolamento di attuazione del Codice della Strada (CdS), che stabilisce che il pagamento in misura inferiore rispetto a quanto previsto dal CdS non ha valore quale pagamento ai fini dell’estinzione dell’obbligazione”.
Giordano ha affermato di prendere atto della risposta e ha invitato l’Amministrazione a “riproporre la questione alla Prefettura nel caso che l’avallo cui ha fatto riferimento l’assessore sia antecedente alla sentenza del Giudice di Pace di Milano in oggetto. Dobbiamo assolutamente evitare di cadere in un quadro di contenziosi”.
Il consigliere Giordano ha poi presentato anche una’altra interrogazione riguardante le procedure di notifica degli atti amministrativi conseguenti alle sanzioni per violazioni al Codice della Strada (CdS). Il consigliere ha citato le due delibere di Giunta, approvate nei mesi di marzo e novembre 2015, “con le quali è stato affidato all’esterno il servizio di stampa, imbustamento, postalizzazione, registrazione dei pagamenti e delle notifiche, e relativa rendicontazione degli atti relativi alle violazioni del CdS” e “che sono state motivate in riferimento all’insufficiente numero di personale comunale preposto, anche a seguito del collocamento a riposo di chi vi era addetto”.
Giordano ha chiesto “qual è la ditta concessionaria della gestione di tali attività e con quali oneri economici”; inoltre, “quante unità di personale comunale erano preposte a tali compiti e se l’Amministrazione, prima di procedere all’esternalizzazione, ha verificato la possibilità del mantenimento del servizio con l’organico interno”.
L’assessore alla Polizia Municipale, Stefano Maggi, ha risposto che “l’esternalizzazione non ha avuto seguito per la mancanza di risorse finanziarie fino alla recente determina a contrattare dello scorso 29 settembre e il bando è ancora in pubblicazione: pertanto, al momento non esistono soggetti affidatari né sussiste alcuna pendenza economica”. Maggi ha spiegato che “per far fronte all’accresciuta quantità di verbali da notificare, determinati anche dall’intensificato controllo sui varchi di accesso alla ZTL e dall’operatività di due misuratori di velocità, è stato riorganizzato il servizio interno. Adesso ci sono quattro agenti con diversa distribuzione dei carichi di lavoro e sono stati attivati anche gli straordinari del personale addetto all’ufficio stesso e di ulteriori unità preposte alla viabilità esterna, che desidero ringraziare”.
L’assessore ha concluso sostenendo che “l’esternalizzazione appare quanto più necessaria, anche al fine di recuperare unità di personale ai compiti più propri di istituto, a partire dal controllo del territorio”.
Giordano si è dichiarato “insoddisfatto per le conseguenze della scelta dell’Amministrazione comunale di supplire alla carenza di organico con l’affidamento esterno di funzioni e servizi”. “Credo infatti – ha concluso – che tali forme di esternalizzazione non sempre consentono di contenere i costi, mantenere la qualità dei servizi e favorire rapporti virtuosi con i cittadini”.