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SIENA. Le criticità che interessano il funzionamento del tribunale civile di Siena hanno costituito l’oggetto dell’interrogazione urgente presentata, nella seduta consiliare di ieri, 10 maggio, da Maria Isabella Becchi e Alessandro Piccini. Becchi ha sostenuto che dopo l’accorpamento con il Tribunale di Montepulciano, a fronte di un settore penale ottimamente guarnito e organizzato grazie alla presenza di procura, giudice per le indagini preliminari (GIP) e giudicante, il settore civile presenta invece gravi criticità e carenze.
Tra queste, la mancanza del presidente, ruolo vacante da anni, e la presenza di soli due giudici al posto degli otto posti formalmente destinati: una situazione che, come ha esternato la consigliera, comporta il carico del lavoro sui giudici onorari, i quali, spesso, si alternano nelle istruttorie, contravvenendo al principio costituzionale secondo cui il cittadino ha diritto a un giudice precostituito per legge. Nel corso dell’illustrazione, Becchi ha stigmatizzato anche il funzionamento dell’ufficio del giudice di pace, in cui, a fronte dei sette posti previsti in organico, ne sono in servizio soltanto due, dei quali uno impegnato anche a Montepulciano per analoghe carenze di personale che interessano anche l’ufficio poliziano. Infine, la consigliera ha definito scandalosa la scarsità numerica del personale amministrativo del tribunale senese, e inadeguati i trattamenti economici riservati rispetto alla delicatezza del lavoro svolto. Sottolineando la rilevanza istituzionale del sistema giudiziario e il suo stesso impatto sul sistema democratico, Becchi ha domandato al sindaco cosa intenda fare per ripristinare il funzionamento del tribunale civile di Siena.
Infine, prendendo spunto dalla visita del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che il 24 maggio sarà probabilmente in città per l’inaugurazione dei locali della nuova sede del tribunale in via di Camollia, la consigliera ha chiesto al sindaco di farsi portavoce delle proteste degli avvocati e di rappresentare le disfunzioni della giustizia civile a Siena.
Il sindaco ha risposto partendo da una disamina sulla situazione attuale del personale in servizio al tribunale e ha informato che il posto di presidente è stato bandito nel settembre 2015. A giorni dovrebbe arrivare la decisione della commissione del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) che dovrà essere poi valutata dal plenum. Secondo una stima prudenziale, il nuovo presidente dovrebbe assumere le funzioni prima del prossimo autunno. Quanto alla dotazione di giudici, la carenza organica del 31% fa risultare la sede senese quella con maggiori criticità di tutto il distretto di Corte di Appello di Firenze: lacune concentrate, in particolare, nel settore civile dove mancano quattro giudici su nove, mentre il settore penale è sprovvisto di un solo giudice. Inoltre, è stato bandito dal CSM un concorso per la copertura di quattro posti, i cui termini scadono il prossimo 11 maggio. Quanto al giudice di pace, il primo cittadino ha confermato come, su un organico di sette, ne siano in servizio solo due, di cui uno applicato anche all’analogo ufficio di Montepulciano dove nessun giudice della pianta organica è in servizio. Sul personale amministrativo, le vacanze da pianta organica sfiorano il 40% e risulta essere prossimo anche il trasferimento del dirigente amministrativo in servizio dallo scorso mese di settembre.
Il sindaco ha specificato, inoltre, che il tribunale di Siena non è stato declassato a sede disagiata, in quanto tale qualifica consegue a due concorsi di trasferimento conclusi con mancanza di aspiranti; al momento, infatti, solo il concorso bandito nel 2015 si è concluso senza che qualche giudice avanzasse richiesta di trasferimento. Più in generale, il primo cittadino ha ricordato la straordinaria importanza, per tempistica e contenuto, dell’operazione che, grazie al contributo diretto di Fondazione MPS, ha permesso la realizzazione della nuova sede del Tribunale in via di Camollia. Il sindaco ha anche rivendicato il merito di aver ottenuto la disponibilità del Ministro Orlando a partecipare all’inaugurazione del 24 maggio, impegni istituzionali permettendo, e ha detto che in quell’occasione rimarcherà al Ministro i problemi della giustizia civile a Siena.
Becchi si è definita parzialmente soddisfatta della risposta e ha riconosciuto l’impegno dell’Amministrazione per il trasferimento della sede in via di Camollia, pur esternando alcune perplessità sull’opportunità di tale scelta ubicativa.