SIENA. Incontro tra il gruppo consiliare di maggioranza Le Biccherne, l’assessore alla Sanità e i vertici dell’Azienda USL Toscana Sud Est in merito alle difficoltà dei medici, degli infermieri e di tutti gli operatori dei servizi sanitari a lavorare in un contesto che ha raggiunto livelli critici. Argomento portato all’attenzione del sindaco e della giunta nel consiglio comunale dello scorso settembre.
Il gruppo Le Biccherne e l’assessore alla Sanità del Comune hanno incontrato lo scorso 30 ottobre la direttrice sanitaria dell’Azienda USL Toscana Sud Est Assunta De Luca e il direttore di staff Roberto Turillazzi per approfondire alcune questioni emerse nel consiglio comunale del 26 settembre 2024 in seguito all’ interrogazione presentata dal gruppo stesso sulla previsione di assunzione di medici e infermieri di emergenza territoriale.
Nel corso dell’incontro i vertici dell’AUSL TSE hanno illustrato le azioni già intraprese e quelle che verranno adottate in prospettiva per rinforzare l’organico nel campo dell’emergenza-urgenza: entro fine anno l’Azienda procederà alla chiamata di 30 infermieri dalla graduatoria di concorso di validità ed entro il successivo 2025 è prevista l’assunzione di ulteriori 65 unità, che verranno formate nell’ambito dei servizi di emergenza-urgenza.
Per quanto riguarda i medici, il peso della mancanza di giovani specializzandi interessati a sviluppare conoscenze e attitudini nel settore dell’emergenza-urgenza è preoccupante. Purtroppo accade spesso che al termine del periodo di specializzazione i professionisti decidono di percorrere altre strade o, addirittura, medici in organico decidono di intraprendere esperienze altrove. Tutti fattori che mettono a dura prova l’organizzazione e la stabilità del servizio.
La direzione sanitaria Usl, nei limiti della normativa e delle disponibilità di risorse, ha predisposto e messo in atto strumenti organizzativi e di welfare tesi a migliorare le condizioni nei luoghi di lavoro, migliorare la produttività dell’azienda, incentivare l’uso degli strumenti digitali, ridurre i tempi di attesa di fruizione dei servizi, incentivare la produttività aggiuntiva oggi possibile grazie alla disponibilità volontaria dei medici, revisionare l’attività di intra-moenia.
Per quanto riguarda il piano occupazionale, sarà comunque indispensabile attivare un nuovo bando regionale per reclutare 19 nuovi medici a tempo indeterminato, i cui posti sono oggi coperti da medici contrattualizzati.
Si punta l’attenzione sull’importanza reale di comprendere appieno la differenza tra curare il paziente e prendersi cura dello stesso che segna la qualità e l’importanza di un impegno riscontrabile in particolare nella sanità pubblica. Una differenza non sempre valutata e apprezzata in modo opportuno dall’utente che troppo spesso innesca un meccanismo di “passa parola” che si trasforma solo in un effetto boomerang che va a ledere l’immagine della sanità pubblica che si ripercuote in effetti negativi negli stessi operatori e nei servizi.
In sintesi, è opportuno che il professionista sanitario riacquisti la tranquillità di operare in un ambiente sereno ed equilibrato e che gli venga riconosciuta quell’autorevolezza dovuta a ruoli così importanti per la vita di tutti i cittadini. Questo sarà solo possibile quando rifiorirà nella nostra comunità la fiducia e l’importanza della sanità pubblica, percorso che a tutti i livelli la politica dovrà promuovere e incentivare per evitare che settori importanti della sanità pubblica, in particolare la medicina di emergenza-urgenza, cadano nell’oblio cessando di svolgere un ruolo fondamentale per tutti noi.