Il Comune ha incrementato il servizio di accompagnamento per gli istituti primari
SIENA. Nella consapevolezza di quanto i servizi scolastici costituiscano un elemento integrante dell’offerta didattica e del sistema dell’istruzione, l’Amministrazione comunale investe annualmente un’ingente quota di risorse del proprio bilancio allo scopo di garantire quanto di propria competenza. Tra questi servizi vi è quello degli scuolabus, sui quali l’assessora Tiziana Tarquini si è recata in questi giorni.
In alcuni casi, come per il servizio di vigilanza e accompagnamento sui “pulmini”, che la legge rende obbligatorio soltanto per i bambini delle scuole dell’Infanzia e per gli alunni diversamente abili, il Comune va oltre i meri adempimenti formali e normativi, destinando risorse aggiuntive anche per la copertura delle linee per coloro che frequentano gli istituti primari. Dall’anno scolastico in corso, inoltre, è stato ritenuto opportuno adottare il sistema del monitoraggio completo di tutte le linee di trasporto, per poter comprendere dove si segnalano le principali criticità.
“Tale approccio ha portato, nel 2014, al riconoscimento di Legambiente – afferma l’assessora – che, proprio sul tema del servizio scuolabus, ha stilato una classifica dei capoluoghi di provincia più virtuosi, tra i quali figura Siena. Ciò non significa che, in alcune contingenze, possano verificarsi ritardi dovuti al traffico o altri imprevisti di varia natura, i quali, però, vengono puntualmente monitorati e segnalati. È capitato, per esempio, che alcuni bambini siano dovuti rimanere in piedi per l’effettiva mancanza di posti a sedere, ma soltanto perché le loro famiglie non avevano presentato la domanda per usufruire del servizio. Situazioni che sono state poi risolte nell’arco temporale di pochi giorni, grazie al lavoro degli uffici preposti. Il pieno funzionamento è garantito dalla collaborazione di tutti”.
Proprio nella mattina di ieri, 22 novembre, l’Assessora all’Istruzione si è recata personalmente sul pulmino da 50 posti della “linea verde” a servizio della primaria “Duprè”, con partenza da Isola d’Arbia, non soltanto per verificare gli aspetti formali e organizzativi del servizio, ma anche per condividere il viaggio con i bambini e le loro sensazioni.
“Osservando i loro comportamenti e le relative dinamiche relazionali – prosegue Tarquini – emerge chiaramente come l’insegnamento e la trasmissione dei principi dell’educazione e del rispetto per gli altri non possano essere demandati soltanto alle istituzioni ma, piuttosto, debbano essere contemplati in una logica di rete che coinvolga tutte le cosiddette “agenzie educative”, a partire dalla scuola e dai contesti familiari. Tali concetti hanno costituito i principali contenuti della conferenza nazionale “Bambini in città – Under 20”, svoltasi al Teatro dei Rozzi gli scorsi 10 e 11 novembre, che porterà alla definizione della Carta Bambini/e in città: un documento che vuole essere uno strumento operativo capace di orientare riflessioni e azioni verso una città intesa come contesto educativo diffuso e sostenibile”.