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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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L’attività del Consiglio comunale

SIENA. Riportiamo di seguito i comunicati dell’ufficio stampa del Comune di Siena, relativi al Consiglio comunale di oggi (15 novembre).

GLI ALLACCIAMENTI DEGLI SCARICHI DEI PRIVATI ALLA FOGNATURA PUBBLICA NEL DIBATTITO CONSILIARE

Richiamando il regolamento dell’Acquedotto del Fiora, nella seduta consiliare odierna Michele Pinassi ha presentato un’interrogazione sull’obbligatorietà dell’allacciamento degli scarichi alla fognatura pubblica. Dopo aver letto l’articolo 48 che disciplina le responsabilità dei titolari degli scarichi e l’eventuale intervento pubblico in caso di inadempienza dei privati, Pinassi ha sottolineato come l’obbligatorietà dell’allacciamento decada per motivi tecnici o di conto economico quando sia necessario l’attraversamento di ferrovie, strade e autostrade, corsi d’acqua. Il consigliere ha ricordato che nella fatturazione a carico delle utenze è inclusa una quota per la depurazione delle acque reflue e, citando l’articolo 49 dello stesso regolamento, che gli allacci devono essere eseguiti dal cliente, previa richiesta al soggetto gestore: per questo, secondo Pinassi, Acquedotto del Fiora dovrebbe essere in possesso dell’elenco aggiornato delle utenze, non solo per la fornitura idrica ma anche per gli scarichi fognari. Sulla base di tutto ciò, la richiesta di conoscere se nel territorio comunale vi siano abitazioni non collegate alla rete fognaria e se, alle relative utenze, vengano addebitate in bolletta le quote di depurazione.

L’assessore ai Lavori pubblici ha risposto che nel territorio comunale sono state rilasciate, ai sensi della normativa regionale, circa 500 autorizzazioni allo scarico di acque reflue domestiche che non recapitano in pubblica fognatura. I titolari di questi scarichi non hanno, pertanto, alcun obbligo di corrispondere gli oneri di depurazione al soggetto gestore. Il Comune, come ha informato l’assessore, d’intesa con l’Acquedotto del Fiora, cerca di ampliare i collegamenti domestici alla pubblica fognatura, come già fatto per quasi tutto l’abitato di Ficareto e, nei prossimi mesi, nella zona di Malamerenda.

Michele Pinassi, nel ringraziare per la risposta ricevuta, ha fatto presente come, forse, è proprio una conseguenza delle 500 autorizzazioni rilasciate che, in alcune zone rurali, si avvertono particolari odori.

LE MODALITÀ DI SMALTIMENTO DEI RESIDUI E DELLE ACQUE NELLE AREE DI SOSTA PER CAMPER

Gli impianti di scarico dei residui organici e delle acque chiare e luride nelle aree attrezzate di sosta per camper sono stati oggetto, nella seduta consiliare odierna, dell’interrogazione di Michele Pinassi. Il consigliere, dopo aver citato la normativa in materia che obbliga i gestori di tali aree a fornire il servizio di smaltimento anche ai mezzi in solo transito, ha fatto riferimento alle due aree di sosta del “Fagiolone” e del Palasport, gestite dalla società Siena Parcheggi, chiedendo di conoscere le loro tariffe per i servizi di carico e scarico, e se esistono agevolazioni per i residenti nel territorio comunale.

L’assessore alla Polizia Municipale ha risposto che a Siena il servizio di scarico di residui organici e delle acque chiare e scure è a beneficio dei soli camper che sostano nei due parcheggi citati, previo pagamento della tariffa giornaliera di 20 euro. Per quanto riguarda l’area di sosta attrezzata nei pressi del Palasport, secondo l’assessore in futuro potrà essere valutata l’estensione del servizio anche ai veicoli in solo transito, in periodi continuativi e determinate fasce orarie, con tariffe minime. Per quanto riguarda i residenti proporrà alla Siena Parcheggi una tariffa minima.

Come ha evidenziato Michele Pinassi, ben venga una maggiore attenzione a questo importante settore turistico, sempre più in espansione, magari rendendo più competitiva la tariffa di 20 euro, perché a livello nazionale, in genere, non si superano i 10 euro.

GLI INTERVENTI DI DEMOLIZIONE DEGLI EDIFICI SECONDO LE LINEE DEL NUOVO PIANO OPERATIVO

Un focus sulle modalità e le procedure di demolizione degli edifici con l’interrogazione presentata nella seduta odierna da Marco Falorni e sottoscritta anche da Massimo Bianchini e Andrea Corsi. Citando il documento programmatico “Siena città nel mondo. Un nuovo strumento urbanistico, il Piano Operativo Comunale: l’occasione per una rigenerazione urbana” relativo all’avvio del procedimento per il nuovo Piano Operativo (ex Regolamento Urbanistico), Falorni ha sottolineato come nel documento sia scritto che “sarà basilare reinterpretare i concetti di demolizione e ricostruzione per cogliere le opportunità di incidere qualitativamente sul paesaggio”. Sostenendo che gli interventi di riqualificazione delle periferie dovranno avvenire anche attraverso operazioni pesanti, ha chiesto al sindaco con quali criteri e da chi verranno individuati gli edifici da demolire e in base a quali atti dovrebbero realizzarsi. Ma, anche, quali soluzioni abitative sono previste per gli interessati e con quali risorse verranno finanziate le operazioni di demolizione e ricostruzione.

Il sindaco ha risposto che il documento programmatico “Siena città nel mondo” costituisce un documento di indirizzo politico amministrativo e, come tale, fornisce indicazioni ai tecnici che saranno chiamati a redigere il nuovo strumento urbanistico, il Piano Operativo comunale. E’ stato pubblicato la scorsa settimana il bando riservato a professionisti proprio per il rinnovo degli strumenti urbanisti della città. Tra i suoi contenuti, si trovano enunciati molti princìpi come la rigenerazione urbana, il riuso dell’esistente, l’uso consapevole del suolo; inoltre, contempla il concetto di demolizione, tra l’altro già presente anche nel Regolamento Urbanistico in vigore fino al 6 aprile scorso, attraverso le cosiddette operazioni “aspirapolvere”, che consistono nella demolizione di manufatti edilizi per una ripulitura del territorio e la realizzazione di edifici più efficienti dal punto di vista della sicurezza sismica e del risparmio energetico. I criteri per individuare gli edifici saranno individuati dai tecnici che redigeranno il Piano Operativo e saranno classificati per zone: in alcune di queste, come già avviene adesso, sarà possibile la demolizione dei manufatti edilizi esistenti che non abbiano valore storico e architettonico. Il sindaco ha sostenuto che, spesso, le demolizioni e le successive ricostruzioni portano a ottenere risultati finali migliori, anche sotto il profilo della sostenibilità ambientale – come fu, in passato il caso di Salicotto – rispetto alle ristrutturazioni che, con le nuove normative, risultano estremamente complesse e dispendiose.

Gli atti normativi sono quelli previsti dai regolamenti per il rilascio delle autorizzazioni edilizie: la demolizione non è libera e continuerà a essere sottoposta al “permesso a costruire”, con tutti i relativi controlli e passaggi burocratici e, soprattutto, con il consenso e il coinvolgimento preventivo dei cittadini. Per quanto riguarda le agevolazioni nei confronti dei cittadini, saranno valutati possibili incentivi fiscali a beneficio di coloro che andranno a realizzare manufatti edilizi improntati all’antisismica e al risparmio energetico.

Il consigliere Marco Falorni, nel dichiararsi insoddisfatto per non aver ricevuto i chiarimenti richiesti, ha palesato dubbi sulle possibili demolizioni, soprattutto sul fatto che i cittadini possano accogliere proposte di trasferimenti abitativi, anche se temporanei, per poi andare ad abitare in case da loro non scelte.

LE MODALITÀ DEI TAGLI E DELLE SOSTITUZIONI DEGLI ALBERI IN CITTÀ

Gli interventi di potatura e sostituzione degli alberi nell’interrogazione, presentata oggi, da Marco Falorni, Massimo Bianchini e Andrea Corsi. Dopo aver richiamato la periodicità e l’importanza di tali operazioni anche per il decoro urbano, Falorni ha chiesto all’Amministrazione comunale con quali modalità contrattuali vengono affidati gli incarichi alle ditte esterne, se queste recuperino introiti con la vendita del legname asportato e, in tal caso, con quali criteri ne venga stabilito il valore e chi sia il soggetto preposto ai controlli. Il consigliere ha domandato anche se, e con quali atti, le piante sradicate o tagliate al pedano vengano sostituite regolarmente con piante autoctone, così come previsto dal Regolamento Edilizio vigente.

L’assessore ai Lavori Pubblici ha specificato che le modalità contrattuali con le quali sono affidati gli incarichi di potatura e taglio sono quelle stabilite dai decreti legislativi 163/2006 e 50/2016. La remunerazione del legname asportato è ricompresa nell’importo contrattuale; il suo valore è già contemplato nelle voci di computo posti a base di gara e per la quale la ditta effettua la propria offerta economica. Sia in corso sia alla fine del servizio affidato, vengono effettuati controlli sulle lavorazioni e la relativa contabilizzazione degli stessi a cura di personale qualificato e per esperienza molto affidabile.

Per quanto riguarda, infine, il reimpianto di essenze arboree in sostituzione di quelle abbattute, l’ufficio preposto procede, a seconda dei casi, con valutazioni sulla superficie disponibile in base al numero delle piante restanti sull’area, in modo tale da non pregiudicare il normale sviluppo delle nuove piantumazioni. Una procedura che segue la presentazione di istanza paesaggistica e che si attiene alle prescrizioni contenute nel verbale della Conferenza dei Servizi. Da tener presente, come ha sostenuto l’assessore, che in alcuni casi le sostituzioni delle piante non vengono effettuate per esigenze legate alla poca ampiezza dei marciapiedi e della stessa carreggiata. E che, nell’attuale gara triennale per l’affidamento del taglio erba e abbattimento alberi, è prevista anche un’indagine su ben 10mila piante, così da avere una significativa valutazione sullo stato di salute del patrimonio arboreo della città.

Insoddisfatto, per la risposta ricevuta, il consigliere Falorni ha evidenziato come sia chiesto ai cittadini il rispetto dei Regolamenti quando la stessa Amministrazione li disattende. Ed ha richiamato l’attenzione verso l’importanza che rivestono le piante per la salubrità dell’aria, soprattutto in strade ad alta densità di traffico veicolare.

LE MODALITÀ DEL TAGLIO DEGLI ALBERI DA PARTE DEL CONSORZIO DI BONIFICA N° 6 TOSCANA SUD

A distanza di alcuni mesi dal taglio degli alberi lungo fossi e torrenti, che ha interessato anche il territorio comunale senese ed è stato eseguito dal Consorzio di bonifica n° 6 Toscana sud, Massimo Bianchini ha presentato, nella seduta consiliare odierna, un’interrogazione sottoscritta anche da Andrea Corsi e Marco Falorni per conoscere nel dettaglio le modalità con le quali è stato predisposto e curato l’intervento. Il consigliere ha domandato, in particolare, se le operazioni di taglio abbiano interessato anche aree private ed eventualmente che tipo di comunicazione sia stata data ai proprietari e, per quanto riguarda le zone comunali, quale corrispondenza sia intercorsa con il Consorzio stesso. Inoltre, Bianchini ha chiesto chi abbia preso il legname tagliato e come ne è stato determinato il valore; quale indennizzo sia stato riconosciuto al Comune per le piante di sua proprietà e, infine, se sia stata disposta e con quali atti la contemporanea sostituzione con alberi autoctoni, così come previsto dal Regolamento Edilizio.

L’assessore all’Ambiente ha sottolineato come tutti gli interventi in oggetto siano stati programmati ed effettuati secondo i parametri fissati dalla legge regionale n°79/2012, a scopo manutentivo e con tempo di ritorno di 2/5 anni di piante di grandi dimensioni. Rispetto alla proprietà dei terreni, l’assessore ha specificato che sono state interessate dai tagli soltanto le particelle iscritte al Demanio Pubblico delle acque e alle sue pertinenze idrauliche, escludendo che siano state comprese aree di proprietà comunale.

Per quanto riguarda la valutazione dei lavori da appaltare, l’assessore ha informato che il Consorzio fa riferimento a quanto disposto dalle direttive regionali previste dalla normativa; mentre, per la cessione del legname a compensazione, i riferimenti sono legati ai prezzi di mercato della vegetazione riparia “in piedi”, che variano tra 0,6 e 0,8 euro a quintale. Nel caso specifico, il Comune di Siena ha attivamente collaborato con il Consorzio di bonifica nelle operazioni di pulizia e smaltimento dei rifiuti ingombranti rinvenuti in grandi quantità negli alvei di fiumi e torrenti.

Infine, l’assessore ha sostenuto che le alberature tagliate in fase manutentiva non hanno subito l’eradicazione e che i loro apparati radicali, totalmente conservati, hanno già dato luogo a una nuova generazione di vegetazione che, per alcuni anni, potrà crescere mantenendo il suo stato di flessibilità senza ostacolare il naturale deflusso delle acque. L’intervento si è limitato, salvo piccolissimi tratti, alle aree interessate dalle piene con tempo di ritorno di 2/5 anni, dove è indispensabile garantire il mantenimento delle cosiddette “sezioni di deflusso” attraverso il taglio di tutta la vegetazione con caratteristiche tali da garantire turnazioni stimabili in 7/10 anni in funzione della maggiore o minore capacità di accrescimento delle specie presenti.

L’assessore ha concluso sottolineando come, in occasione delle ultime copiose precipitazioni, si sia avuto la conferma dell’utilità e dell’efficacia degli interventi effettuati, in quanto non sono state registrate tracimazioni o esondazioni di fiumi e torrenti come accaduto talvolta in passato nella parte sud del territorio comunale.

Bianchini, contestando quanto dichiarato nella risposta circa l’utilità e l’efficacia degli interventi effettuati, ha affermato come, aldilà dei richiami alla normativa e alla convenzione stipulata con il Consorzio di bonifica, sia necessario un approfondimento su quanto sostenuto dall’assessore, in particolare sugli aspetti più meramente tecnici della questione.

GLI INTERVENTI DI DISINFESTAZIONE CONTRO LA ZANZARA TIGRE AI FINI DELLA TUTELA DELLA SANITÀ PUBBLICA

Le misure di contrasto alla proliferazione delle zanzare ai fini della tutela della sanità pubblica: questo l’argomento discusso nella seduta consiliare odierna con l’interrogazione presentata da Laura Sabatini e sottoscritta anche da Pietro Staderini, Giuseppe Giordano e Alessandro Trapassi.

Richiamando la circolare del ministero della Salute, inviata alle amministrazioni comunali nello scorso mese di agosto, che sottolinea la necessità di effettuare interventi di disinfestazione secondo le linee dei Piani nazionali di sorveglianza e risposta alla abovirosi trasmessa da zanzare e al virus “West Nile”, allo scopo di prevenire tali patologie, Sabatini ha evidenziato come i Comuni siano stati sollecitati a operare tempestivamente e a diffondere una capillare informazione alla popolazione affinché anche i privati possano concorrere allo stesso fine per le proprie aree di pertinenza. La consigliera ha chiesto quanti interventi di disinfestazione siano stati effettuati dal Comune e se questi siano stati in linea con le indicazioni ministeriali; inoltre, che tipo di informazione sia stata veicolata alla cittadinanza affinché i privati potessero concorrere, nelle aree di proprietà, alle attività di contrasto alla zanzara.

L’assessore all’Ambiente ha informato che, dal gennaio 2015, le attività di disinfestazione contro le zanzare sono state affidate a una ditta esterna per un periodo di due anni e ha sostenuto come le varie modalità d’intervento effettuate nel 2016 siano congrue e rispondenti alle linee guida ministeriali, sia per i trattamenti e le disinfestazioni puntuali sia per l’installazione e la manutenzione di apposite apparecchiature ad anidride carbonica. In considerazione della diffusione a livello internazionale del virus “Zika”, nell’anno in corso è stato realizzato anche un intervento specifico, su richiesta della azienda USL 7, secondo le linee previste dall’apposita disposizione ministeriale. L’assessore ha affermato che per il 2017, dovendo provvedere a un nuovo affidamento del servizio, sarà richiesta una collaborazione alla USL sulla definizione dei contenuti del capitolato d’oneri a base di gara, in modo da poter contemplare le attività che dovranno essere espletate per il rispetto delle stesse disposizioni nazionali.

Quanto alle attività di informazione nei confronti dei privati, l’assessore ha fatto riferimento all’ordinanza n°12 dello scorso 3 marzo sui “Provvedimenti per la prevenzione e il controllo della zanzara tigre nel territorio del Comune di Siena per l’anno 2016”, oggetto di pubbliche affissioni e reperibile online sul sito istituzionale; lo stesso sito, nella sezione del Servizio Logistica e Ambiente, riporta anche le principali indicazioni di natura operativa per favorire una corretta attività di prevenzione e di contrasto alle zanzare. Prima di concludere, l’assessore ha fornito l’elenco dei luoghi del territorio comunale interessati dagli interventi programmati di disinfestazione contro i culicidi adulti e le loro larve che, nel solo 2016, sono stati rispettivamente 5 e 7 per tipologia, mentre sono state 12 le operazioni puntuali a seguito di segnalazione.

Sabatini ha commentato favorevolmente quanto esposto dall’assessore circa la realizzazione degli interventi di disinfestazione e ha sollecitato l’Amministrazione ad aumentarli, ormai a partire dall’anno prossimo, tra i mesi di marzo e giugno, ovvero nel periodo in cui devono essere colpite le larve. Quanto alla loro frequenza, la consigliera ha suggerito di effettuarli con cadenze di quindici giorni in modo da combattere le zanzare a ogni stadio di sviluppo.

IL CONSIGLIO COMUNALE ACCETTA UN EXTRA CANONE DI OLTRE 350MILA EURO DA SIENA PARCHEGGI

Durante l’odierna seduta consiliare il Comune ha accettato un extra canone pari a 350mila euro oltre iva da parte di Siena Parcheggi. Come ha illustrato il sindaco, si tratta di un’opportunità data dal buon andamento della società e che l’Amministrazione destinerà alla manutenzione delle strade cittadine, usurate, negli anni, anche dalla circolazione dei pullman.

Durante il dibattito non è stato accolto l’ordine del giorno presentato da Mauro Marzucchi, con il quale si chiedeva che se il prossimo anno si fosse ripresentata tale opportunità, il denaro doveva essere destinato per intervenire, decisamente, sulle tariffe dei parcheggi per residenti e sui bollini, in relazione anche al fatto che l’utile di circa un milione di euro è stato ufficializzato a novembre e, se conosciuto, avrebbe consentito maggiore incidenza per il risparmio dei cittadini.

Massimiliano Bruttini ha ricordato, invece, che è già stata approvata a gennaio 2016 ed è in attuazione la mozione con la quale si chiedeva alla Giunta di lavorare per la riduzione dei bollini ARU e ZTL, come già attuato nel corso di questo anno, con la differenziazione del bollino ZTL in base alla dimensione delle auto e col dimezzamento del bollino ARU.

Il sindaco ha confermato che dal 1° gennaio prossimo continuerà a diminuire il bollino per la ZTL, così come per gli anni successivi.

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